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IMMIGRAZIONE - RAPPORTO CARITAS- MIGRANTES - I NUMERI: 5.144.440 IMMIGRATI REGOLARI (8,5% POPOLAZIONE RESIDENTE).V° POSTO IN EUROPA. AL I° POSTO PER "NUOVI CITTADINI". ARRIVI 2018 - 80% RISPETTO 2017.

(2018-09-28)

  Nel 2017 sono 257,7 milioni le persone che nel mondo vivono in un Paese diverso da quello di origine. Dal 2000 al 2017 il numero delle persone che hanno lasciato il proprio Paese di origine è aumentato del 49%. Nel 2017 i migranti rappresentano il 3,4% dell’intera popolazione mondiale, rispetto al 2,9% del 1990. Nel 2017 l’Asia ospita il 30,9% dei migranti mondiali, seguita da Europa (30,2%), America del Nord (22,4%), Africa (9,6%), America Latina (3,7%) e Oceania (3,3%). Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) nel 2015 la quota dei migranti irregolari sul totale dei flussi internazionali ammonta al 10-15%.

Lo segnalano ricordano  due organismi della CEI, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, che hanno voluto confermare il loro impegno anche attraverso la pubblicazione dell’annuale Rapporto Immigrazione che da oltre 25 anni analizza il fenomeno migratorio nelle sue molteplici dimensioni. L’edizione 2017-2018 presenta molte novità, a partire da una nuova veste grafica che vuole essere più aderente al mutato contesto culturale, in conseguenza del quale la narrazione del fenomeno migratorio è cambiata nello stile e nella forma.

L’Italia, con 5.144.440 immigrati regolarmente residenti sul proprio territorio (8,5% della popolazione totale residente in Italia) si colloca al 5° posto in Europa e all’11° nel mondo, dove si calcola che nel 2017 fossero  257,7 milioni le persone che  vivono in un Paese diverso da quello di origine, con un incremento del 49% dal 2000. In buona sostanza,  i migranti nel 2017 rappresentavano il 3,4% dell’intera popolazione mondiale, rispetto al 2,9% del 1990.
Il numero piu' cospicuo vive in Asia (30,9%), seguita da Europa (30,2%), America del Nord (22,4%), Africa (9,6%), America Latina (3,7%) e Oceania (3,3%). E secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM) nel 2015 la quota dei migranti irregolari sul totale dei flussi internazionali ammonterebbe  al 10-15%.

In Europa, nello stesso periodo si contavano 38,6 milioni di cittadini stranieri residenti nell’Unione Europea. Ad ospitarne il maggior numero di migranti è la Germania (oltre 12 milioni), seguita da Regno Unito, Francia e Spagna. Secondo i dati EUROSTAT nel 2016 gli stranieri residenti che hanno acquisito la cittadinanza nell’area dei Paesi UE-28 sono 994.800, con un aumento, rispetto al 2015, del 18,3%. Tra i Paesi con il maggior numero di “nuovi cittadini” al primo posto c’è l’Italia, con 201.591 acquisizioni di cittadinanza, che corrispondono al 20,3% del totale UE-28.

Venendo, poi, ai giorni nostri, secondo l’UNHCR tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2018 è sbarcato in Italia l’80% di migranti in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.
Le comunità straniere più consistenti sono quella romena (1.190.091 persone, pari al 23,1% degli immigrati totali), quella albanese (440.465, 8,6% del totale) e quella marocchina (416.531, 8,1%).

I cittadini stranieri risultano risiedere soprattutto nel Nord-Ovest della Penisola (33,6%) e a diminuire nel Centro (25,7%), nel Nord-Est (23,8%), nel Sud (12,1%) e nelle Isole (4,8%).

Le regioni nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono la Lombardia (1.153.835 cittadini stranieri residenti, pari all’11,5% della popolazione totale residente), il Lazio (679.474, 11,5%), l’Emilia-Romagna (535.974, 12%), il Veneto (487.893, 10%) e il Piemonte (423.506, 9,7%). Le province nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono Roma (556.794, 12,8%), Milano (459.109, 14,2%), Torino (220.403, 9,7%), Brescia (156.068, 12,4%) e Napoli (131.757, 4,3%). (28/09/2018-ITL/ITNET)






















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