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ITALIANI ALL'ESTERO: CAMBIO DI PASSO ANCHE PER I PARTITI. FACEBOOK DOCET. VENTURELLI(PD/COMITES STOCCARDA): "BAGNO DI UMILTA'..."
(2017-06-26)
Italia all'estero: cambio di passo anche per i partiti. facebook docet
Di giovani generazioni al vertice delle istituzioni italiane in Italia e soprattutto all'estero se n'è parlato per anni. Con le ultime elezioni dei Comites e con la nuova rappresentanza dei partiti all'estero, in particolare nel Partito Democratico, il ricambio generazionale è per molti versi avvenuto. In maniera più eclatante sul fronte del PD. In modo più soft nei Comites - anche per le modalita' ed i numeri ridotti che ha registrato la partecipazione alle ultime elezioni - e pian piano anche nel contesto del mondo dell'Associazionismo, laddove nuove associazioni stanno emergendo con il loro carico di "nuovi" emigrati per affiancare o sostituire con modalità innovative, piu' fresche, più partecipative, sodalizi ormai svuotati di uomini se non di contenuti.
Una rappresentanza fatta di persone giovani, entusiaste, preparate, pronte ad assumersi responsabilita' in prima persona, che non esitano ad affermare ciò che pensano. Le pagine di facebook lo testimoniano con chiarezza . Testimoniano soprattutto che la democrazia e' fatta di dialogo, non discussione: di riflessione, non fine a se stessa; di partecipazione in nome della civile solidarietà. Tanto da far dire, senza tema di essere considerato un 'eretico' "se come attivisti di un partito politico ci occupassimo di più di incontrare le comunità, forse vivremmo tutti meglio".
"Ieri il Comites di Stoccarda ha incontrato la comunità di Pforzheim." A parlarne è Flavio Venturelli, esponente del Comites di Stoccarda, fondatore e Segretario del Circolo PD di Karlsruhe, attivo nelle iniziative del Co.As.It di Hannover
"Per me - prosegue - era la prima volta come membro effettivo, per di più eletto in una lista non partitica. Ma ci arrivavo comunque dopo qualche anno di militanza attiva nel PD. Mi sono trovato come di fronte a un muro, però vivo, fatto di persone interessate a due cose lontanissime dai destini ideologici della sinistra mondiale: passaporti/servizi consolari in genere e insegnamento dell'italiano ai propri figli."
"Mi chiedo - aggiunge Venturelli - se noi dirigenti locali e militanti per primi non tendiamo, talvolta, a dimenticarcene e a guardare ad altro. No, non sto affatto dicendo che il PD non faccia nulla su quei temi: al contrario. Ho avuto però la netta sensazione che, talvolta, negli ambienti del partito e in quelli del centrosinistra siamo così presi dalle nostre discussioni interne da dimenticare di non vivere su un altro pianeta rispetto ai nostri connazionali."
"Ebbene mi ha fatto riflettere. Bagno d'umiltà, forse? Chissà: e se provassimo tutti, senza eccezioni, a lasciare da parte la questione di definirci renziani/antirenziani?" Afferma Venturelli.
"Perchè - prosegue Venturelli - se una comunità intera si riunisce di domenica pomeriggio d'estate e discute con passione, come fai a non prendere di petto la questione o, peggio, a sposare sic et simpliciter le ragioni della burocrazia, dimenticando le motivazioni della propria rappresentatività?"
In buona sostanza, la rappresentanza, e la stessa percezione della rappresentativita' , sta cambiando volto, così come stanno cambiando - in alcuni casi "sono già cambiate del tutto - le fattezze della comunità italiana. E come tali le modalità di porsi nel dialogo con le comunità italiane all'estero, ormai insofferenti delle contese oratorie, delle promesse che si procrastinano per decenni e che mal si addicono all'era della comunicazione 4.0, della sudditanza ad interessi precostituiti nelle sedi nazionali lontane migliaia di chilometri, se non anni luce sul fronte della dialettica burocratica o politica che sia. Molto è cambiato. Si, ma il cambiamento è ancora in corso E se di innovazione 4.0 si vuol parlare: che lo si faccia in toto. Su tutti i tavoli. E concretamente ! I quasi 5 milioni di cittadini italiani all'estero ne saranno ben felici.(26/06/2017-ITL/ITNET)
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