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ITALIANI ALL'ESTERO - CANADA - DA TORONTO NEO PRES.COMITES DI MARCO: "TRA PASSATO E PRESENTE I GIOVANI PROTAGONISTI DELLA GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO"

(2017-08-14)

  Da  pochi giorni Presidente del Comites di Toronto - e' stata eletta a fine Luglio - Michela Di Marco,  salernitana dal 2012  a Toronto, la giovane neo presidente  esprime quella volontà di cambiamento che da tempo gli italiani all'estero auspicavano. Espressione delle nuove generazioni ha contato anche su un ampio generale consenso del resto della comunità degli italiani in  Ontario, Manitoba e Territori del Nord Ovest.  Ed appena eletta non ha perso tempo inaugurando il mandato del nuovo Comites con la partecipazione alla celebrazione della Giornata del ricordo del sacrificio italiano nel mondo.

"In effetti i pochissimi giorni a disposizione per rimettere in sesto il Comites e organizzare un evento così complesso, ci aveva fatto pensare di
soprassedere, anche perché molti dei nostri consiglieri Comites sono tuttora in vacanza" racconta Michela Di Marco. "Tuttavia come giovane italiana all'estero e presidente del Comites ho ritenuto che la commemorazione della "Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo" fosse troppo importante. Inoltre,  l'occasione ci dava l’opportunità di rappresentare un momento di incontro tra passato e presente, tra tradizione storica e l’attualità dell’emigrazione più recente,  per essere parte integrante della comunità, diventarne partecipi e protagonisti oltre a farci degni eredi di ciò che è stato. Noi giovani abbiamo bisogno di ascoltare, di conoscere e allo stesso tempo di essere guidati in questo 'passaggio di consegne'.

  Al tempo stesso, prosegue la giovane Presidente del Comites  di Toronto,  bisogna che a noi giovani, a cui spesso si rinfaccia di non essere coinvolti, si dia fiducia e si propongano gli strumenti giusti per operare attivamente. È questo ciò che abbiamo voluto portare in primo piano durante queste celebrazioni e non ci siamo fatti scappare l’opportunità nonostante il tour de force a cui ci siamo dovuti sottoporre. I risultati sono stati confortanti e la partecipazione è stata numerosa oltre ogni più rosea aspettativa."

Un passaggio di consegne al quale Michela di Marco è giunta attraverso un percorso partecipato :
"Abbiamo chiesto a molti giovani già attivi nella comunità, ad esempio sui social network, di intervenire e di portare la loro esperienza. Per questo abbiamo invitato la giovane Sara Tellone come uno dei relatori.

Alla celebrazione del 10 agosto al Woodbridge Memorial Arena, spiega, poi, la neo Presidente del Comites  - non avevamo a disposizione un  monumento legato alla memoria dell’8 marzo,  per cui abbiamo voluto dare spazio non solo alla tradizione commemorativa della tragedia di Marcinelle, che abbiamo ricordato con un video a testimonianza della condizione di lavoro degli italiani all'indomani della seconda guerra mondiale e con l’intervento del professor Principe che ci ha ricordato la serie interminabile e dolorosissima di morti sul lavoro proprio qui in Ontario. Ma  abbiamo allo stesso tempo voluto raccontare la realtà della più recente emigrazione dalla viva voce dei nostri giovani. Ne è emerso che, sia pur diversa rispetto al passato per numerosissimi aspetti e, per fortuna, l’enorme miglioramento nelle condizioni del lavoro, anche l’emigrazione più recente condivide con la precedente difficoltà ancora insormontabili in relazione alla ricerca di lavoro e inserimento nelle comunità all'estero."

" Non si tratta soltanto di “fuga dei cervelli” che trovano all’estero situazioni di lavoro ideali e confortevoli, come apparentemente molti potrebbero pensare, spiega Di Marco, ma di molti giovani che, spinti dalla disperazione o dalla disillusione per la situazione italiana, si avventurano all’estero e ritrovano situazioni di sfruttamento e disagio, certo non paragonabili a quelle del passato, ma ancora difficili."

In buona sostanza spiega la rappresentante della comunità italiana a Toronto " la cosa più importante che abbiamo voluto mettere in luce è il fatto che il lavoro è un diritto inalienabile di ogni persona e deve essere garantito, oggi come allora, affinché possa essere svolto in condizioni di sicurezza e dignità ovunque nel mondo."

Quali obiettivi vuol raggiungere  Michela Di Marco in qualità di presidente del Comites di Toronto?

"Come giovane impegnata nel sociale ed ora rappresentante della comunità italiana e italo-canadese di Toronto, il mio intento sarà quello di coinvolgere quante più persone e organizzazioni comunitarie possibili, ma soprattutto di essere d'esempio e punto di riferimento per la mia generazione che deve credere nelle proprie potenzialità, che deve far ricchezza delle esperienze passate e lavorare con dedizione e partecipazione per diventare protagonista attiva e fautrice di cambiamento. Questa è la cosa più importante che mi ha motivato a candidarmi. Voglio poter coinvolgere i miei coetanei perché condivido con loro lo stesso percorso, gli stessi ostacoli, le stesse preoccupazioni, ma anche la stessa forza e coraggio nel voler riuscire a tracciare il nostro futuro, ringraziando coloro che ci hanno aperto la strada, e con il loro supporto.

  In questa sfida- puntualizza Di Marco - il nuovo Comites vuole coinvolgere anche le altre istituzioni locali, sia canadesi sia italiane. A questo proposito siamo incoraggiati dal fatto che le istituzioni ci hanno già in parte risposto positivamente. La presenza all’evento del Ministro della cittadinanza e immigrazione, Laura Albanese, il ministro dei trasporti, Steven del Duca, la Presidente del congresso degli italo-canadesi, Silvana Tibollo e il vice-console di Toronto Raniero D’Amuri sono molto promettenti.  Ritengo essenziale una proficua interlocuzione con queste istituzioni affinché i nostri intenti non rimangano vuote parole, ma si trasformino rapidamente in viva realtà." conclude la giovane neo presidente del Comites di Toronto.(14/08/2017-ITL/ITNET)

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