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DIRITTI DEI CITTADINI - SANITA' IN ITALIA - DUE RICERCHE SULL'ASSISTENZA SANITARIA EVIDENZIANO LE DIFFERENZE FRA NORD E SUD . TRENTO E BOLZANO IN PRIMA LINEA

(2018-07-04)

Due studi sulla sanità, delle Fondazioni Gimbe e Crea, hanno cercato di fare il punto sull’andamento dei servizi sanitari nel nostro Paese, entrambi evidenziano le differenze tra Nord e Sud.
Nel rapporto 'Una misura di Performance dei Servizi Sanitari Regionali' del Centro Studi Crea Sanità dell'Università di Roma Tor Vergata, si rileva che le Province autonome di Trento e Bolzano, seguite da Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto hanno un servizio sanitario regionale che funziona di più rispetto alle prestazioni di Sicilia, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sardegna.

Nel rapporto sui Servizi Sanitari Regionali (Ssr) hanno una posizione intermedia le regioni Valle d'Aosta, Marche, Liguria, Umbria, Piemonte, Lazio e Abruzzo.

I "livelli maggiori di tutela della Salute si riscontrano nelle Regioni del Nord-Est del Paese", dove si sostiene sono più sviluppate politiche di integrazione fra Sanità e Sociale.
Nella valutazione condotta dal Crea (Consorzio Per La Ricerca Economica Applicata In Sanità), avanzano rispetto allo scorso anno Trento e Bolzano (dall'area di performance 'intermedia' a quella di 'eccellenze') e avanza il Friuli (da area critica a area intermedia). Retrocede invece la Sardegna.

Mentre un monitoraggio sulle liste di attesa è stato fornito dalla Fondazione Gimbe.
Sono 5 le amministrazioni regionali che rendono pubblici i loro dati: Basilicata, Emilia Romagna e Lazio seguite da Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano.
“Le analisi dell''Osservatorio Gimbe - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - dimostrano che, a parte la rilevazione effettuata da Agenas nel 2010, non è disponibile alcun monitoraggio nazionale aggiornato sui recepimenti regionali del Piano nazionale, sulla redazione dei piani aziendali, né tantomeno sulla rendicontazione pubblica dei tempi di attesa, oggetto solo di indagini a campione”.

La Provincia autonoma di Bolzano riporta per le 58 prestazioni i tempi di attesa nelle aziende sanitarie riferiti ad un preciso giorno di riferimento del mese precedente (30 maggio 2018); la Valle d''Aosta riporta i tempi di attesa nelle aziende sanitarie per oltre 100 prestazioni riferite al mese precedente (giugno 2018); l'Emilia-Romagna, tramite un portale ad hoc, permette di conoscere per 50 prestazioni il numero e la percentuale di prenotazioni erogate dalle aziende sanitarie entro i tempi massimi previsti. I report sono elaborati a cadenza settimanale dal gennaio 2016 e sono disponibili anche report storici dal gennaio 2015. Il sistema permette anche di confrontare le performance per singola prestazione tra differenti aziende sanitarie.

Inoltre il portale della Regione Lazio offre per 44 prestazioni le stesse modalità di rendicontazione dell''Emilia Romagna, ma non permette di confrontare le performance per singola prestazione tra differenti aziende sanitarie. I dati sono elaborati a cadenza settimanale a partire dal 21 maggio 2018, ma non è disponibile alcun archivio storico; la Basilicata, tramite un portale ad hoc, permette di conoscere in tempo reale i tempi di attesa per le prestazioni erogate da ciascuna azienda sanitaria e di consultare l''archivio storico 2014-2018 dei tempi medi di attesa per tutte le prestazioni in tutte le strutture sanitarie. Non consente, invece, di confrontare in tempo reale i tempi di attesa per singola prestazione tra differenti strutture.(04/07/2018-ITL/ITNET)

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