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IMMIGRAZIONE - GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO RAZZISMO- ORGANIZZAZIONI SOCIALI E SINDACALI IN ASSEMBLEA PUBBLICA IN PIAZZA A ROMA, 21 MARZO 2017

(2017-03-20)

Il prossimo 21 marzo, Giornata internazionale contro il razzismo, organizzazioni sociali e sindacali, impegnate sui diritti dei migranti e contro ogni forma di razzismo, terranno un’assemblea pubblica per discutere del decreto legge Minniti-Orlando sull’immigrazione e del decreto “sicurezza”, emanati nei giorni scorsi.***

Per i promotori i due provvedimenti rappresentano un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese, come spiegheranno nel corso dell’assemblea. Per questo chiederanno a tutti un impegno concreto per impedirne la conversione in legge nell’attuale formulazione da parte del Parlamento. L’incontro pubblico e stato infatti convocato sulla base di un appello molto critico verso i due provvedimenti, appello che ha ricevuto molte e importanti adesioni.

Il Decreto Legge Minniti-Orlando - si legge nell'appello delle organizzazioni promotrici -, attraverso un uso improprio della legislazione di urgenza, anziché intervenire sulle tante contraddizioni e i limiti dell’attuale legislazione, introducono nuove norme di discutibile efficacia, senza peraltro migliorare l’efficienza del sistema. Ad esempio, si rilancia il ruolo dei Centri Permanenti per il Rimpatrio, nuova denominazione per gli attuali CIE, senza che ne venga modificata la funzione e assicurato il pieno rispetto dei diritti delle persone trattenute". Il Legislatore prevede un'unica procedura per le espulsioni, valida tanto per chi proviene da percorsi di criminalità e lunghi periodi di carcerazione, quanto per il lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno, quando sarebbe al contrario opportuno, continua l'appello, prevedere percorsi di regolarizzazione individuale per chi si è di fatto inserito positivamente nel nostro Paese.

Altro punto critico dei due decreti, riguarda "l’abolizione del secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo e alla sostanziale abolizione del contraddittorio nell’unico grado di giudizio, limitato da una procedura semplificata (rito camerale) priva del dibattimento.  In tal modo, non solo viene violato il diritto di difesa di cui all’art.24 della Costituzione, ma si preclude al giudice la valutazione in concreto della persona del ricorrente e del suo  eventuale percorso di inclusione sociale ai fini della valutazione sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari".

Per i promotori dell'iniziativa, "gestire e governare in modo efficace e lungimirante il fenomeno migratorio non significa limitarsi ad irrealistiche azioni di deterrenza. Occorrono, invece, norme che favoriscano i flussi d’ingresso e la permanenza regolare dei cittadini stranieri, contrastando così il lavoro nero e lo sfruttamento. Ribadiamo inoltre l'urgenza di aprire corridoi umanitari e aumentare considerevolmente i reinsediamenti, per consentire alle persone che fuggono da guerre, persecuzioni, fame e povertà di entrare in Italia e in Europa senza mettere in pericolo la loro vita".

Sotto accusa la pretesa di "ricondurre la materia del 'decoro urbano' al tema della sicurezza, avallando una concezione dell’ordine pubblico che non produce vera sicurezza ma, al contrario, rischia di creare maggiore insicurezza criminalizzando la marginalità sociale senza preoccuparsi di intervenire per combattere la povertà e la marginalità di un numero crescente di cittadini".

Così come è "inopportuno il ricorso alla decretazione d’urgenza per riformare materie, come il diritto di asilo e le discipline sulla sicurezza urbana, che richiederebbero un più articolato confronto democratico. Nel merito, riteniamo, comunque, che i due Decreti Legge non debbano essere convertiti nella forma attuale: i firmatari chiedono dunque che si apra un confronto ampio e approfondito al fine di dare al Paese una nuova disciplina più bilanciata e condivisa".

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L'appuntamento è a Roma il 21 marzo 2017, ore 15, presso l’Università La Sapienza, in P.le Aldo Moro, edificio Fermi, aula 4 di Fisica.

Hanno già sottoscritto l'appello: A Buon Diritto, ACLI, ANOLF, Antigone, ARCI, ASGI, CGIL, Centro Astalli, CILD, CISL, Comunità Nuova, Comunità Progetto Sud, Comunità di S.Egidio, CNCA,  Focus – Casa dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Legambiente, Lunaria, Oxfam Italia, SEI UGL, UIL. (20/03/2017- ITL/ITNET)

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