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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - CONGRESSO CGIL - RODORIGO (PATRONATO INCA UK) STIGMATIZZA L'EVOLUZIONE DEL LAVORO E DEI SERVIZI RICHIESTI DAI CONNAZIONALI ALL'ESTERO"

(2019-01-23)

Al  Congresso  della CGIL a Bari è stata oggi la  prima volta di un esponente del Patronato INCA all'estero. A sottolinearlo lo stesso Maurizio Rodorigo. direttore dell'INCA UK, che ha ringraziato la presidenza del Patronato Nazionale.

Rodorigo, dopo aver accennato all'evoluzione delle  comunità italiane nel mondo, cresciute di oltre un milione in pochi anni arrivando a 6 milioni, soprattutto di giovani, ma non solo, emigrati all'estero per costruire all'estero una possibilità di vita autonoma e dignitosa, spesso partendo da lavori umili ma poi migliorando la propria condizione man mano che apprendono la lingua, crescono nell'avanzamento delle competenze e nel riconoscimento della carriera che non riuscivano ad ottenere in Italia.  Portano domande e bisogni nuovi, a volte inesplorati. E Rodorigo, "spesso si tratta di romeni o di esponenti di altre nazionalità che, dopo aver vissuto in Italia ed aver acquisito la cittadinanza italiana si sono collocati altrove.

il Direttore dell'ufficio INCA UK ha quindi sottolineato come ormai si tratti di un'emigrazione circolare,  che, a causa della crisi, è costretta a muoversi sempre verso nuove mete. E per questo è difficile seprare l'emigrazione dall'immigrazione. Per questo l'INCA ha scelto due anni fa di unire le due tradizionali aree di assistenza per integrarne il lavoro in un'unica struttura dedicata alle migrazioni e mobilità internazionali. "Una iniziativa coraggiosa" che ha messo a disposizione la rete di  competenze e di esperienze di cui abbiamo bisogno.

Per supportare questa rete abbiamo promosso la nascita dell'Associazione transnazionale ITACA. L'Idea è quella di trasferire la nostra esperienza nell'assistere le comunita' di migranti italiani e di metterla a disposizione sia della nuova emigrazione italiana che delle altre comunità di migranti.  In poco tempo ITACA ha allargato la nostra rete di contatti e di collaborazioni alò di fuori del mondo tradizionale del Patronato e del sindacato, investendo in comunicazione e ricerca e formazione per raggiungere nuovo pubblico ed offrire più servizi. Da ciò sono nate iniziative ed esperienze straordinarie.

In Europa ma anche a New York e Buenos Aires  abbiamo dedicato sportelli informativi alla nuova emigrazione per fornire assistenza sia faccia a faccia che on line e telefonica. In alcune città europee abbiamo incontrato associazioni di marocchini e romeni per presentargli ed offrire servizi del nostro Patronato, arrivando a traguardi importanti come il Memorandum appena siglato a Bucarest con il Ministero per i Romeni all'estero per lavorare assieme sulla diaspora romena.  Un riconoscimento senza precedenti della nostra competenza e della nostra capacità. Nonchè una grande opportunità per attività future.

Quando il Belgio ha cominciato ad espellere cittadini comunitari abbiamo fatto ricorso alla comunità europea

Per il Direttore del Patronato INCA UK la  Brexit può rappresentare anche 'un'opportunità  e non solo  un problema. Un'opportunità di crescita per l'Inca Cgil del Regno Unito. Il patronato infatti negli ultimi due anni ha “rivoluzionato” la sua organizzazione locale, proprio per dare risposte alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori italiani d'oltremanica, come ha raccontato Maurizio Rodorigo, dell'Inca Cgil Regno Unito, intervenuto al congresso della Cgil nazionale a Bari.

“Il nostro ufficio a Londra apre ora anche la sera e nel weekend per venire incontro a chi lavora – ha spiegato – e organizziamo eventi informativi su tutto il territorio nazionale. Abbiamo anche avviato permanenze e nuovi uffici a Manchester, Brighton, Glasgow, Edimburgo e Belfast”.

Ma accanto a questa nuova presenza sul territorio l'Inca ha curato particolarmente anche la presenza online, dai social media al sito web, “per intercettare – ha detto Rodorigo - le richieste di tutti coloro che ormai ci contattano soltanto attraverso questi canali.

Il caos Brexit, infatti - ha aggiunto - ha messo in condizione di insicurezza milioni di cittadini europei, soprattutto quelli arrivati in tempi recenti, e a loro stiamo cercando di offrire la nostra assistenza rispetto al nuovo sistema di registrazione della residenza che entrerà in vigore con l'uscita del paese dall'Unione Europea”.

“Stiamo cercando di fare dell'Inca all'estero proprio questo – ha concluso Rodorigo - il luogo dove porre la propria domanda di bisogni nuovi e complessi, mutamenti continui, casi particolari mai capitati prima. Possiamo non conoscere immediatamente la risposta a tutto, ma l'importante è sapere come arrivarci, come riuscire a far riconoscere un diritto che magari non si sapeva neanche di avere”. (23/01/2019-ITL/ITNET)

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