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FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - SCUOLA ALL'ESTERO - AUDIZIONE AL SENATO DIRETT.GEN.DE LUCA: PROMOZIONE CULTURALE INTEGRATA DELL'ITALIA ALL'ESTERO"

(2017-02-08)

  "Una nuova promozione integrata dell'Italia all'estero" questo l'obiettivo cui tende il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, Amb.Vincenzo De Luca audito oggi  in Senato dalle Commissioni Cultura ed Affari Esteri nel contesto dell'esame dei Decreti attuativi della Legge 107  in relazione alla disciplina della scuola italiana all’estero.  E perchè ciò avvenga i tre soggetti principali MAECI, MIUR (Istruzione) e MIBACT (Beni Culturali e turismo), insieme alla Società Dante Alighieri, la RAI, il CGIE e gli Enti Gestori lavoreranno in sinergia, avendo a che fare anche con la proiezione economica del nostro Paese. Letta in questo quadro, per la prima volta unitario per la promozione della cultura italiana all'estero, la scuola trae quindi nuova linfa nel promuovere la lingua ed insieme la cultura italiana all'estero.

De Luca, dopo aver ricordato gli altri passi fatti nel percorso di valorizzazione del nostro Patrimonio linguistico e culturale, dagli Stati generali della Lingua italiana nel mondo alla realizzazione del portale dedicato alla lingua italiana all’estero, che ha consentito di avere un quadro generale dell’offerta linguistica italiana indirizzata, oggi, ad oltre 2.233.000 studenti in tutto il mondo.

Quanto all'argomento specifico oggetto dell'audizione, il Direttore Generale De Luca ha fatto una sintetica panoramica del sistema di formazione italiano all’estero esistente: 8 scuole statali italiane, 43 istituti paritari.  Occorre, tuttavia aggiungere a queste presenze - ha sottolineato l'esponente del MAECI - anche le sezioni di lingua italiana delle scuole estere o internazionali ed i corsi sulla lingua italiana promossi e gestiti dagli Enti gestori per far sì che rappresenti veramente un sistema integrato della promozione della lingua e cultura italiana all'estero.

  Di qui l'esigenza che la normativa prenda atto con "flessibilita'" delle diversità e necessità esistenti nei diversi Paesi.

Ma anche la necessità di una razionalizzazione delle norme afferenti al personale all'estero "eliminando quelle criticità che ci sono state in questi anno o, perlomeno, indicando un percorso per rendere tutto più razionale e più efficiente, anche riguardo alle competenze fra Ministero degli Esteri e della Pubblica Istruzione.

Il MIUR si occuperà delle competenze e del profilo professionale del personale destinato alle scuole all'estero; selezione del personale destinato all'estero, con conseguente gestione dei relativi elenchi; formazione; destinazione all'estero e valutazione dei risultati, in linea con il principio della Buona Scuola.
Al Ministero degli Affari Esteri toccherà, invece, occuparsi della destinazione del contingente del personale in accordo con il Ministero dell’Economia; la gestione delle 8 scuole amministrate dallo Stato italiano; il riconoscimento della parità scolastica alle istituzioni all’estero;  la tenuta degli elenchi delle non paritarie; il riconoscimento delle sezioni italiane in scuole di ordinamento misto, l’organizzazione degli esami di Stato; il trattamento economico del personale della scuola in servizio all’estero e il reclutamento in loco del personale docente e non docente per le scuole statali.

Alla luce di questa ripartizione, ha quindi spiegato De Luca, il contingente del personale scolastico prima collocato al MAECI verrà suddiviso tra MAECI e MIUR (35 unità per ciascun Ministero).

Con la Riforma, la gestione delle 8 scuole statali (Addis Abeba, Asmara, Atene, Barcellona, Madrid, Istanbul, Parigi e Zurigo), conformate all'ordinamento italiano, sarà sempre  affidata allo Stato, che le gestirà attraverso di un dirigente scolastico incaricato dal Ministero degli Esteri.  Una gestione pubblico-privata si occuperà, invece, delle sezioni di italiano nelle scuole pubbliche o private estere. In esse si  prevede il rilascio della  certificazione sulla conoscenza della lingua italiana.
Infine, potrà essere prevista l’istituzione nelle scuole statali di sezioni ad ordinamento misto in collaborazione con soggetti pubblici o privati.
De Luca ha, infine, valorizzato il ruolo degli Enti Gestori riguardo i corsi di lingua e cultura italiana all’estero nelle scuole locali  con il superamento dell'impostazione normativa del 1994 che dava priorità all’assistenza scolastica degli emigranti e ai loro familiari. Tant'è che il direttore generale ricomprende la presenza dei lettorati a costo al sistema appena delineato.

Fra le novità rimarcate dal Direttore generale del MAECI: la formazione propedeutica (170.000 euro) prevista per il personale destinato  all’estero e la formazione per quello già all'estero;  e il sistema di valutazione introdotto (200.000 euro) che riguarderà la qualità dell’offerta, l'impatto dell'insegnamento, la qualità dei dirigenti e del personale amministrativo inviato all'estero; la performance del personale inviato all'estero.

De Luca, infine, ha sottolineato l'incremento del personale ridotto in questi anni ad appena  624 unità  con 50 unità in più, raggiungendo così le 674 unità di personale italiano, a fronte di una preponderanza in altre situazioni - vedi quella francese - di personale assunto in loco. Personale per le scuole statali sul quale si sta facendo, ora, una valutazione circa il reclutamento di personale locale per insegnamenti specifici, oltre alla possibilità di tirocini nell'ambito del servizio civile dei giovani all'estero.

Non di poco conto, infine, le norme per il trattamento economico del personale  che viene uniformato a quello del  MAECI. Insieme alle novità sulla durata del servizio all'estero: 6 anni in un'unica sede.(08/02/2017-ITL/ITNET)

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