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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - PREVIDENZA - PICCININI(PATRONATO INCA CGIL): "CON ACCORDO PRIMI SPIRAGLI PER FUTURI INTERVENTI SU MONTI FORNERO...E STRUTTURALI PER I GIOVANI

(2016-09-28)

    Di questioni sul tappeto che  interessano anche gli italiani all'estero ce ne sono in abbondanza, anche se solo per talune si citano i connazionali all'estero. Ma il mondo è interconnesso e gli italiani all'estero partecipano pienamente a questa condizione. Anzi, spesso sono in prima linea !. Stiamo parlando della previdenza del presente e del futuro, ma anche del lavoro di oggi e di domani, del welfare, delle strategie sindacali in un'Europa che va perdendo colpi sulla sicurezza sociale dei cittadini europei e dell'annosa questione, sulla eleggibilità o meno degli operatori di Patronato - molti dei quali, ormai, sono nati all'estero - negli istituti di rappresentanza e nello specifico del "caso" Francia....

  Argomenti al centro di una video intervista con la Presidente del Patronato INCA della CGIL, Morena Piccinini. In primo piano, naturalmente,l'accordo Governo/sindacati che ha definito alcuni punti della piattaforma sindacale unitaria. Una "concreta" ripresa delle relazioni con le parti sociali. Un accordo da cui  esce rafforzata la rappresentanza dei sindacati, oltre ad ottenere alcuni benefici, alcuni dei quali, però, non trovano il pieno assenso dei cittadini italiani, anche all'estero. Forte - ad esempio - lo sconcerto, espresso in migliaia di post su facebook, dei pensionati e, soprattutto dei prossimi pensionandi sulle modalità "onerose" della flessibilità in uscita a cui i sindacati hanno apposto la loro firma.

Netta la risposta della Presidente del Patronato della CGIL, "i sindacati non accettano condizioni onerose.  I lavoratori tutti stanno "subendo" condizioni impossibili per l'accesso alla pensione, perchè - sottolinea - nel 2011 con il governo Monti l'intervento sulle pensioni è stata una grande cambiale firmata all'Europa,  con risparmi calcolati per i prossimi 20 anni. Ed è su quell'impegno che si è retto e si regge - in larga misura anche oggi - il patto di risanamento dei conti del nostro paese, prevalentemente attraverso il capitolo pensionistico."
Dunque, spiega Morena Piccinini, la vera difficoltà è riuscire oggi a scardinare alcuni fattori che hanno costituito base fondante della manovra Monti Fornero, e che hanno innescato un processo perverso di innalzamento dei requisiti per l'anzianità e per l'età. E la piattaforma sindacale dice proprio questo: l'impegno a tornare ad un sistema di flessibilità". 
"La discussione Governo / sindacati nasce sul come e quanto si possa riuscire ad intervenire, cominciando a mettere dei cunei sulle rigidità introdotte dalla Monti Fornero per fare in modo che oggi ed in futuro ci siano degli spazi di maggiore agibilità. Quindi - risponde la Presidente del Patronato della CGIL alle proteste dei pensionandi - non sono i sindacati che accettano le condizioni della Monti Fornero".

Ed invita a non dimenticare "La difficoltà grossa nei rapporti con l'Europa sta esattamente in questo: "cercare di portare a casa dei risultati facendo accettare che quell'impianto, per il quale è stata firmata una cambiale pesante, possa essere modificato.

Ebbene, fa presente Piccinini: "Questo significa due cose:  la prima è che presumibilmente si è compreso che tutta la piattaforma non riuscirà ad avere risposta in questa fase, e che in questa fase si dovrà cercare di focalizzare soprattutto gli interventi che è possibile inserire nella legge di bilancio di prossima presentazione alle Camere, lasciando spazi aperti alla continuità del confronto negli anni e nei mesi a venire. E ciò sia  per l'insieme dei capitoli che riguardano, appunto, le condizioni e l'introduzione della flessibilità che sulla gravosità delle condizioni di lavoro.

Il secondo punto, per la Presidente del Patronato INCA, è che in una situazione così difficile dobbiamo saper valorizzare anche quelli che potremmo considerare piccoli risultati ma che possono inserirsi come cunei di rottura dello schema perverso che è stato introdotto dalla Monti Fornero." In buona sostanza "occorre cercare di aprire piccoli varchi per permettere in un secondo momento di allargarli."
"E' la stessa cosa che è successa a suo tempo con la quattordicesima, esemplifica Piccinini. Si disse 'vale per il momento per un numero limitato di pensionati, ma  appena ci saranno le condizioni cercheremo di riprendere il tema."
  Naturalmente - aggiunge- è passato del tempo  perché l'operazione iniziale sulla quattordicesima è stata fatta nel 2007. Siamo nel 2016 e ci sono voluti 9 anni perchè i sindacati potessero riaffrontare la questione in modo positivo. D'altronde - ricorda la Presidente dell'INCA - sono stati 9 anni di tagli quelli che abbiamo vissuto. Ed oggi per la prima volta si intravvede uno spiraglio acquisitivo e non solo, tagli. Per cui - commenta -  stiamo tutti a vedere che cosa riusciranno a produrre i sindacati negli incontri di questi giorni, con il Governo, tenendo conto, in termini di risultato, di tutti i fattori".

Tuttavia, c'è un dato di fatto: sembra che le risorse finanziarie siano inferiori a quanto necessario per concretizzare gli impegni.

Per la Presidente del Patronato INCA CGIL "è una cosa da valutare: per la vastità del tema  di sicuro le risorse sono poche, soprattutto quelle che arrivano direttamente ai lavoratori. Poche, soprattutto commenta Piccinini - rispetto a quanto è arrivato al sistema delle imprese, laddove sono stati corrisposti con molta disinvoltura miliardi su miliardi e si continua a parlare di una riduzione sull'IRES  delle  imprese. Il che vuol dire riduzioni della tassazione sugli utili, sui guadagni e non soltanto sui ricavi. Mentre è così faticoso invece trovare dei soldi per i lavoratori, per i pensionati. 
Questa è la drammaticità nella quale ci troviamo. Certamente  il bisogno è tanto, che in ogni caso saranno insufficienti."

Il punto è un altro, però, per la Presidente del Patronato INCA "mantenere lo spazio per poter ragionare nei prossimi mesi anche su altri capitoli." In quanto "dobbiamo avere un equilibrio, e l'equilibrio deve essere si trovato tra pensionati e  prossimi pensionandi  ma anche con la terza gamba, ovvero con i giovani."  Ovvero "Non possiamo pensare che tutta l'operazione non preveda alcun intervento strutturale che dia una qualche garanzia in più ai giovani."  Dunque, per Piccinini "Questo terzo passaggio è indispensabile". Pertanto "è necessario tenere aperta la porta del confronto nei prossimi mesi.(28/09/2016-ITL/ITNET)

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