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LAVORO - STOP AI VOUCHER - CAMUSSO(CGIL):" STRAORDINARIO RISULTATO SE INTERVENTO GOVERNO DOVESSE CORRISPONDERE AI QUESITI"

(2017-03-16)

  I buoni lavoro verranno completamente cancellati. La decisione assunta dalla maggioranza della Commissione Lavoro della Camera, nonostante il giudizio critico del mondo delle imprese, da Confindustria a Coldiretti, alle associazioni del commercio.
Ed il Governo sembra ormai certo - l'anticipazione ieri dello stesso Ministro del lavoro - dovrebbe emanare domani in Consiglio dei Ministri un decreto che cancellerà tre articoli del jobs act . 
L’abrogazione dei tre articoli del Jobs Act (decreto legislativo 81 del 2015), cioè gli articoli 48, 49 e 50, gli stessi di cui chiede l’abrogazione il quesito referendario della Cgil. Un decreto che recepirebbe, quindi,  le istanze della Cgil, svuotando di contenuto il Referendum .

Poco prima della votazione in Commissione lavoro l'annuncio dell'on. Patrizia Maestri relatrice della proposta di legge sui voucher, che precisa "Noi della Commissione Lavoro saremmo stati favorevoli a mantenere i voucher per le famiglie ma a seguito del confronto con il governo andremo verso l’abrogazione". 

Tuttavia, i voucher non spariranno immediatamente. Saranno, infatti, ritenuti validi fino al 31 dicembre 2017 quelli già acquistati.
 
Per disinnescare completamente i referendum della Cgil si dovrà intervenire anche sul secondo quesito, quello sugli appalti. Anche in questo caso si pensa a un decreto legge, ma non sarà lo stesso che cancella i voucher e a quanto pare la norma sarà scritta dal governo senza il contributo del Parlamento.

"Se l’intervento del governo dovesse corrispondere ai quesiti, lo considereremmo uno straordinario risultato, ma ribadiamo che deve essere fatta una legge”. Ad affermarlo il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, all’Università di Cosenza per la due-giorni in Calabria a sostegno della campagna referendaria.

I due quesiti sono alla base di una proposta più complessiva, quella della Carta dei diritti universali. “Consideriamo un primo risultato – aggiunge Camusso - che la proposta sia stata incardinata nella Commissione Lavoro della Camera, ma riteniamo essenziale che ci sia una decisione sui temi dei voucher e degli appalti”.

Per quanto riguarda specificamente i buoni lavoro, Camusso valuterà “ciò che concretamente verrà fatto, perché gli annunci sono importanti, ma il referendum ha una dinamica molto precisa”.

La campagna referendaria, infine, ha comunque già avuto un effetto molto importante: “Un paese – conclude il segretario generale Cgil - che ha discusso a lungo solo dei temi della precarietà da introdurre per favorire lo sviluppo, ora si rende conto che bisogna scegliere la strada contraria, cioè quella della stabilità e dell'investimento di qualità sul lavoro”.(16/03/2017-ITL/ITNET)

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