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ITALIANI ALL'ESTERO - AUGURI CAPODANNO 2018 - PRES. REPUBBLICA MATTARELLA "APPUNTAMENTO ELETTORALE" CHIAVE FUTURO "SARANNO GLI ELETTORI A SCRIVERE LE SORTI DEL PAESE"

(2018-01-01)

  "Settant'anni fa, nello stesso momento, entrava in vigore la Costituzione della Repubblica, con il suo patrimonio, di valori, di principi, di regole, che costituiscono la nostra casa comune, secondo la definizione di uno dei padri costituenti.

Su questi valori, principi e regole si fonda, e si svolge, la nostra vita democratica. Al suo vertice, si colloca la sovranità popolare che si esprime, anzitutto, nelle libere elezioni."  Ed è stato l'appuntamento elettorale al centro del discorso di Fine d'Anno del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ha ricordato "andremo a votare con una nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, omogenea per le due Camere" .

"Le elezioni aprono, come sempre, una pagina bianca" ha fatto presente Mattarella che ha stigmatizzando " a scriverla saranno gli elettori e, successivamente, i partiti e il Parlamento. A loro sono affidate le nostre speranze e le nostre attese" responsabilizzando gli italiani in Italia ed all'estero sulla partecipazione elettorale."Mi auguro un'ampia partecipazione al voto e che nessuno rinunzi al diritto di concorrere a decidere le sorti del nostro Paese".

In questo senso un particolare richiamo è stato fatto dal Presidente della Repubblica "ai giovani "Ho fiducia nella partecipazione dei giovani nati nel 1999 che voteranno per la prima volta". Anche loro, dunque, protagonisti del proprio destino" così come i diciottenni del 1899, che " vennero mandati in guerra, nelle trincee" e "Molti vi morirono". Un monito a fronte "del rischio di  dimenticare" - ha sottolineato Mattarella - giacchè "a differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di pace del nostro Paese e dell'Europa.... "ma  non dobbiamo smarrire la consapevolezza di quel che abbiamo conquistato: la pace, la libertà, la democrazia, i diritti "

E queste "Non sono condizioni scontate, né acquisite una volta per tutte. Vanno difese, con grande attenzione, non dimenticando mai i sacrifici che sono stati necessari per conseguirle".

Ed ancora "La democrazia vive di impegno nel presente, ma si alimenta di memoria e di visione del futuro.

Occorre preparare il domani. Interpretare, e comprendere, le cose nuove. La velocità delle innovazioni è incalzante; e ci conduce in una nuova era, che già cominciamo a vivere".

Quindi, la sollecitazione all'attenzione verso l'ambiente ed alla sensibilità crescente "che ha ricevuto impulso anche dal magistero di Papa Francesco" al quale il Presidente della Repubblica ha rivolto gli auguri più fervidi".

Mattarella non ha mancato di sottolineare le preoccupazioni degli italiani sul "futuro" che " può anche evocare incertezza e preoccupazione....ma ha anche fatto presente come "I cambiamenti, tuttavia, vanno governati per evitare che possano produrre ingiustizie e creare nuove marginalità".

Ed allora "L'autentica missione della politica consiste, proprio, nella capacità di misurarsi con queste novità, guidando i processi di mutamento. Per rendere più giusta e sostenibile la nuova stagione che si apre.

La cassetta degli attrezzi, per riuscire in questo lavoro, è la nostra Costituzione: ci indica la responsabilità nei confronti della Repubblica e ci sollecita a riconoscerci comunità di vita"  dunque " L'orizzonte del futuro costituisce, quindi, il vero oggetto dell'imminente confronto elettorale" per il quale ha sollecitato "proposte realistiche e concrete" .

Al primo punto "il lavoro resta la prima, e la più grave, questione sociale. Anzitutto per i giovani, ma non soltanto per loro. E' necessario che ve ne sia in ogni famiglia. Al tempo stesso va garantita la tutela dei diritti e la sicurezza, per tutti coloro che lavorano."  E fra costoro "i concittadini colpiti dal terremoto...Gli interventi per la ripresa e la ricostruzione proseguono e, talvolta, presentano difficoltà e lacune"

Altro punto: la sicurezza  "Un pensiero particolare va ai nostri concittadini vittime dell'attentato di Barcellona. Il loro ricordo, unito a quello delle vittime degli attentati all'estero degli anni precedenti, ci rammenta il dovere di mantenere la massima vigilanza nella lotta al terrorismo."  quindi "la riconoscenza nei confronti delle nostre Forze dell'Ordine, dei nostri Servizi di informazione, delle Forze Armate ... tante persone, orgogliose di compiere il proprio dovere e di aiutare chi ha bisogno. Donne e uomini che, giorno dopo giorno, affrontano, con tenacia e con coraggio, le difficoltà della vita e cercano di superarle". 

Infine "un saluto a quanti non stanno festeggiando perché impegnati ad assolvere compiti e servizi essenziali per tutti noi: sulle strade, negli ospedali, nelle città, per garantire sicurezza, soccorso, informazione, sollievo dalla sofferenza". A loro, ringraziandoli, esprimo un augurio particolare". ha concluso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (31/12/2017 - 01/01/2018-ITL/ITNET)

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