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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - SACCONI(MIN.LAVORO/POL.SOC):"HO FIRMATO IL REGOLAMENTO ART.13 LEGGE 152...DOBBIAMO RISPONDERE A CRITICHE STRUMENTALI RIVOLTE AI PATRONATI CHE TALORA....."

(2008-09-24)

    L'80% dei 15.000 utenti che si rivolgono all'Inas Cisl si ritengono molto soddisfatti del servizio ricevuto, per il 74% la qualit? dell'assistenza ha superato le aspettative, l'84% conferma la competenza degli operatori e l'85% la cortesia e la disponibilit?. Questi alcuni dati emersi dalla presentazione, oggi a Roma, del Bilancio Sociale 2008, cui ha preso parte il  Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi...(intervento on line su ItaliaLavorotv/Italiannetwork (www.italiannetwork.it).

  ?Lavoriamo insieme per razionalizzare l'esistente e per liberare le potenzialit? che nel sindacato ci sono? ha esordito il ministro Sacconi, portando all'incontro notizie da lungo tempo "attese" dai patronati. ?ieri ho firmato il regolamento riguardante l'articolo 13 della legge 152 (riforma dei Patronati). Un passo avanti rispetto alla condizione precedente, ma non dobbiamo accontentarci, la legge deve essere implementata con altri articoli, come l'articolo 10 che riguarda la gestione dei servizi nei confronti delle amministrazioni pubbliche" ha anticipato, aggiungendo "Noi dobbiamo rispondere a quelle critiche strumentali relative ai patronati che talora avevano fondamento." Il ministro non nasconde il fatto di "aver letto e riletto il testo del regolamento" per il quale annuncia l'aggiunta di un corollario: ?una verifica periodica della delega che?  afferma ?penso  faccia bene al buon sindacato per scoprire i soggetti non attivi?.

Poi, "Io sono stato sempre contrario alla legislazione sui bilanci pubblici, la pubblicit? ? una scelta, libera e responsabile. Diventa meritoria se viene fatta, ma credo che ci sia in certi ambienti una grande passione per tutto ci? che ha una dimensione pubblicistica". Commenta "Mi sconvolge il fatto che si sia passata a sinistra da una giusta considerazione del diritto come sovrastruttura strumentale delle borghesie all'idea prima di una via giudiziaria al socialismo e poi anche della via causilica al socialismo. Il vecchio socialismo era maledettamente farcito di formalismo giuridico, noi dobbiamo passare al sostanzialismo che ci da quella che aveva Marco Biagi, l'ansia del risultato.Dobbiamo interrogarci se andiamo nella direzione giusta, con strumenti che oggi abbiamo monitorare se andremo nel paradiso dei progressisti. No alla sola fase dei formalismi".

Quindi con piacere accoglie l'?attenzione della Cisl sulla funzione collocamento, l'incontro domanda-offerta che giova a poveri associati rimasti senza lavoro, nel momento in cui ne hanno pi? bisogno. Non capisco la mancanza di questi doveri di servizio da parte dei sindacati. Il sindacato deve compromettersi per i propri associati, e non avere questa sorta di terrore economico della compromissione. Portare avanti quest'idea sostanzialistica, che la Cisl e Sorgi stanno portando avanti, anzich? formalistica. Quando lo stesso Sorgi ? venuto da me a chiedermi "sblocca la situazione" io l'ho fatto!".

Ed a commento del Bilancio INAS  ?Un bilancio dedicato allo sviluppo sociale" afferma il Ministro "Il governo nutre nei confronti dei corpi intermedi una sincera convinzione circa il ruolo che i patronati e i sindacati possono svolgere. Ho introdotto il libro verde, aprendo una pubblica consultazione, e vogliamo concludere con un libro bianco che vorremmo non fosse un documento condiviso non solo dal Governo e da alcune parti sociali, ma che sia patrimonio di larghissima parte del Paese". Sacconi afferma di tendere all'esigenza di un risultato comune e sulla base di questo formulare leggi ad hoc. ?Rinnovare la nostra costituzione materiale del paese nel quale risiede il "modello sociale", creare nuove condizioni di stabilit? di promozione, un modello che intervenga sull'autosufficenza, sull'autorafforzamento della persona, passare da un modello meramente risarcitorio ad un nuovo modello sostenibile per la finanza pubblica e per la tasca delle famiglie.?

?Questo il modello pi? sostenibile che approccia i bisogni della persona in maniera globale e non pu? solo essere affidato alle pubbliche amministrazioni, il vecchio ?welfare state?, ma deve essere un ?welfare community?, un welfare delle opportunit?, dedicato ai giovani, alle persone sole, alla famiglia nodo centrale di ogni societ?, e con l'obiettivo di ricostruire la fiducia nel futuro.?

Per il ministro Sacconi risulta fondamentale nella costruzione dell'obiettivo ?suscitare gli attori intermedi?, attraverso lo strumento della sussidariet?, ?ripartire dalla funzione primaria di servizio dei sindacati, abbandonando e superando le vecchie ideologie del '900, ritornando ai vecchi valori, attraverso un modello sociale che mette al centro l'individuo". ?Tanto servizio? sottolinea Sacconi "una universalit? differenziata di aiuto", cio? un sindacato che non sia solo di classe, ma che guardi a ciascuna persona con i propri bisogni, un ?aiuto selettivo? che arrivi ad ogni grado. "
E precisa Il ?superamento della cappa ideologica?, che inserendosi ha cambiato il mondo del sindacato. Il ?superamento di quello tsunami che ha deviato l'organizzazione di certi modelli organizzativi? e il ?ricongiungimento delle organizzazioni che lottano per lo stesso comune obiettivo?. Poi aggiunge ?il governo, da parte sua, sar? disposto ad una bilateralit?, a forme collaborative?, per andare incontro agli interessi dei nostri lavoratori che attraverso ?ponti di servizio? possono vedere risolti i loro bisogni. Una cosa ? certa per il Ministro Sacconi: occorre puntare  al rafforzamento dell'idea di ?formazione e informazione per prevenire gli infortuni sul lavoro, per aiutare quei soggetti svantaggiati, come gli immigrati, i lavoratori a termine, i somministrati...non basta la regolazione formalistica... Ci vuole un patronato e un sindacato diverso da quello della dimensione di classe, che vada a valorizzare le competenze".    E sottolinea, ?l'occupabilit? dell'art. 18, l'occupabilit? data da un bagaglio di competenze e conoscenze, da qui l'importanza del settore risorse umane, che seleziona i soggetti per competenze, che si differenzia dall'ufficio risorse umane di ieri, oggi c'? lavoratore e lavoratore, non sono tutti maschi o tutti bianchi, la realt? ? complessa?.(24/09/2008-ITL/ITNET)

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