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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - REGNO UNITO - IL SEGRETARIO DEL PD MARTINA INCONTRA A LONDRA LA COMUNITA' NELLA SEDE INCA UK

(2018-11-08)

  Lunedì si è svolto, nella nostra sede di Londra, un incontro organizzato dal PD UK con il Segretario Nazionale del PD Maurizio Martina e -poiché è stata un’iniziativa utile, partecipata e importante- ci piacerebbe raccontarvela." A segnalare l'incontro a Londra l'INCA UK.

"L’on. Massimo Ungaro  e il Responsabile per gli Italiani all’Estero del PD Francesco Cerasani –promotori dell’evento- ci hanno invitati ad illustrare le nostre proposte per gli italiani all’estero, a rappresentare la condizione e le preoccupazioni dei nostri assistiti rispetto alla Brexit e –più in generale- a confrontarci (nel rispetto naturalmente dei reciproci ruoli e delle diverse competenze) sul tema delle migrazioni e della mobilità internazionali con uno dei più importanti rappresentanti del mondo politico italiano.

Massimo Ungaro ha aperto l’iniziativa, partecipatissima, raccontando le iniziative parlamentari che lui ed il suo gruppo stanno portando avanti in questo periodo, le proposte di legge, le interrogazioni parlamentari e le iniziative a sostegno della nostra comunità.

Per noi ha parlato Andrea Malpassi, sottolineando come l’INCA di Londra sia la “casa degli italiani” non solo per l’assistenza che fornisce o per le continue iniziative che svolge, ma soprattutto perché non lavora mai “da sola”: è continuo, infatti, lo scambio di esperienze, informazioni, studi e azioni con tutti i soggetti presenti nel territorio. Con le istituzioni consolari, con i rappresentanti politici e istituzionali, con il mondo associativo italiano e con quello inglese, a partire dal mondo sindacale e politico. E che proprio questa ricerca pervicace di confronto e sinergie è la ricetta necessaria per rispondere ai bisogni crescenti della nostra migrazione, “vecchia o nuova che sia”. E’ stato evidenziato infatti che ancora oggi tra le centinaia di migliaia di pensionati italiani residenti all’estero c’è un 60% che ha ancora bisogno di una “maggiorazione sociale”: di un aiuto, dunque, che manifesta una loro condizione di difficoltà economica. E che oggi, ragionando di nuova emigrazione, bisogna riconoscere il fatto che l’Italia è tornata ad essere un grande paese di emigrazione –giovanile e non solo- e che i cosiddetti “nuovi migranti” hanno bisogno di assistenza, informazioni e servizi sempre più ampi, diversificati e particolari. Domande alle quali, appunto, si potrà rispondere positivamente solo con un lavoro sinergico e strutturato di tutti i soggetti in campo.

Andrea ha ricordato al Segretario del PD Martina che la CGIL, in occasione delle ultime elezioni politiche italiane, ha rivolto un appello a tutti i candidati all’estero. Un appello incentrato su molte proposte di azioni parlamentari concrete e su tre pilastri valoriali. Primo: un costante richiamo ai valori dell’antirazzismo e dell’antifascismo in ogni loro azione parlamentare. Secondo: un’attenzione costante ai temi del lavoro, al lavoro giustamente retribuito, stabile, tutelato, perché i nostri connazionali non siano costretti ad emigrare ma, anzi, la decisione di “partire” possa tornare ad essere una scelta e non una necessità. Terzo: l’equità nell’approccio ai temi della migrazione. Come giustamente vogliamo che i nostri connazionali all’estero siano tutelati e integrati nei paesi di accoglienza, così la politica deve comportarsi in Italia verso chi viene nel nostro paese in cerca di una vita decente.

Nel seguito dell’iniziativa hanno parlato diversi rappresentati del mondo associativo e universitario, tra cui Dimitri Scarlato in rappresentanza de “Thethreemillion”, una grande piattaforma che riunisce moltissime associazioni in rappresentanza di tutti i cittadini comunitari presenti nel Regno Unito. Con lui ci si è addentrati nei temi specifici della Brexit, evidenziando soprattutto quanto può e deve essere fatto anche dal Parlamento e dal Governo italiano -in occasione della Brexit- per tutelare i nostri connazionali. Hanno parlato rappresentanti della comunità italo-bengalese (evidenziando le specifiche difficoltà dei cosiddetti “nuovi italiani”), docenti universitari e lavoratori che –nella loro condizione lavorativa e di residenza- cominciano oggi ad incontrare crescenti problemi.

Il Segretario del PD Maurizio Martina onestamente non si è sottratto ad alcuna domanda o osservazione, anche a quelle più critiche rispetto all’azione del suo Partito quando era al Governo.

Ci ha fatto piacere il riconoscimento che ha fatto all’INCA per il suo prezioso lavoro all’estero –non solo di tutela e assistenza ma di “collante” rispetto alla nostra comunità. E ci ha inorgogliti quando ha raccontato che, poche ore prima, lo stesso Jeremy Corbyn gli aveva citato il nostro ufficio di Londra quale punto di riferimento per i nostri connazionali.

Martina ha interloquito a lungo con i presenti, chiarendo in partenza che il suo interesse principale era proprio quello di ascoltare e conoscere esperienze diverse, per tentare di tradurle in azioni politiche concrete ed efficaci. Ha insistito particolarmente sul fatto che il suo partito deve rinnovare profondamente la propria riflessione sulla questione sociale, sui bisogni e sul lavoro, riconoscendoli come punti fondamentali per rilanciare una forza davvero progressista. A suo avviso è sbagliato oggi accettare la contrapposizione “Riformismo/Populismo”: bisogna fare un passo avanti, su questo, riconoscendo le motivazioni che spingono oggi milioni di cittadini –anche tradizionalmente “di sinistra”- a non scegliere più il suo campo politico. Capirne le ragioni e rispondere con maggiori e innovative tutele rispetto al mondo del lavoro, per contrastare le dilaganti nuove forme di precariato. Ed è stato molto chiaro nel riconoscere che le politiche sulla migrazione di una forza di sinistra devono essere improntate sull’accoglienza, sulla solidarietà e sull’integrazione e non possono certo confondersi con quelle di una destra sovranista, xenofoba e intollerante.

E si è dichiarato particolarmente d’accordo sul fatto che le grandi sfide sociali davanti a noi possono essere affrontate e vinte soltanto se soggetti diversi -con ruoli, compiti e competenze diverse- trovano modo di confrontarsi, interagire e realizzare soluzioni comuni. Proprio come stiamo facendo nel Regno Unito.

E’ stata dunque un’altra bella iniziativa che si è svolta da noi, un momento di confronto con la “politica italiana” che speriamo possa portare maggiori tutele e vantaggi per la nostra comunità. L’INCA UK si conferma un luogo aperto ai cittadini, alle associazioni, alle istituzioni e alle forze sociali e politiche: chiunque voglia incontrarsi e confrontarsi con noi –nel rispetto dei nostri valori, dei nostri principi e dell’autonomia del nostro ruolo- sarà sempre il benvenuto.(08/11/2018-ITL/ITNET)

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