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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - STATI UNITI - CONFINDUSTRIA: IN FORTE CRESCITA IN USA IL BELLO E BEN FATTO ITALIANO: GLI AMERICANI AMANO IL BELLO DALL'ITALIA: PREVISTA CRESCITA ACQUISTI DEL 28% DAL 2016 AL 2022

(2017-06-23)

Con oltre 50mila euro di PIL pro-capite, ma soprattutto con circa 37mila euro di reddito disponibile per consumatore, gli Stati Uniti sono il mercato avanzato con il maggiore potere d’acquisto. Nonché il più grande, considerando la popolazione residente di oltre 320 milioni di persone e il ceto medio di oltre 220 milioni.

Gli americani amano le cose belle provenienti dall’Italia, i prodotti belli e ben fatti (BBF)  in grado di incorporare e trasmettere quello che più cercano dal Bel Paese: la cultura. Dai dati elaborati per l’ultimo rapporto Esportare la dolce vita (EDV)  emerge che negli USA sarà almeno del 28% la crescita cumulata tra il 2016 e il 2022 di importazioni BBF provenienti dall’Italia, fino a raggiungere quasi 13 miliardi nel 2022 (2,8 miliardi in più nei prossimi sei anni), confermandosi il primo mercato per il BBF italiano. Questa previsione rappresenta solo lo scenario prudenziale, di conservazione delle quote di mercato. Con l’aumento delle quote, l’import potenziale dall’Italia potrebbe arrivare fino a 20 miliardi.

I prodotti BBF italiani hanno già conquistato tra il 2011 e il 2015 una fetta più ampia delle importazioni americane nella maggior parte dei settori analizzati (in particolare: alimentare, abbigliamento e tessile-casa, calzature e occhialeria) o, comunque, hanno consentito all’Italia di rimanere il primo esportatore dell’Unione europea in USA (nell’arredamento e nell’oreficeriagioielleria).
Tuttavia, il posizionamento dell’Italia negli USA è ancora inferiore al potenziale e, quindi, la crescita nei 50 stati federati americani rappresenta una grande opportunità per le imprese BBF italiane. Stati Uniti: 50 mercati per un potenziale al 2022 da 13 fino a 20 miliardi di euro.

Nel 2022 i 50 stati federati nel complesso continueranno a rappresentare il primo mercato per i prodotti BBF made in Italy. A renderli particolarmente attrattivi c’è la predisposizione agli  acquisti di qualità del consumatore americano, derivante da una ricchezza media
particolarmente elevata. Tuttavia, la quota di mercato italiana per l’insieme dei prodotti BBF negli USA è tre punti percentuali sotto la quota media detenuta dall’Italia nell’insieme dei paesi avanzati, mostrando un posizionamento al di sotto del potenziale.

Dai dati elaborati per l’ultimo rapporto EDV emerge che le importazioni BBF dall’Italia raggiungeranno nel 2022 circa 13 miliardi di euro, 2,8 miliardi in più rispetto ai 9,8 miliardi del 2016); una somma stimata in un primo scenario 'prudente’, a quote di mercato costanti per l’Italia.

In un secondo scenario ‘coraggioso’, in cui si ipotizza che il BBF italiano, almeno nei principali stati federati, riesca a erodere quote ai concorrenti pi virtuosi , si arriva ad oltre 5 miliardi in più rispetto al 2016 (risultanti da un margine di crescita aggiuntivo potenziale di 980 milioni di euro per  l’abbigliamento e tessile-casa BBF, 366 milioni per l’oreficeria-gioielleria BBF, 545 milioni per l’alimentare BBF, 150 milioni per le calzature BBF, 133 milioni per l’occhialeria BBF, 129 milioni per l’arredamento BBF. Questo scenario è reso molto credibile dalla performance degli ultimi cinque anni e dall’aver scelto tra i concorrenti. (23/06/2017-ITL/ITNET)

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