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ITALIANI ALL'ESTERO - PATENTE - DALL'ON.LA MARCA INTERROGAZIONE MIN.TRASPORTI ED ESTERI PERCHE' CONSOLATI ATTESTINO POSSESSO PATENTE ITALIANA

(2017-08-04)

  "Sono intervenuta con un’interrogazione, rivolta al Ministro dei trasporti e al Ministro degli esteri e sottoscritta anche dai miei colleghi eletti all’estero del Pd, sulla questione delle patenti. Una cosa diversa dall’accordo Italia – Canada per il reciproco riconoscimento delle patenti di guida, che resta comunque un mio costante e prioritario impegno. Dopo l’importante definizione dell’accordo quadro tra gli Stati, infatti, c’è da dare piena operatività all’accordo stesso, il che può avvenire solo con la sottoscrizione degli accordi con le singole province, titolari delle competenze in materia di circolazione." Lo rende noto l'on. Francesca La Marca, esponente della comunità italiana in Nord e Centro America, eletta nelle fila del PD.

"La questione che ho dovuto sollevare - prosegue la parlamentare - è di natura diversa e riguarda esclusivamente l’amministrazione italiana. Ognuno sa quanto siano lunghe le procedure per arrivare agli accordi bilaterali tra gli Stati. Buon senso vorrebbe, visto la vitale necessità di poter avere una patente valida per ragioni di lavoro o di quotidiana mobilità, di facilitare quanto più possibile la disponibilità di un documento tanto necessario.

In alcuni paesi, come il Canada, è prevista la possibilità di una procedura facilitata per l’ottenimento della patente locale a condizione di dimostrare un’esperienza di guida non inferiore a due anni. Di conseguenza, i nostri connazionali interessati si recavano al consolato per farsi rilasciare un attestato in tal senso, dopo avere esibito la patente italiana. Ebbene, una circolare del 2015 del Ministero dei trasporti ha vietato che questa attestazione possa essere rilasciata dai consolati e l’ha rivendicata esclusivamente alla competenza degli uffici della Motorizzazione civile.

Quali le conseguenze pratiche per il cittadino? Chi vive all’estero deve tornare in Italia per richiedere tale attestazione oppure rivolgersi a qualche fiduciario perché la richieda per suo conto presso la motorizzazione civile, pagare le spese di una tale operazione e andare incontro agli oneri ulteriori della traduzione certificata dell’attestazione, prima di poterla presentare alle autorità locali. Insomma, anziché semplificare la vita al cittadino nei suoi rapporti con la Pubblica Amministrazione, soprattutto se vive all’estero, la si complica.

Per questo ho presentato un’interrogazione scritta per invitare il Ministro dei trasporti e quello degli esteri, in un’ottica di collaborazione tra settori della Pubblica amministrazione, a riconsiderare la regolamentazione adottata e cercare le forme per una più diretta responsabilizzazione degli uffici consolari, in linea per altro con una prassi adottata negli anni precedenti. Confido proprio che il buon senso riesca a prevalere e che i cittadini italiani all’estero abbiano una difficoltà in meno per lo svolgimento della loro vita quotidiana." conclude l'on. La Marca (04/08/2017-ITL/ITNET)

On. Francesca La Marca

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