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ITALIANI ALL'ESTERO - CONSULTA/VOTO - DEPUTATI PD : NOSTRO IMPEGNO PER DIFESA DIRITTI ITALIANI ALL’ESTERO CONTINUERA' ANCHE OLTRE I RISULTATI ELETTORALI

(2018-02-22)

  "La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le eccezioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Venezia in occasione del referendum costituzionale relativamente  all’articolo 1 sulla sovranità popolare e all’articolo 48 della Costituzione sulla personalità, libertà e segretezza del voto e sull’effettività del voto dei cittadini italiani all’estero." Ad intervenire, dopo la pronuncia della Consulta di ieri (http://www.italiannetwork.it/news.aspx?id=51666) i deputati del Partito Democratico  Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Francesca La Marca, Fabio Porta, Alessio Tacconi.

La Corte si è fermata alla dichiarazione di inammissibilità, senza entrare nel merito. Essa ha precisato che la legittimazione a sollevare l’incidente non toccava a un tribunale della Repubblica, ma, semmai, all’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione." prosegue la nota dei parlamentari PD alla Camera

Il voto per corrispondenza, voluto da un ampio schieramento di forze parlamentari, è stato individuato come il sistema che meglio traduce il dettato della Costituzione di garantire l’”effettività” dell’esercizio di voto degli italiani all’estero. Il fatto che sia stato tutelato da questo ennesimo attacco, sia pure con motivazioni di ordine procedurale, ci lascia naturalmente soddisfatti, ma non tranquilli.

Sono molte le forze che anche di recente hanno espresso riserve e contrarietà verso questo tipo di esercizio democratico. Alcune di questi soggetti, per altro, si candidano a diventare anche forze di governo nella consultazione del 4 marzo.

È in gioco un fondamentale diritto di cittadini di pieno diritto che non cessano di essere tali solo per il fatto che risiedono all’estero. Essi, cresciuti costantemente di numero, hanno un modo fondamentale di rispondere a questi attacchi e a queste ingiuste riserve: usare le loro prerogative democratiche e votare nel maggior numero possibile. In secondo luogo, votare con responsabilità e trasparenza, rispondendo con i fatti ai mestatori di allarme e ai propagatori di infamia. Le nostre autorità diplomatiche e consolari, a loro volta, sapranno fare fino in fondo il loro dovere per prevenire e circoscrivere eventuali rischi di brogli.

C’è, infine, una prevenzione che uno strumento democratico come il voto consente: scegliere le forze che con i fatti nel corso di questi anni hanno dimostrato di essere dalla parte degli italiani all’estero, dei loro diritti e dei loro interessi.

Il Partito Democratico questa prova finora l’ha data sul campo e continuerà a darla con pienezza anche dopo l’esito elettorale. " Concludono i deputati eletti all’estero del PD: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi . (22/02/2018-ITL/ITNET)

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