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IMPRENDITORIA FEMMINILE - E' MARZIA MAIORANO NEO PRESIDENTE COMITATO IMPRENDITORIA FEMMINILE (CIF) CCIA MILANO:" CREDO NEL CAPITALE UMANO: SONO LE PERSONE A FARE LA DIFFERENZA"

(2017-12-11)

A Marzia Maiorano va la presidenza del comitato Imprenditoria Femminile (IF) della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. Marzia Maiorano, vice presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Assolombarda con delega al capitale umano, è imprenditrice nel settore delle risorse umane. Obiettivo del Comitato è la promozione delle imprese al femminile sul territorio. L’insediamento è avvenuto questa mattina al primo incontro in Camera di commercio, nella sede di via Meravigli.

“Credo nel capitale umano e sono convinta che siano le persone a fare la differenza – ha dichiarato Marzia Maiorano, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi -. Dal punto di vista delle donne significa dare un’opportunità attraverso il lavoro e l’impresa e allo stesso tempo ricevere un contributo che ha un valore centrale per la nostra economia. Puntiamo su orientamento al lavoro, alternanza, startup e innovazione. La prospettiva del comitato è di un allargamento del dibattito e della discussione di genere, a partire da istituzioni, associazioni e imprese, per rafforzare ancora di più il ruolo professionale delle donne nel nostro territorio”.

Imprese femminili crescono più degli uomini e trainano l’economia. Al secondo trimestre 2017 in sei mesi si evidenzia una crescita delle imprese femminili dello 0,5% in Lombardia (156 mila su un totale italiano di 1,2 milioni), trainata da Milano, Brescia, Lodi (+0,9%) rispetto a un dato nazionale di +0,2%. Stesso trend del 2016 rispetto al 2015: a Milano +1,5%, in Lombardia +0,8%, in Italia +0,5%. Dalle donne un maggiore supporto alla crescita delle imprese rispetto agli uomini: la crescita totale delle imprese attive si limita a 0,2% in Lombardia in sei mesi come nell’anno precedente. Anche a Milano la crescita in sei mesi si limita a +0,7% e nel 2016 a +1,1%. Prime per imprese Milano (53 mila), Brescia (22 mila), Bergamo (17 mila), Varese (12 mila), Monza (11 mila), Pavia (9 mila), Como e Mantova (8 mila).

Crescono le donne nelle cariche direttive lombarde, 62 mila tra consigli direttivi (+4%), A.D. (+3%), presidenti (+2%). Le donne che hanno cariche nelle imprese sono in crescita e lo fanno in contro tendenza. Le cariche maschili sono calate in un anno in Lombardia da 1,124 milioni a 1,123, ma le donne crescono da 327 a 329 mila. Il peso femminile nelle cariche d’impresa lombarde avanza da 22,4% a 22,6%. Più basso a Milano (21,5% con 126 mila su 586 mila) e maggiore in Italia (24,4% con 1,8 milioni  su 7,5 milioni). Tra i ruoli d’impresa in cui le donne crescono di più tra giugno 2016 e giugno 2017 ci sono diversi ruoli direttivi: amministratore unico (da 36.333 a 37.437, + 3%), presidente del consiglio di amministrazione (da 11.391 a 11.611, + 2%), amministratore delegato (da 3.277 a 3.368, + 3%), consigliere delegato (da 5.966 a 6.065, +2%), presidente (da 590 a 600, +2%), membro del consiglio direttivo (da 364 a 380, + 4%). Tra queste tipologie di cariche direttive le donne crescono in un anno di + 2,6%.

In Lombardia, attualmente le imprese femminili costituiscono il 19% del totale imprese e scendono al 17,6% a Milano. A Milano in valore assoluto il settore più incidente è rappresentato dal commercio al dettaglio (9 mila imprese) seguito dai servizi alla persona (5.900) - dove avviene il sorpasso col 57% di tutte le imprese del settore guidate da una donna -, dalle attività immobiliari (oltre 5 mila) e dalla ristorazione (4 mila). Stessa situazione in Lombardia con 29 mila donne negozianti, 15 mila ristoratrici e 21 mila nei servizi alla persona, il 64% di tutto il settore.

Le donne creano 390 mila posti di lavoro in Lombardia e 139 mila a Milano su 2,3 milioni in Italia. Riguardo l’occupazione, le imprese femminili contribuiscono a circa il 7% degli occupati delle imprese di Milano e il 10% della Lombardia. I settori più rilevanti sono collocati nelle attività del commercio al dettaglio (oltre 14 mila addetti a Milano e 49 mila in Lombardia) seguite dalla ristorazione (13 mila addetti e 41 mila), dalle attività per il paesaggio (12 mila e 21 mila), dei servizi per la persona (12 mila e 37 mila) A Pavia, Lodi e Mantova il lavoro femminile nelle imprese pesa di più, tra il 16 e il 17%.

Il settore ristorazione e servizi è quello che contribuisce in misura maggiore alla crescita complessiva (in Lombardia in sei mesi + 7% la ristorazione femminile, +4% i servizi alla persona) l’articolazione per settore economico registra un sostenuto aumento per le attività finanziarie e assicurative (+8%) e per il  comparto delle attività degli studi di architettura e ingegneristici (+7%).(11/12/217-ITL/ITNET)

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