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ITALIANI ALL'ESTERO - BELGIO - PROSSIMI APPUNTAMENTI AL CIRCOLO PD DI BRUXELLES - APPUNTI SULL'INCONTRO DELL'EX SINDACO DI LAMPEDUSA GIUSI NICOLINI ALL'UNIVERSITA' DI GINEVRA

(2017-10-19)

  Dal circolo PD di Bruxelles l'informazione sui prossimi appuntamenti:

27 ottobre, conferenza su “Antonio Gramsci, l’intellettuale, la letteratura e la Sardegna” Circolo Sardo di Ginevra, Rue Pictet de Bock 7, Ginevra. Orario: 20h ingresso libero

• 5 novembre, Assemblea dibattito sui contenuti della piattaforma programmatica del Pd. Ospite l’On.Laura Garavini. Sede del PSG, Rue des Voisins 15, 1202 Ginevra. Orario: 16h

• 24 novembre, incontro con l’Eurodeputata Mercedes Bresso promosso congiuntamente da PSG-Pd.
Sede PSG, Rue des Voisins 15, 1202 Ginevra. Orario: 20h (da confermare)

Nell'ultima newsletter del Circolo di Bruxelles un articolo riassume l'interessante intervento dell'ex  sindaco della cittadina diLampedusa all'Università di Ginevra.

Lampedusa. In una aula magna gremita di tanti giovani, Giusi ha raccontato la sua esperienza di sindaca di Lampedusa, una piccola isola di  confine tra Europa e Africa. Ha esaltato la bellezza della sua isola ma soprattutto il cuore dei lampedusani che, in quanto isolani e marinai che non voltano le spalle al mare, hanno da sempre sentito il dovere di salvare vite dal mare, senza fare distinzioni di causa.

Ha mostrato le foto del naufragio del 3 ottobre 2013, i 366 morti dei quali tanti bambini. Ha raccontato come, con questa ennesima tragedia, si siano finalmente accesi i riflettori su Lampedusa e su una “guerra” - cosi l’ha definita per il numero di morti - che si svolgeva nelle acque del Mediterraneo nell’indifferenza di una lontana Europa.

Non ha descritto gesti eroici, piuttosto la sua azione, doverosa, di sindaco per dare dignità, cura e assistenza a tutti, senza distinzione tra abitanti dell’isola e migranti. Ha affrontato l’emergenza come meglio ha potuto: molto ha fatto, ma ancora molto avrebbe voluto, o vorrebbe, fare.

Non ha dato ricette o soluzioni per risolvere il problema della immigrazione. Ma ha trasmesso un forte messaggio di pace e di doveroso rispetto verso chi, legittimamente, aspira ad una vita migliore. Ha ricordato come da secoli si perpetuino i flussi migratori, milioni di emigranti che hanno lasciato l’Europa in cerca di fortuna e che hanno contribuito allo sviluppo economico di tanti paesi, tra i quali la Svizzera. Tanti di loro erano “migranti economici” per usare una terminologia corrente, e tra loro tantissimi nostri connazionali. Di tutti coloro che, transitati da Lampedusa e salvati dai lampedusani, oggi sono sparsi in Europa, ne va orgogliosa, e “considera anche loro dei lampedusani”.

Ha lamentato la lentezza e talvolta riluttanza di gran parte dei paesi europei verso il ricollocamento di quei 20.000 migranti, previsto completarsi nel 2017 (oggi solo circa 9000). Tra gli assenti, paesi come la Polonia e l’Ungheria, che non possono aver dimenticato il valore di ogni vita umana. Ha auspicato l’apertura di percorsi sicuri e legalizzati di accesso all’Europa ma allo stesso
tempo l’attuazione di incisive politiche di sicurezza e sviluppo nei paesi di origine. Ha invocato fermezza nei confronti di chi prospera e alimenta l’esodo e mano tesa verso coloro che tengono in vita la propria speranza.
Un passaggio, questo, di lucido realismo politico e al contempo di straordinaria umanità.

Giusi Nicolini ha dato un volto e una storia, spesso dolorosa, ai tanti uomini, donne e bambini, che sono transitati per Lampedusa, che per tanti, troppi sono solo dei numeri. Ha dato un messaggio di speranza mostrandoci la foto di un bambino nato a Lampedusa, seppur frutto della violenza e non dell‘amore.

Uno dei suoi ultimi successi è stato l’inaugurazione del museo “della fiducia e del dialogo” che, a Lampedusa, accoglie oggetti dai naufragi ed effetti personali di coloro che hanno perso la vita, affinché resti in noi la memoria.

E’ certo che le sue parole resteranno nel cuore di molti di noi.

L’intervento, intenso e coinvolgente, si è concluso con un interminabile applauso e con tutto il pubblico, emozionato, rispettosamente in piedi. Gabriella Pugliese. (19/10/2017-ITL/ITNET)

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