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ECONOMIA ITALIANA - EUROPA - E COMMERCE: VERSO MERCATO UNICO DIGITALE. BASTA BLOCCHI GEOGRAFICI "INGIUSTIFICATI" NEL MERCATO INTERNO. DIRITTO D'AUTORE ESCLUSO DA REGOLAMENTO MA RIESAME COMMISSIONE

(2017-11-29)

li ambasciatori dell'UE hanno confermato oggi l'accordo raggiunto tra la presidenza estone e il Parlamento europeo per vietare i blocchi geografici ingiustificati nel mercato interno.

I blocchi geografici sono una pratica discriminatoria che impedisce ai clienti online di accedere e acquistare prodotti o servizi da un sito web basato in un altro Stato membro.

L'accordo, che deve ancora essere adottato in via definitiva dal Consiglio e dal Parlamento, eliminerà gli ostacoli al commercio elettronico evitando la discriminazione fondata sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti.

“La fine dei blocchi geografici ingiustificati amplierà notevolmente le possibilità di scelta a disposizione dei cittadini che fanno acquisti online e darà un forte impulso al commercio elettronico. I consumatori potranno confrontare i prezzi alla ricerca delle migliori offerte nell'ambito del mercato interno. Vorrei ringraziare il Parlamento europeo e la Commissione per aver aiutato la presidenza estone a compiere passi avanti verso la realizzazione del mercato unico digitale.”
lo ha detto Kadri Simson, ministro estone dell'economia e delle infrastrutture

Gli elementi principali dell'accordo sono:

Obiettivo e campo d'applicazione

Il futuro regolamento impedirà la discriminazione dei consumatori e delle imprese in materia di accesso a prezzi e condizioni di vendita o di pagamento negli acquisti di prodotti e servizi in un altro paese UE.

I servizi la cui principale caratteristica consiste nel fornire accesso e permettere l'uso di contenuti tutelati dal diritto d'autore oppure nel vendere opere tutelate dal diritto d'autore in forma immateriale, quali servizi musicali in streaming, libri elettronici, software e giochi online, saranno esclusi dall'ambito di applicazione del regolamento. Tuttavia, questo aspetto sarà soggetto a un riesame da parte della Commissione.

Anche altri servizi, come quelli finanziari, audiovisivi, di trasporto, sanitari e sociali, saranno esclusi dall'ambito di applicazione, in linea con la direttiva “servizi”.

Le nuove norme sono conformi ad altre normative UE vigenti in materia di vendite transfrontaliere quali la normativa sul diritto d'autore e il diritto dell'Unione relativo alla cooperazione giudiziaria in materia civile.

Parità di accesso a beni e servizi

In base alle nuove regole, gli operatori non saranno in grado di discriminare i clienti relativamente ai termini e alle condizioni generali - prezzi inclusi - in tre casi, ossia quando l'operatore:

vende beni che sono consegnati in uno Stato membro in cui egli propone la consegna o che sono ritirati presso un luogo concordato con il cliente;
fornisce servizi tramite mezzi elettronici, come servizi di cloud computing, archiviazione dei dati, hosting di siti web e installazione di firewall;
fornisce servizi che il cliente riceve nel paese in cui ha sede l'operatore, quali l'alloggio in alberghi, le manifestazioni sportive, il noleggio auto o la vendita di biglietti d'ingresso per festival musicali o parchi divertimento.
Diversamente dalla discriminazione basata sul prezzo, la differenziazione tariffaria non sarà vietata e gli operatori sono quindi liberi di offrire diverse condizioni generali - prezzi inclusi - e di privilegiare, in particolari territori, determinati gruppi di clienti.

Inoltre, gli operatori non saranno obbligati a effettuare una consegna a clienti al di fuori dello Stato membro in cui essi propongono la consegna.

Operazioni di pagamento

La discriminazione ingiustificata dei clienti in relazione ai metodi di pagamento sarà vietata. Pertanto, gli operatori non saranno autorizzati ad applicare condizioni di pagamento diverse ai clienti per motivi di nazionalità, luogo di residenza o luogo di stabilimento.

Non discriminazione per accesso a siti web di commercio elettronico

Gli operatori non saranno autorizzati a bloccare o limitare l'accesso dei clienti alla propria interfaccia online per motivi di nazionalità o luogo di residenza.

Se un operatore blocca o limita l'accesso o reindirizza i clienti a una diversa versione dell'interfaccia online, dovrà fornire una chiara spiegazione.

Vendite passive

In linea generale, il nuovo regolamento prevarrà in caso di conflitto con il diritto della concorrenza. Tuttavia, il diritto dei fornitori di imporre restrizioni delle vendite attive non sarà pregiudicato.

Il diritto dell'UE in materia di concorrenza opera una distinzione tra vendite passive (quando le vendite sono effettuate in risposta a ordini non sollecitati) e vendite attive (quando i dettaglianti si rivolgono attivamente ai clienti). Le restrizioni delle vendite passive sono generalmente considerate come una violazione del diritto della concorrenza, mentre le restrizioni delle vendite attive sono una pratica comune, che deriva dalle libertà commerciale.

Clausola di revisione

La Commissione procederà a una prima valutazione dell'impatto delle nuove norme sul mercato interno due anni dopo la loro entrata in vigore.

La valutazione comprenderà un'eventuale applicazione delle nuove norme a determinati servizi prestati per via elettronica che offrono contenuti protetti dal diritto d'autore, quali musica scaricabile, libri elettronici, software e giochi online.

Entrata in vigore

Il Consiglio e il Parlamento europeo dovranno adottare il progetto di regolamento nei prossimi mesi. A seguito dell'adozione formale, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE e sarà applicabile nove mesi dopo la sua pubblicazione.

Contesto
La Commissione ha presentato la proposta iniziale al Consiglio e al Parlamento europeo il 25 maggio 2016.

Tale proposta è stata presentata insieme ad altre proposte legislative relative ai servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi e alla revisione del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori, con l'obiettivo di compiere passi avanti verso il completamento di un vero mercato unico digitale.

Il Consiglio europeo ha sottolineato a più riprese l'importanza della strategia per il mercato unico digitale e ha chiesto di accelerare l'attuazione della strategia stessa, compresa la rimozione dei rimanenti ostacoli alla libera circolazione delle merci e dei servizi venduti online, e di far fronte alla discriminazione ingiustificata fondata sull'ubicazione geografica. (29/11/2017-ITL/ITNET)

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