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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ARCHEOLOGIA - IN CALABRIA ARCHEOLOGIA SI DECLINA CON DESIGN NEL MUSEO E PARCO DELL'ANTICA KAULON

(2017-08-16)

L’arte che ci ispira:  al Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria): venerdì 18 Agosto 2017, alle ore 21.00, a Monasterace (Reggio Calabria), nella suggestiva location sarà presentata la nuova linea di pelletteria ispirata ai Beni Culturali realizzata dal Brand "dA Collezioni" Artigianalità italiana, pellami pregiati e un design che si ispira ai reperti archeologici della Magna Grecia reinterpretati dai digital designers. Il leitmotiv del Brand dA Collezioni è proprio reinterpretare i Beni Culturali quali icone di design per la moda.

Il Museo Archeologico dell’antica Kaulon, inaugurato alla fine di aprile 2015, integra e approfondisce la visita del Parco Archeologico dell’antica città. Allestito come mostra permanente, custodisce e conserva i reperti rinvenuti nelle varie campagne di scavo effettuate nel territorio dell’antica colonia achea di Kaulon: da quelle di inizio ’900 di Paolo Orsi fino a quelle più recenti avviate dagli anni ’80 nell’abitato e nelle aree sacre e tuttora in corso.

Fra i resti più interessanti del sito: La casa del Drago, così denominata dal drago marino raffigurato in uno dei suoi mosaici pavimentali visibile presso il Museo Archeologico dell’antica Kaulon.
Una delle abitazioni più lussuose della città: si estende sulla superficie di un intero lotto, 17 metri per 35, in genere occupato da due abitazioni. La casa del Drago era bipartita da un lungo muro divisorio: a nord il settore di rappresentanza, a sud quello residenziale. L’ingresso immetteva in uno stretto corridoio che dava accesso ad un ampio cortile, accuratamente pavimentato in cocciopesto con tessere bianche e nere sistemate in modo da formare strisce di colore alternato. Attorno al cortile correva un porticato (pastás), sul quale ad ovest si affacciavano tre sale da banchetto con i letti conviviali, due delle quali dotate di un pavimento a mosaico.

Il mosaico del drago decorava la soglia di una di queste sale, impreziosita al suo interno da un tappeto musivo bianco bordato da una fascia decorata in tessere di basalto nero.

L'altro interessante reperto sono le Terme di Nannon. Da oltre un decennio le indagini nell’abitato a Nord del tempio dorico hanno condotto al rinvenimento di un edificio, compreso fra la grande strada parallela alla linea di costa, plateia, e due strade strette, stenopoi. Si tratta delle Terme di Nannon. L’impianto originario risale alla seconda metà del IV secolo a.C. (I fase), periodo caratterizzato anche dalla presenza della popolazione dei Brettii. L’edificio costituisce un’eccezione rispetto alle altre abitazioni comprese nell’impianto urbano della città di Kaulon, sia perché occupa lo spazio assegnato, in genere, a due abitazioni sia perché è dotato di particolari rifiniture interne di un certo pregio, finora uniche, nel panorama abitativo della città, fatta eccezione per la cosiddetta Casa del drago.

La peculiarità dell’edificio è determinata dalle varie fasi di utilizzo.

Nel corso del III sec. (II fase) l’impianto è ristrutturato ed il settore NordEst viene a connotarsi come un impianto termale. Nella seconda metà del sec. (III fase) si assiste ad una nuova rifunzionalizzazione dell’edificio, che diventa sede di culti -forse pubblici e collettivi-, come attestano i “recinti” di tegole per offerte incruente, le buche per i resti di sacrifici di animali, i piani di appoggio per pratiche rituali ed i materiali votivi rinvenuti nei vani termali, sfruttati ora per abluzioni rituali. L’abbandono dell’area va inquadrata intorno alla prima metà del II sec. a.C.

Il complesso termale era formato da vari ambienti connessi tra di loro, sia in senso spaziale che funzionale, con strutture relative alla canalizzazione ed al riscaldamento dell’acqua. Ai bagni delle terme di Nannon si poteva accedere dallo spogliatoio, dotato di un pavimento rialzato per permette la circolazione al di sotto dell’aria calda e di una panca addossata alle pareti per appoggiare gli effetti personali.

C’erano due ingressi: uno portava in una grande sala circolare con le vasche da bagno in terracotta (alcuni esemplari oggi sono visibili presso il Museo Archeologico di Monasterace) per il bagno individuale, un altro permetteva di entrare nella sala dei mosaici con i draghi e i delfini dove c’era una vasca rettangolare per i bagni caldi collettivi.

Due basamenti circolari fungevano da sostegno per bacini lustrali in terracotta (louteria): sul bordo di uno dei frammenti compare la dedica di Nannon, l’architetto artefice del complesso termale, al proprietario, un membro eminente della comunità dei Brettii insediata a Kaulon.

Il cuore delle terme di Nannon è la sala dei mosaici con i draghi e i delfini, risalente all’età di Agatocle, tiranno di Siracusa, 316- 289 a. C..

Al suo interno è presente una pavimentazione mosaicata straordinaria (circa 25 mq), in origine coperta da una volta a botte di grandi dimensioni.

All’ingresso della sala dei draghi e dei delfini si trova il mosaico di soglia, un elegante e raffinato rosone a 12 petali. Oltrepassata la soglia è visibile la decorazione musiva con il corteo dei mostri marini affrontati che nuotamo intorno ad un soffitto decorato con fiori.

Tutti gli animali rappresentati: drago, delfino e ippocampo hanno aculei alle code, una sorta di firma del mosaicista.

.Tornando all'iniziativa promossa dal  Museo Archeologico dell'antica Kaulon sarà esposta in anteprima la collezione di borse ispirate al Drago di Monasterace, ai Pinakes e al conio del'antica Rhegion.
La presentazione sarà animata da un evento di Mapping 3d Indoor: i reperti archeologici e gli accessori moda saranno protagonisti di un emozionante spettacolo con effetti immersivi e tridimensionali; un evento appositamente realizzato dalla digi.Art servizi digitali per l'Arte per la
comunicazione del Brand.
Al bookshop del Museo saranno disponibili le prime borse e pochette, scelte per la presentazione in diversi colori e modelli: dal passionale rosso del modello Pinakes ai colori della sabbia cristallina di Persefone, dal bianco ghiaccio al verde, fino alle stampe acquarello del Drago di Monasterace.

Un binomio che si inserisce in un contesto che mira a rafforzare la consapevolezza e l’importanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dal nostro illustre passato ed è destinata ad un mercato nazionale e internazionale con l’obiettivo di esportare oltre confine la nostra Cultura millenaria apprezzata in tutto il mondo.

Il progetto di comunicazione e di design è stato sviluppato dalla digi.Art Servizi digitali per l'Arte fondata da Rosanna Pesce, specializzata nella promozione e valorizzazione dei Beni Culturali e sarà proprio lei a presentare l'iniziativa  insieme alla  direttrice del Museo e Parco Archeologico dell'antica Kaulon, Rossella Agostino, e in collaborazione con la cooperativa Vivikaulon, gestore dei Servizi aggiuntivi del Museo.

All'iniziativa prendono parte Rosanna Pesce, Claudio Martino, Francesco Di Pietro, Carlo Murdolo, Gianfilippo Mafrici, Antonio Tarantello, Giuseppe Musicò, Rossana Crucitti che hanno partecipato alla realizzazione dei modelli esposti.
L’iniziativa è proposta nell’ambito delle aperture serali straordinarie programmate dalla Direzione del Museo per il periodo estivo nell’ambito del Piano di Valorizzazione dei Musei statali promosso dal MiBACT.
Il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon è afferente al Polo Museale della Calabria, diretto da Angela Acordon.
Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria).(16/08/2017-ITL/ITNET)

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