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DIRITTI DEI CITTADINI - DAL 31 RAPPORTO EURISPES PANORAMICA SUI TEMI ETICI ADOZIONE OMOSESSUALI, PRO-EUTANASIA +10% FAVOREVOLI A RENDERE LEGALI LE DROGHE LEGGERE

(2019-01-31)

  Il 65% degli italiani  è favorevole ai diritti delle coppie di fatto. Per 3 su 10 le coppie omosessuali dovrebbero poter adottare bimbi. Il 65,1% degli italiani è favorevole alla tutela giuridica delle coppie di fatto, indipendentemente dal sesso, con un risultato in leggera flessione rispetto al 2016 (-2,5%); il dato appare invece in leggera ripresa rispetto al 2015, quando i favorevoli erano il 64,4%, ma è fortemente diminuito rispetto agli anni 2013 e 2014 (rispettivamente 77,2% e 78,6% di opinioni favorevoli).  I dati emergono dal 31.mo rapporto dell'Eurispes, presentato oggi al Senato

l 31,1% dei cittadini si dice favorevole all’adozione di bimbi anche per le coppie omosessuali, a fronte del 68,9% dei contrari. Negli anni si è registrato un modesto, ma costante incremento delle persone aperte ad una eventualità del genere: dal 27,8% del 2015 al 29% del 2016, fino al dato di oggi.

Poco più della metà dei cittadini, il 50,9% si dice a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, una percentuale che nel 2016 arrivava al 47,8%.

Eutanasia, sì deciso. Suicidio assistito, favorevoli 4 su 10

L’orientamento espresso sull’eutanasia è in larga maggioranza positivo: il 73,4% del campione si dichiara infatti favorevole, un dato in forte ascesa rispetto agli anni passati, quando il 55,2% (2015) e il 59,9% (2016) degli italiani esprimevano la medesima opinione. Ma gli italiani precisano che vi si dovrebbe ricorrere solo in caso di coma irreversibile (77,5%) o di estrema sofferenza fisica (64,6%). Rispetto alla possibilità di ricorrere al suicidio assistito e quindi di avvalersi dell’ausilio di un medico per porre fine alla propria vita, gli italiani esprimono un atteggiamento in maggioranza di opposizione: è contrario il 60,6% (erano il 70% nel 2016). D’altra parte, la quota di chi si dichiara a favore aumenta rispetto al 2016 di circa il 10% (dal 29,9% all’attuale 39,4%).

Sul tema dell’interruzione delle cure che tengono in vita un paziente in coma irreversibile, il 35,4% degli italiani ritiene che sia un atto di clemenza che risparmia inutili sofferenze, mentre il 32,7% ritiene sia una scelta accettabile solo se rispecchia la volontà del paziente. Il 10,2% del campione è radicalizzato su posizioni decisamente più conservatrici e ritiene che non sia accettabile, perché contrasta con la tutela della vita umana, mentre l’8,9% ritiene che equivalga ad un omicidio.

Testamento biologico accolto positivamente dal 67,9% dei cittadini

L’opinione positiva sul testamento biologico vede un decremento dei favorevoli di quasi quattro punti percentuali, passando dal 71,6% del 2016 al 67,9% del 2019, e si attesta su valori vicini, anche se leggermente inferiori, a quelli del 2015 (67,5%).

Legalizzazione delle droghe leggere: aumentano i favorevoli (+10,9%). Legalizzazione della prostituzione: il fronte dei sostenitori crolla di 19 punti

Il 43,9% degli italiani si è detto favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marijuana), una posizione di netta apertura rispetto al più modesto 33% delle risposte affermative del 2015.

Il 46,5% dei cittadini si è detto a favore della legalizzazione della prostituzione, dato che evidenzia una flessione di 11 punti percentuali rispetto al 2016, quando il campione si era espresso favorevolmente nel 57,7% dei casi e di ben 19 punti percentuali rispetto al 2015 (65,5%).

ALIMENTAZIONE. VEGETARIANI GIÙ, VEGANI SÙ. BOOM DEI PRODOTTI “SPECIALI”

Vegetariani e vegani stabili al 7,3%. Ma il 4,9% è stato vegetariano e ha deciso di abbandonare

Il 5,4% degli italiani è vegetariano, in calo rispetto al 2018 dello 0,8%; il 4,9% ha sperimentato e poi abbandonato tale stile alimentare. Mentre l’1,9% è vegano (+1% rispetto al 2018). Nel complesso, vegetariani e vegani rappresentano il 7,3% del campione, confermando un dato pressoché stabile rilevato negli ultimi sei anni (+0,2% rispetto al 2018, -0,3% rispetto al 2017, -0,7% rispetto al 2016, +1,4% rispetto al 2015, +0,2% rispetto al 2014). Per un quarto di coloro che hanno scelto una dieta vegetariana o vegana (25,1%), essa rappresenta uno stile di vita; 3 su 10 ritengono abbia benefici sulla salute. Eppure, il 32,1% di chi ha sperimentato e poi abbandonato, lo ha fatto per avere un’alimentazione più completa; il 35,7%, invece, ha sofferto troppe rinunce.

Boom dei prodotti “speciali”, anche senza avere intolleranze. Antibiotici “fai da te”: quattro su dieci se li auto prescrivono

Un italiano su quattro (19,3%) compra prodotti senza glutine, tuttavia, solo al 6,4% è stata diagnosticata una intolleranza, mentre il 12,9% li assume senza essere intollerante. Il 18,6% compra prodotti senza lievito: il 4,6% è stato effettivamente riconosciuto intollerante, a differenza del 14% che ammette di non esserlo. Un quarto dei consumatori (26%) acquista prodotti senza lattosio, ma solo l’8,5% lo fa per una diagnosi di intolleranza. Il dato più allarmante riguarda l’assunzione di antibiotici: quasi 4 italiani su 10 ammettono di prenderli senza prescrizione medica “qualche volta” (33%) e “spesso” (4,8%). Anche in questo caso, sono più numerose le donne (“spesso” il 6,7% contro il 2,8% degli uomini, “qualche volta” il 34% contro il 32,1%).

AMICI ANIMALI: ITALIA SEMPRE PIÙ FRIENDLY. AUMENTANO LE FAMIGLIE CHE ACCOLGONO PIÙ DI UN PET CONSIDERATI COME AMICI O ADDIRITTURA FIGLI

Un terzo degli italiani ha almeno un animale in casa. Raddoppia il numero di chi investe tra i 51 e i 100 euro

Un terzo degli italiani accoglie almeno un animale domestico (33,6%) con un incremento dell’1,1% rispetto al 2018 (32,4%). Ma in particolare, crescono le famiglie che accolgono due, tre o più animali: rispettivamente 8,1% (7,1% nel 2018), 4,7% (contro il 3,7%), 3,8% (nel 2018 era il 2,3%). Nella maggior parte dei casi, si tratta di cani (40,6%) e gatti (30,3%). Seguono uccelli (6,7%), pesci (4,9%), tartarughe (4,3%), e poi conigli (2,5%) criceti (2%). Gli animali esotici si attestano al 2%, prima del cavallo (1,3%), dei rettili (1,1%) e dell’asino (0,4%). La spesa media dedicata alla cura degli animali è cresciuta negli ultimi anni: in particolare, raddoppiano rispetto al 2017, coloro che investono tra i 51 e i 100 euro (33,2% a fronte del 31,4% del 2018 e del 15,4% del 2017). Aumentano anche coloro che spendono tra i 101 e i 200 euro (14,5% rispetto all’8,1% del 2018, al 4,5% del 2017). La spesa da 201 a 300 euro riguarda il 3,7% del campione (+1,5% rispetto al 2018, nel 2017 nessuno spendeva questa cifra.

Il 76,8% degli italiani considera i propri animali membri effettivi della famiglia. Sei su 10 li ritengono i loro migliori amici (60%), quasi un terzo veri e propri figli (32,9%). Soltanto il 20,5% considera un impegno gravoso tenere in casa un animale

I possessori di animali possono però incontrare problemi quando frequentano ristoranti, alberghi, negozi e spiagge: 4 su 10 ha avuto “abbastanza” e “molte” difficoltà quando si è dovuto interfacciare con queste strutture. D’altra parte, un terzo del campione (33,7%) nei propri spostamenti sceglie solo alberghi e strutture che accettano animali. Il 37,1% porta sempre il proprio amico pet in vacanza con sé; solo 3 su 10 (29,5%) lo lasciano in pensioni per animali.(31/01/2019-ITL/ITNET)

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