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SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - POLIZZE SANITARIE DIPENDENTI MAECI - CONFSAL UNSA ESTERI CHIEDE REVISIONE POLIZZE SANITARIE DIPENDENTI MAECI ALL'ESTERO PER CURE E TERAPIE SALVAVITA

(2017-08-02)

  "Come noto, la nostra Carta Costituzionale prevede il dovere dello Stato di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3). I diritti sociali sono quei diritti che assicurano al cittadino le prestazioni pubbliche necessarie per il raggiungimento dei livelli minimi di esistenza civile e sono attribuiti al singolo cittadino nella sua qualità di componente di un gruppo sociale. Uno dei diritti fondamentali dell’individuo, considerato inviolabile, è il diritto alla salute, così come sancito dall’art. 32 della Costituzione: Art. 32 Costituzione

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti." A ricordarlo è una nota del Sindacato Confsal UNSA Esteri, che precisa  " Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. .”

"Fin qui, tutti d’accordo." prosegue la nota - D’altronde, al nostro personale questo diritto viene riconosciuto seppur in forme diverse: c’è chi fruisce delle prestazioni direttamente presso le strutture sanitarie del Comune italiano di residenza (dietro pagamento di ticket) e chi, all’estero, è assicurato in maniera diversificata, dalle forme di rimborso indiretto garantito dal Min. Salute alle varie tipologie di polizze assicurative destinate al personale in servizio all’estero. 

Ma queste polizze, chiede Condsal UNSA ESteri,  sono davvero rispondenti ai dettati normativi sanciti a tutela della salute degli individui?
La nostra Sigla ha costatato, negli anni, che talvolta le polizze vengono contrattate dalle nostre Ambasciate con estrema superficialità. Prestazioni mancanti, coperture insoddisfacenti, elevate quote-parti a carico degli interessati, network non sempre rispondenti agli standards richiesti... Già di per sé questi fattori hanno reso necessari, negli anni, numerosissimi interventi da parte del nostro Sindacato.

Il culmine delle criticità, però, aggiunge il Sindacato -  è stato raggiunto in quei Paesi in cui sono state stipulate polizze di copertura sanitaria che prevedono tetti massimali addirittura per le terapie salvavita!

E’ chiaro a tutti che nel momento in cui il lavoratore deve – purtroppo - ricorrere a chemioterapie, dialisi o altre cure determinanti per la sua stessa sopravvivenza, i costi lievitano con estrema facilità. Inserire, quindi, per questa tipologia di cure, dei tetti massimali di spesa in una polizza, con l'unico scopo di mantenere bassi i costi della stessa, rappresenta una limitazione disumana e, soprattutto, non richiesta dal Ministero della Salute!
Il nostro Sindacato ha denunciato questa criticità all’Amministrazione, chiedendo una ricognizione di tutte le polizze stipulate sulla rete con particolare attenzione sull’aspetto delle cure e delle terapie salvavita per le quali non devono esserci tetti massimali. Non dovrà MAI PIU’ accadere che un dipendente, o un suo familiare a carico, debba sospendere o addirittura interrompere una cura fondamentale per la sua stessa
sopravvivenza a causa del raggiungimento del limite di spesa; MAI PIU’ un individuo malato dovrà distogliere le sue attenzioni dalle cure mediche, per dedicarle, invece, a come procurarsi i finanziamenti necessari a provvedere autonomamente al pagamento di questa
tipologia di spese: all’Amministrazione diciamo MAI PIU’!

E quindi Confsal UNSA ESTERI conclude: La nostra Sigla invita i propri responsabili di sede e RSU a verificare con accuratezza i contenuti delle polizze presso le proprie sedi di servizio e a segnalarci tempestivamente criticità in ambito di accessibilità alle cure e alle terapie salvavita." (02/08/2017 -ITL/ITNET)

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