Direttore responsabile Maria Ferrante − mercoledì 24 aprile 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - TUNISIA - FOCUS SU "LA CONVENZIONE BILATERALE TUNISO-ITALIANA TRA TESTI E REALTA'" A TUNISI CON PATRONATO INCA TUNISIA E INCA NAZIONALE, SINDACATI UGTT, CGIL, FLAI FGA ED OSSERVATORI SINDACATI MAROCCO, SENEGAL MAURITA

(2017-07-24)

  Promosso da INCA Tunisia in collaborazione con Patronato INCA e le strutture sindacali di UGTT, CGIL,  FLAI e FGA, ed il contributo della
Fondazione Friedrich Ebert, un seminario il cui obiettivo è stato "un ulteriore approfondimento e coordinamento sulle problematiche afferenti alla protezione sociale dei lavoratori tunisini nei due Paesi.
Hanno, inoltre, preso parte al Seminario, che si è tenuto a Tunisi il 21 e 22 Luglio 2017, in qualità di osservatori, le delegazioni delle strutture sindacali del Marocco, del Senegal, di Mauritania, Niger, e il rappresentante di CSI Africa.

  Alla luce del  lavoro comune delle strutture coinvolte, già impegnate in questi anni grazie ai molteplici accordi di collaborazione firmati a partire dal 2013, ha contribuito a definire al meglio,  nel corso del Seminario,  le problematiche esistenti nell’attività di tutela e assistenza dei lavoratori tunisini occupati in agricoltura e nel settore della pesca.

I numerosi interventi hanno visto la partecipazione, oltre che delle strutture sindacali, già citate,  di rappresentanti degli enti previdenziali tunisini e del Ministero degli Affari Sociali della Tunisia. Assenti all'appello, invece, i rappresentanti degli enti previdenziali e assistenziali italiani, INPS e INAIL, nonostante i ripetuti inviti.

Nel corso della discussione sono emerse problematiche relative alla applicazione dell’accordo italo-tunisino in tema di sicurezza sociale, che per i lavoratori interessati si concretizzano in ostacoli e difficoltà nell’accesso alle prestazioni e nella difficoltà nell’ottenimento della liquidazione
delle somme dovute.
Problematiche per le quali le Organizzazioni Sindacali presenti hanno deciso di intervenire con un'azione congiunta nei confronti dei governi e degli Enti coinvolti dall’Accordo Bilaterale di Sicurezza Sociale firmato nel 1984 dai due paesi.

Numerose e di importante rilievo sono d'altra parte, le problematiche emerse dal'incontro e che riguardano:.
in prima linea la necessità di una più ampia informazione e tutela dei lavoratori migranti; ovvero di punti di riferimento per quei lavoratori che dalla Tunisia vengono in Italia a lavorare e sono principalmente impiegati proprio nel settore agricolo e nella pesca. L’attività comune e sinergica dei sindacati dell’agricoltura FLAI e FGA consente, infatti,  di garantire una informazione corretta, sin dal paese di origine, con sportelli presenti in territori di entrambe le nazioni. Sono, infatti,  troppo frequenti, purtroppo, le situazioni di sfruttamento e irregolarità generate da mercanti senza scrupoli che, falsificando le offerte di impieghi, attirano i lavoratori tunisini in Italia per poi sfruttarli e ricattarli.

Altre piaghe in tale contesto: il caporalato, il lavoro nero, lo  sfruttamento rendono invisibili questi lavoratori e lavoratrici, che rimangono così
lontani da ogni tutela, lontani dal sapere cosa spetterebbe loro in base ai contratti di lavoro esistenti.

L'applicazione degli Accordi Bilaterali tra i due paesi rappresenta una serie di problematicità che mettono seriamente a rischio l’accesso e l’esigibilità delle prestazioni previdenziali e di sostegno al reddito per i lavoratori tunisini migrati in Italia nonche’ delle forme di tutela e risarcimento in caso di danni da lavoro.

In campo previdenziale: si  manifesta un problema comune a migliaia di lavoratori tunisini che, al momento del pensionamento con l’utilizzo sia della contribuzione versata in Italia che di quella versata in Tunisia, si vedono annullare completamente il periodo italiano sovrapposto ai contributi tunisini. Contributi spesso versati dai genitori coltivatori in agricoltura al solo fine di assicurare la copertura sanitaria continuativa dei propri congiunti, e non  finalizzati all’assicurazione pensionistica per la Vecchiaia, Invalidità e Superstiti cosi’ come non collegati ad una vera e
propria attività lavorativa svolta altrove, in particolare in Italia.

Si propone di interessare il Governo tunisino affinché modifichi le norme e le procedure,
consentendo alla CNSS di intervenire sulla posizione assicurativa dei lavoratori in questione
cancellando i periodi di sovrapposizione con la posizione lavorativa italiana.

Altro problema: lLe procedure per la certificazione del nucleo familiare ai fini della corresponsione degli ANF ai richiedenti la Indennità di Disoccupazione Agricola in Italia, sono state di recente modificate unilateralmente da INPS, applicando senza opportuna analisi del contesto, le disposizioni previste dalla Convenzione Bilaterale in tema di scambio informazioni tra gli Enti. Questo scambio di informazioni sul nucleo familiare oltre ad avvenire ora in modalità esclusivamente cartacea e’ contaminato da dati e informazioni dei richiedenti spesso incomplete o errate che
rendono impossibile all’ente tunisino il contatto con i destinatari o i loro familiari. L’assenza di un opportuno dialogo telematico tra gli enti amplifica le disfunzioni esistenti prefigurando un notevole allungamento dei tempi di istruttoria con il rischio di privare i richiedenti della corresponsione della indennità dovuta a causa del raggiungimento dei limiti previsti per la decadenza della prestazione.

Ed ancora:  Le domande di pensione e le richieste di prestazioni previdenziali in genere, che sono inoltrate tramite CNSS tunisina ai canali italiani secondo le procedure della Convenzione Bilaterale, soffrono di anomali ed eccessivi tempi di lavorazione dovuti a ritardi nei processi interni, al
mancato coordinamento tra gli Enti, all’assenza di dialogo telematico, alla indisponibilità reciproca di accesso alle rispettive banche dati (estratti conto contributivi, codici fiscali e anagrafe assicurati). L’incompletezza delle informazioni inviate contribuisce ad aggravare i tempi già lunghi di definizione delle domande che possono richiedere anni prima di essere definite creando notevole disagio economico ai richiedenti e alle famiglie in attesa della liquidazione delle indennità spettanti.

Altro segmento al centro dell'attenzione: la Tutela dei Danni da lavoro:

Riguardo alla mancata applicazione delle norme in materia di Infortuni e Malattie Professionali contenute nella Convenzione Bilaterale oltre all’assenza di procedure di minimo scambio tra gli Enti chiamati ad assicurarne la gestione. Non sono definite le procedure e nella realtà insufficientemente applicate, le disposizioni in materia di denuncia di malattia professionale e tutela degli infortuni sul lavoro quando queste si riferiscono a periodi di attività svolta sul territorio dell’altro paese, in particolare in Italia, da lavoratori tunisini rientrati in patria. Cio’ rende di fatto inesigibile il diritto alla richiesta di riconoscimento di malattia professionale a chi e’ stato esposto a lavorazioni nocive nel corso della attività lavorativa in Italia e ne ha subito conseguenze sulla propria salute. I casi di numerose morti bianche di giovani lavoratori tunisini esposti a rischio sostanze nocive nelle aziende siciliane della serricoltura, dimostra quanto questo tema sia sottovalutato sia nell’opera di prevenzione che nell’importanza di un riconoscimento economico per le famiglie e i superstiti.

Lo stesso dicasi per l’impossibilità pratica di accedere, tramite l’ente tunisino, a snelle procedure di aggravamento per chi, già titolare di rendita da danno da lavoro, rientra nel paese di origine. L’indeterminatezza delle procedure comunque previste dalla Convenzione rendono inesigibile qualsiasi richiesta tesa ad ottenere tutela in materia di danni da lavoro.

Problematiche sulle quali i partecipanti al Seminario intendono convenire ad un approfondimento della concretizzazione dell'Accordo bilaterale. (24/07/2017-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07