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FINANZIARIA 2019 - ON.MISIANI (COMMISSIONE BILANCIO - PD): LA PROPOSTA ALTERNATIVA DEL PD PUNTA SUI GIOVANI, FAMIGLIE E INVESTIMENTI PER CRESCITA SOSTENIBILE"
(2018-09-26)
“Le prime mosse del governo stanno mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e miliardi di euro per effetto dell’aumento dello spread. L’incapacità aggiunta alla demagogia e alla propaganda fa danni. Noi invece pensiamo sia necessario muoversi sul terreno della concretezza e della verità. In vista della prossima legge di bilancio la proposta alternativa del Pd punta sui giovani, le famiglie e gli investimenti per la crescita sostenibile. In primo luogo bisogna proseguire nell'abbassamento del costo del lavoro, un punto l'anno per quattro anni, per favorire la buona occupazione a tempo indeterminato.
Per le famiglie proponiamo una riforma fiscale che le metta al centro, introducendo un assegno universale di 240 euro mensili per ogni figlio a carico. Una misura che costerebbe meno di un quinto della flat tax e che sarebbe enormemente più equa. Il raddoppio degli stanziamenti per il Reddito di inclusione permetterebbe di azzerare la povertà assoluta, con un intervento mirato meno costoso del reddito di cittadinanza e meglio in grado di evitare ogni spreco assistenzialistico.
Sempre alle famiglie e ai giovani si rivolge la proposta di rifinanziare il fondo sociale per gli affitti e di equiparare le detrazioni sugli affitti a quelle già previste per i mutui casa: 19% fino a 4.000 euro, con maggiorazione per i giovani under 30 il cui sgravio arriverebbe fino a 1800 euro l'anno.
Terzo punto, decisivo per la crescita, gli investimenti pubblici e privati: la priorità deve andare alle questioni ambientali, alla manutenzione del territorio e delle infrastrutture e al Mezzogiorno. Per favorire gli investimenti privati e l’edilizia, chiediamo la conferma del programma Industria 4.0 e dei bonus maggiorati per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica. Proposte concrete e dotate di coperture, a differenza dei documenti fantasma di un governo prigioniero delle promesse elettorali e privo di una vera strategia di politica economica.” (26/09/2018--ITL/ITNET)
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