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PENSIONATI ITALIANI ALL'ESTERO - AUDIZIONE CQIE INPS - PRES. BOERI:"ACCERTAMENTO "ESISTENZA IN VITA" AL VIA A SETTEMBRE 017 E FEBBRAIO 2018 - STATU QUO SEMPLIFICAZIONE - RED ESTERO, INDEBITI, ESSIN: CODICE IDENTIFICATIVO UNICO SICUREZZA SOCALE UE

(2017-08-02)

  Fra le iniziative in materia di semplificazione di particolare rilievo per gli italiani all'estero, il Presidente dell'INPS Tito BOERI nel corso dell'audizione presso il Comitato per gli Italiani all'Estero del Senato è intervenuto sull'accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero,  disposizione che in passato e talvolta anche nel presente crea difficoltà per il suo adempimento in alcuni Paesi all'estero.

L'operazione, che  prenderà quest'anno il via nel mese di settembre, ha annunciato Boeri riguardo i pensionati all’estero, vede "significative iniziative di semplificazione amministrativa  per limitare gli oneri burocratici. A titolo di esempio, Boeri ha ricordato che per quanto riguarda la verifica generalizzata dell’esistenza in vita, per facilitare il compito dei pensionati e l’attività di assistenza dei Patronati, è stato richiesto a Citibank di introdurre la possibilità di trasmettere telematicamente la dichiarazione di esistenza in vita per alcune categorie di pensionati.

In particolare:
a) per i pensionati residenti in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, l’Istituto, a partire dalla verifica per l’anno 2015, ha fornito a Citibank una lista di operatori dei Patronati, considerati testimoni accettabili ai sensi delle legislazioni locali (notary public, commissioner, e così via), autorizzati ad attestare l’esistenza in vita dei pensionati e trasmetterla tramite portale web. Tali soggetti sono autorizzati ad accedere a un
portale al fine di attestare in forma telematica l’esistenza in vita dei pensionati;

b) dal 2016, i funzionari delle Rappresentanze diplomatiche italiane sono autorizzati ad attestare l’esistenza in vita dei pensionati e trasmetterla tramite portale web;

c)  dal 2016, ai Patronati è consentita la trasmissione a Citi per via telematica delle dichiarazioni cartacee: l’operatore di Patronato abilitato potrà caricare direttamente sul sistema informatico di Citibank le copie in formato elettronico dei moduli o certificati di esistenza in vita e dei documenti di supporto, debitamente completati e sottoscritti a seconda dei casi, evitando l’invio postale.

Inoltre, INPS si impegnato nella ricerca di ulteriori strumenti di controllo e soluzioni di semplificazione che fanno leva sullo scambio elettronico di informazioni, mensile o bimestrale, con le istituzioni previdenziali di altri Paesi.

Sono già operativi accordi fra l’Inps e le Istituzioni previdenziali di Germania (DRV), Svizzera (CCC), Olanda (SVB e UWV), Inghilterra (DWP), Polonia (ZUS) ed Australia (CENTRELINK) per scambiare telematicamente informazioni relative al decesso dei pensionati attraverso trasmissione reciproca di file di richiesta e di risposta. Sono in fase di definizione analoghi accordi con la SSA degli Stati Uniti, col CNAP lussemburghese e
con la CNAV francese. L’INPS, inoltre, è promotore di simili negoziati con Istituzioni di altri Paesi: Belgio, Brasile, Canada e Québec, Croazia, Romania, Slovenia.

Per la verifica di esistenza in vita per il 2017 sono state progettate ulteriori innovazioni che comportano semplificazioni amministrative e miglioramento dei servizi per i pensionati e per i patronati. La verifica 2017 avrà inizio nel corso del mese di settembre ma la richiesta di fornire la prova di esistenza in vita non riguarderà tutti i pensionati all’estero. Infatti saranno esclusi:

a. I pensionati che ricevono un pagamento annuale, per i quali la verifica sarà fatta con cadenza biennale;

b. I titolari di un trattamento pensionistico INPS e di una prestazione a carico degli enti previdenziali tedeschi e svizzeri, i cui dati sono scambiati tra INPS e le suddette istituzioni;

c. i pensionati che sono stati pagati attraverso Western Union;

d. i pensionati sospesi da Citibank nel proprio data base;

e. le posizioni pensionistiche i cui beneficiari di propria iniziativa hanno fornito spontaneamente a Citibank o ad INPS una valida attestazione/certificazione di esistenza in vita con data recente.

Tali misure eviteranno di sottoporre all’onere di provare l’esistenza in vita circa il 23% dei pensionati all’estero. La sottoscrizione e l’entrata a regime di ulteriori accordi con Istituzioni estere consentirà di ridurre ulteriormente la platea dei soggetti coinvolti nella verifica negli anni prossimi.

Per facilitare la relazione con i pensionati e semplificare il lavoro dei Patronati, delle Rappresentanze diplomatiche e delle sedi INPS, Citibank frazionerà la platea di pensionati in due blocchi distinti per aree geografiche.

La prima campagna partirà il prossimo settembre e la seconda partirà a marzo, con le seguenti modalità:
i. 1 blocco :  a settembre 2017 verrà inviata una comunicazione ai titolari delle pensioni pagate in Africa, Australia, ed Europa ad esclusione dei Paesi Scandinavi e dei Paesi dell’Est Europa. In caso di mancato riscontro entro gennaio 2018 da parte del pensionato, il pagamento della rata di febbraio 2018 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza

ii. 2 blocco -  a febbraio 2018 verrà inviata una comunicazione ai titolari delle pensioni pagate in Sud America, Centro America, Nord America (Canada e USA), Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi e i Paesi dell’Est Europa (comunicazioni ai pensionati inviate a febbraio).

In caso di mancato riscontro entro giugno 2018 da parte del pensionato, il pagamento della rata di luglio 2018 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza.

Le verifiche reddituali
Per l’accertamento reddituale per i percettori di prestazioni collegate al reddito l’INPS ha predisposto una modulistica che nel corso degli anni è stata progressivamente semplificata anche grazie a note esplicative.
In ogni caso, in assenza di sedi dell’Istituto all’estero, i pensionati possono rivolgersi ai Patronati per avere assistenza gratuita nella compilazione del modello.
Inoltre, l’INPS ha predisposto un’applicazione informatica che consente ai Patronati ed ai Consolati di trasmettere on-line le dichiarazioni reddituali dei pensionati. Tale sistema dà al pensionato la sicurezza del buon esito della dichiarazione, in quanto, dopo l’invio del file da parte del Patronato o del Consolato, viene rilasciata un’attestazione di ricezione da parte dei sistemi informatici dell’Istituto. Inoltre, tale procedura
offre la massima garanzia di integrità dei dati e di tutela dai rischi di smarrimento o distruzione della dichiarazione.

La standardizzazione dei tempi e delle modalità con cui viene condotta la verifica generalizzata dei redditi ha contribuito in modo decisivo a migliorare la consapevolezza dei pensionati in merito agli adempimenti da assolvere e, conseguentemente, a ridurre i casi di ricalcoli dei trattamenti non coerenti con la situazione reddituale dei beneficiari. In particolare, si ricorda che è prassi costante che la verifica generalizzata dei redditi avvenga annualmente ed è intenzione dell’Istituto rispettare anche per gli anni futuri tale cadenza dei controlli.

Il miglioramento delle modalità di attuazione della verifica ha consentito di aumentare la completezza e la qualità delle informazioni reddituali presenti nelle banche dati dell’Istituto e, conseguentemente, di adeguare più tempestivamente gli importi delle prestazioni erogate. Ciò ha un riflesso sul numero e sull’importo delle posizioni debitorie che scaturiscono dall’elaborazione delle dichiarazioni reddituali.
L’importo complessivo delle partite debitorie derivanti dall’elaborazione dei redditi dell’anno 2015 è risultato pari a € 14.063.640,29 in diminuzione del 18% rispetto al dato relativo ai redditi 2014 (€17.066.176,19)
Per la campagna di verifica 2017 sono stati coinvolti 165.507 pensionati e ad oggi sono state ricevute più di 48.000 dichiarazioni reddituali.

Le prestazioni indebite
Il recupero delle prestazioni indebite ha carattere di doverosità. Obiettivo dell’Istituto è quello di armonizzare la gestione degli indebiti tra tutte le Gestioni INPS, di adeguare le attuali modalità di recupero dei crediti alle innovazioni normative intervenute nel tempo, nonché di rivisitare gli attuali criteri, termini e modalità di recupero al fine di:

-  semplificare e razionalizzare le procedure di recupero, fissando un ordine di priorità tra le diverse forme di recupero (compensazione, ritenute su pensione e rimesse in denaro);
- rimodulare le modalità di estinzione satisfattoria dei crediti secondo parametri legati alla tipologia delle prestazioni indebite e alle condizioni socio-economiche dei percettori riducendo, nel contempo, le relative tempistiche.

Con specifico riferimento alle rimodulazioni dei criteri di recupero con prelievo su pensione per gli indebiti, vengono individuate fasce reddituali dei percettori delle prestazioni indebite – descritte qui di seguito – al fine di contemperare l’interesse dell’Istituto al recupero dei propri crediti con la tutela dei pensionati, in particolare quelli appartenenti alle fasce economicamente più deboli.

In funzione delle categorie reddituali le trattenute su pensione verranno determinate a seguito degli abbattimenti della trattenuta teorica massima pari a un quinto della pensione lorda, nel rispetto del trattamento minimo, tenuto conto di tutte le pensioni (anche a carico di Istituzioni estere) di cui il soggetto è titolare.

Infine, il pres, dell'INPS ha dato alcune anticipazioni circa  l’introduzione in Europa di un codice identificativo di sicurezza sociale unico (ESSIN)

Le significative dimensioni del flusso migratorio dei cittadini all’interno degli stati membri dell’Unione Europea, frutto della libertà di circolazione e soggiorno delle persone all'interno dei paesi membri, congiuntamente al flusso di cittadini extra UE (persone in fuga da paesi con forte disagio economico e politico) in cerca di lavoro e sistemazione nei paesi dell’Unione, rendono necessaria l’identificazione di strumenti che consentano - al singolo Stato membro e all’Unione Europea – di conoscere lo spostamento dei cittadini all’interno dell’Europa e di monitorare le attività da loro svolte nei diversi Paesi oltre che la fruizione dei benefici previdenziali e assistenziali percepiti a carico dei singoli stati.

Sulla base di queste considerazioni l’Inps sta sviluppando il progetto per la creazione di un codice identificativo unico europeo (ESSIN) che, alla stregua di quanto già realizzato da anni negli Stati Uniti d’America (US Social Security Number), consenta l’identificazione univoca dei cittadini che si spostano tra paesi UE, evitando fenomeni di frode fiscale o doppia identità ed elevando i sistemi di sicurezza del sistema europeo.

Peraltro, in questa fase abbiamo individuato la tecnologia Blockchain quale strumento per agevolare l’introduzione dell’ESSIN, e superare vincoli e limiti oggi presenti anche a livello normativo dei singoli stati, in quanto rappresenta la risposta più concreta alle tematiche di interoperabilità, sicurezza, trasparenza, sovranità e privacy.
Blockchain è un protocollo informatico, applicabile ove si renda necessario abilitare lo scambio di dati certificati e sicuri, che consente di realizzare un sistema trasparente attraverso la creazione di un registro distribuito di informazioni tra più nodi di un network di sistemi connessi tra di loro. La soluzione Blockchain, come protocollo tecnico di scambio dati, consente la definizione di uno standard di comunicazione tra Paesi, abilitandone l’interoperabilità e lo scambio delle informazioni ai fini previdenziali, sfruttando i sistemi identificativi già esistenti nei singoli Stati.

L’applicazione dell’ESSIN e l’utilizzo della tecnologia Blockchain potrebbe essere esteso anche ai paesi non UE con i quali abbiamo sistemi di convenzioni bilaterali in campo previdenziale, perché consentirebbe di velocizzare le fasi istruttorie e di riconoscimento dei periodi lavorativi /assicurativi che determinano le prestazioni. Peraltro, Blockchain permette di inviare qualsiasi dato in maniera sicura, ed essendo priva di
intermediari che gestiscono le transazioni, taglia la catena degli intermediari consentendo un abbattimento dei costi delle commissioni delle banche, permettendo risparmi, velocità e affidabilità delle transazioni" ha concluso il Presidente dell'INPS Tito Boeri.(02/08/2017-ITL/ITNET)

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