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FISCO - ITALIANI IN SVIZZERA -INTERROGAZIONE SEN.MICHELONI(PRES.CQIE) MIN. ESTERI E FINANZA: "LA SVIZZERA SU IMMOBILI IN ITALIA CONTRADDICE DIVIETO DOPPIA IMPOSIZIONE (1976) E PREVEDE PROVVEDIMENTI ESPULSIONE"
(2017-03-23)
Il Presidente del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero, Sen. Claudio Micheloni, ha presentato una interrogazione a risposta orale in Terza Commissione ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'Economia e delle Finanza circa l'applicazione da parte della Confederazione elvetica del valore locativo ai beni immobili situati in Italia di cittadini italiani residenti in Svizzera, equiparandolo a un reddito presunto, in totale contraddizione con il divieto della doppia imposizione siglata tra i due paesi nella Convenzione del 1976.
Afferma l'esponente del PD in Senato che in una circolare di alcune Cantoni della Confederazione elvetica, indirizzata a tutti i cittadini residenti che beneficiano di aiuti sociali, e in modo particolare a quelli di origine straniera, si informa che è in corso un processo di revisione della spesa sociale e di verifica dei requisiti dei beneficiari, inclusa la situazione patrimoniale, e che per sanare eventuali irregolarità la scadenza è fissata per il 31 marzo 2017, termine oltre il quale si prevedono, a latere di sanzioni varie, provvedimenti di "espulsione temporanea" da 5 a 15 anni.
Per tale provvedimento, prosegue il Presidente del CQIE, la cui persistenza può determinare un autentico dramma sociale che avrebbe conseguenze gravi e durevoli sulle relazioni dei due Paesi, il senatore Micheloni chiede, ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'Economia e delle Finanza, di convocare la Commissione Mista prevista dall'art. 26 della Convenzione tra la Repubblica Italiana e la Confederazione elvetica per evitare le doppie imposizioni, al fine di valutare l'insieme delle criticità e sospendere il termine del 31 marzo 2017.
Nell'interrogazione si chiede, inoltre, di negoziare i termini di applicazione della regolarizzazione inferiori ai dieci anni retrospettivi previsti, così come di informare gli organismi dell'Unione Europea, per valutare anche la situazione dei cittadini europei non italiani residenti in Svizzera e verificare l'opportunità di considerare tali questioni nell'ambito delle trattative in corso tra Unione Europea e Confederazione elvetica.
Infine, il senatore Micheloni suggerisce eventualmente di reinserire la Confederazione elvetica nella "Black List", in caso di risposta negativa da parte delle autorità e a fronte di minacce di espulsione dei nostri concittadini residenti in Svizzera che, nonostante una vita di lavoro in Svizzera, necessitano di aiuti sociali per sopravvivere.(23/0372017-ITL/ITNET)
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