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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - 60.mo MARCINELLE - TRICOLI(PRES.PATRONATO INCA BELGIO):"DALLA TRAGEDIA LA SPINTA A RAFFORZARE CONCRETAMENTE L'AFFERMAZIONE DEI DIRITTI DEL LAVORO"

(2016-07-15)

  "La Costituzione italiana recita nel suo primo articolo "l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro". La stesura di quella costituzione approvata a larghissima maggioranza fu la risposta agli anni bui del fascismo e del nazismo, dell'olocausto e della guerra. Di quegli anni erano figli gli italiani che a migliaia sono emigrati nel dopoguerra. Scappavano dalla fame della miseria, dall'odio e dalla morte che il fascismo aveva generato."

Così il Presidente dell'INCA Belgio, Stefano Tricoli, ha aperto i lavori della Tavola Rotonda " l'EUROPA DEL LAVORO E DEI DIRITTI. STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DI TUTTI I LAVORATORI" promossa dal Patronato INCA CGIL a Marcinelle in occasione del 60.mo Anniversario della tragedia avvenuta nella miniera del Bois du Cazier a Charleroi: 262 minatori, di cui 136 italiani.

"Quegli emigrati - ha sottolineato Tricoli - hanno vissuto sulla loro pelle i costi della non- Europa sociale, fatta di diritti fondamentali negati, di condizioni di lavoro inaccettabili, di pregiudizi nei loro confronti, di ostacoli ai ricongiungimenti familiari."

Ma fu proprio quella tragedia "a contribuire concretamente a rafforzare la spinta all'affermazione dei diritti, del lavoro e della costruzione di quello stato sociale che ha fatto dell'Europa uno dei luoghi più avanzati del mondo". Oggi - ha fatto presente il Presidente del Patronato INCA Belgio - l'Europa è diventata l'approdo di speranza di tanta gente che arriva da ogni parte del mondo. Gente che oggi come allora cerca migliori condizioni di vita." e "la libera circolazione delle persone è uno dei diritti fondamentali garantiti dal diritto comunitario, ed è espressione e riconoscimento del principio stesso di cittadinanza dell'Unione."

Pertanto, per l'esponente dell'INCA - "Rievocare i morti di Marcinelle senza riconoscere pari dignità e diritti a chi lascia la propria terra e la propria famiglia a chi scappa dalla guerra per cercare lavoro e futuri significa sminuire il valore umano e storico del sacrificio dei minatori periti a Marcinelle".

Il presidente dell'INCA Belgio ha quindi ricordato l'impegno del Patronato INCA in quell'8 agosto 1956, quando rappresentata dall'avvocato Jacques Moens sostenne le famiglie delle vittime essendo uno dei principali promotori della fase processuale della catastrofe, che si concluse soltanto nel 1961.

Una lunga battaglia - ha stigmatizzato Tricoli - che si concluse con il riconoscimento del risarcimento della malattia professionale del minatore, la silicosi....Fu l'INCA che fautore dell'approvazione della legge 1115 (1962) - a firma dell'allora presidente INCA Bitossi - in collaborazione con i sindacati dei due Paesi - a sostenere il cambiamento in materia di malattie professionali e infortuni sul lavoro a vantaggio di tutti i lavoratori".(15/07/2016-ITL/ITNET)

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