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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/CECOSLOVACCHIA - MOSTRA-INTERVISTA A VACLAV HAVEL A MONTECITORIO

(2019-10-10)

Inaugurata oggi alla Camera dei deputati  la mostra "Il potere dei senza potere - Interrogatorio a distanza con Vàclav Havel" a cura di Ubaldo Casotto e Francesco Magni.

Gia’ esposta a Rimini dove e’ stata visitata da oltre 15.000 persone, la mostra - composta da 35 pannelli -  prende spunto dal volume 'Il potere dei senza potere’ pubblicato in Italia 40 anni fa e dall'elezione dello stesso Havel alla presidenza della Cecoslovacchia nel 1989.

Particolare il modo in cui e’ stato strutturato l’evento espositivo che si sviluppa come una lunga intervista al leader politico: le domande sono formulate oggi ma le risposte sono state tratte liberamente dai suoi libri, per scoprire, attraverso la sua vita, le parole, il pensiero che cosa può segnare davvero la storia di un popolo.

A presentare la mostra Mara Carfagna, Vicepresidente della Camera dei deputati, che ha sottolineato come la mostra, articolata come un colloquio ideale con Vaclav Havel, vuole essere un omaggio a questa figura fondamentale, prima leader della Rivoluzione di Velluto, perseguito dal regime comunista,  poi Presidente della Federazione Cecoslovacca.
Nel corso del suo intervento Carfagna ha lodato la coerenza di Havel tra pensiero e azione, e la sua fedeltà ai propri ideali.
"La sua visione del mondo era basata sull'affermazione dei valori di giustizia e verità', della libertà contro l’oppressione e sulla tutela dei diritti umani, fondamenti contro la prevaricazione. Aveva una precisa concezione della democrazia intesa come possibilita’ di ogni cittadino di contare,” ha affermato Carfagna.

Tra i presenti, Tomàs Petricek, Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia, che ha ricordato la visita di Havel in Italia e come la sua fede nei diritti umani gli abbia permesso di essere ascoltato in tutti i continenti.
Petricek ha sottolineato il ruolo chiave di Havel nella caduta del comunismo e ha evidenziato proprio come sotto la sua guida sia avvenuto il ritiro delle truppe sovietiche dal paese.

Tra i relatori Vincenzo Amendola, Ministro degli Affari Europei, che ha approfondito il  rapporto problematico di Havel con l'Europa e con l’Occidente e l’attualità di questa difficolta’.

“Noi discutiamo di Europa a settanta anni da una grande esperienza di pace, come quella che abbiamo costruito con l’Unione Europea, e a trenta anni dalla caduta del muro di Berlino in un dialogo tra memoria e attualita’ che tante volte non tocca le nuove generazioni. Tanti onorevoli parlando di Europa non riescono a fare dialogare memoria, identità e futuro. So che questo dialogo tra memoria e attualita’, quando il personale diventa pubblico, spesso e’ alla radice di una difficolta’ dell'amore per l’Europa e per l’Europeismo. Perché soprattutto chi e' nato 20-25 anni fa non ritrova la forza che altre generazioni hanno trovato in figure, gesti, volti, immagini del passato, quando il personale si fa storia e diventa politica,” ha affermato  Amendola, sottolineando la necessita' della costruzione di una identità europea.

La mostra resta aperta a Montecitorio fino al 21 ottobre dalle 10 - 18. Chiusura sabato e domenica, ad eccezione di domenica 13 ottobre.
La mostra sara’ presentata poi al Parlamento Europeo, a gennaio al Polo del Novecento a Torino e successivamente nella Repubblica Ceca e in vari paesi europei. (10/10/2019-ITL/ITNET)

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