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FINANZE - NADEF - PISAURO (PRES. UFF. PARL.BILANCIO): "IL PIL CRESCERA' TRA 1,1%° E 1,3% - SPESA PER INTERESSI INCREMENTO SPREAD 17 MILIARDI

(2018-10-09)

L’ufficio parlamentare di bilancio ha riservato diversi appunti critici alla nota di aggiornamento al Def 2018 presentata dal Governo. Lo ha fatto il 9 ottobre per voce di Giuseppe Pisauro (presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio) in audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato
Il primo appunto riguarda il possibile aumento del Pil all'1,5% nel 2019 che sarebbe possibile solo "con una crescita di circa lo 0,5% di ogni trimestre dell''anno". La stima dell''Upb, ha ricordato Pisauro, è "del +0,1% e va considerato che gli ultimi trimestri del 2018 vanno molto lenti".

Per quanto riguarda gli effetti dell’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’Iva parzialmente mantenuta per il biennio 2020-2021 porterebbe a una discesa del rapporto debito/Pil "in misura minore rispetto allo scenario programmatico Nadef, collocandosi al 128,4% alla fine del periodo di programmazione anziché al 126,7%".

"Un secondo scenario -continua- simula la crescita reale del Pil necessaria per la stabilizzazione del rapporto debito/Pil al livello del 2018 (130,9%), collocandola all''1% nel 2019, allo 0,7% nel 2020, e all'1,1% nel 2021. In un terzo esercizio vengono considerati diversi scenari relativi alla differenza tra crescita del Pil nominale e costo implicito del debito. La dinamica del rapporto debito/Pil della Nadef sarebbe coerente con valori particolarmente favorevoli di tale differenza, verificatisi solo nei migliori cinque degli ultimi diciotto anni", spiega Pisauro.

Sostanzialmente Il Pil reale crescerà tra l''1,1% e l''1,3% nel 2019 e non dell''1,5% come previsto dal governo nella Nadef (nota di aggiornamento al Def), ha detto Pisauro. “La divergenza -ha spiegato- dipende dalle previsioni differenti su domanda interna, consumi e investimenti". Quanto alla crescita dell''ultimo trimestre del 2018, questa "sarà dello 0,1%" secondo le stime dell''Upb.

Il nuovo deficit programmatico della Nadef 2018 "incorpora una maggiore spesa per interessi rispetto alle previsioni tendenziali dovuto all''aumento dello spread con gli altri Paesi della Ue registrato nei mesi recenti che, tra il 2018 e il 2021, raggiunge complessivamente i 17 miliardi (0,9 punti percentuali di Pil)". E'' quanto contenuto nella relazione dell''Ufficio parlamentare di bilancio, illustrata dal presidente Giuseppe Pisauro davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.

Quanto all'obiettivo dell''aumento degli investimenti del 16% nel 2019, del 10,7% nel 2020 e del 7,1% nel 2021 "è certamente condivisibile, ma particolarmente ambizioso".

  Infine "I cambiamenti ipotizzati" nella Nadef "si riflettono sul rispetto delle regole europee" e il deterioramento del saldo strutturale di 0,8 punti percentuali di Pil nel 2019, "a fronte dello stesso aggiustamento richiesto (0,6 punti percentuali), comporta – conclude Pisauro - una deviazione significativa della regola sul saldo strutturale in termini sia annuali sia in media su due anni".(09/10/2018-ITL/ITNET)

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