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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - PREVIDENZA: VEXATA QUAESTIO - PICCININI(INCA CGIL-CEPA): " ACCORDO INTERGENERAZIONALE: RIMETTERE AL LAVORO GLI ESPERTI. TANTE LE COSE DA FARE"

(2016-05-13)

Trattare il tema della previdenza nella “giusta maniera” oggi non e’ facile" Ad affermarlo Morena Piccinini Presidente del Patronato INCA CGIL e coordinatrice, pro tempore  dei Patronati del CEPA - ACLI, INAS CISL; INCA CGIL e ITAL UIL - nel contesto delle Giornate della Previdenza, dedicate al tema del rapporto tra le generazioni.  Generazioni vecchie e nuove che "quotidianamente manifestano preoccupazione, frustrazione, sfiducia e, talvolta, anche rabbia. Anzi, spesso rabbia!" ha sottolineato Piccinini, spiegando:
" gli anziani perché hanno pensioni troppo basse,  gli è stata bloccata la rivalutazione e sono costretti a venire piu’ volte nei nostri uffici perché rischiano di giorno in giorno  di trovarsi modificate le situazioni pensionistiche.(vedi: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=2289 )
Per quanto riguarda i più giovani, poi, "non è vero che non siano interessati al tema previdenza, piuttosto sono sfiduciati perchè non vedono prospettive di speranza sicure e questo è un grosso problema. che ci deve preoccupare tutti per lavorare su delle iniziative. I patronati, i sindacati, le organizzazioni sociali lo stanno già facendo, ma il Governo deve preoccuparsi del messaggio complessivo che esce su questo tema perchè c'è in gioco la natura primaria del sistema previdenziale pubblico."

"Un sistema che- ha stigmatizzato -  non può prescindere dal rendere esplicito e credibile il patto tra le generazioni.
"Esplicito" tra chi versa le contribuzione e chi riceve le prestazioni. Ed oggi non lo è !
"Trasparente" perchè devono essere evidenti lo scambio, le conseguenze e  le convenienze reciproche ed anche i sacrifici richiesti. Il rapporto tra le generazioni deve essere reale e certo anche per il futuro nei benefici e nei sacrifici richiesti per il futuro. Mentre, la incertezza sul futuro è a lungo e medio termine ed in molte situazioni a breve termine. Ecco da dove parte l'ansia di molte persone"

Entrando poi sul merito di alcune questioni nella complessa situazione del sistema previdenziale italiano, Piccini ha fatto presente: "Unitariamente, come patronati, abbiamo denunciato l'attuale applicazione del  SISTEMA CONTRIBUTIVO.
  Anche nelle recenti audizioni presso le commissioni parlamentari sul "rapporto di genere uomo-donna", abbiamo rappresentato una situazione che non è solo lo specchio di un divario occupazionale, lavorativo, retributivo, ma è anche lo specchio della rigidità del sistema contributivo, privo di qualunque elemento di solidarietà e che rischia di diventare una trappola per molte lavoratrici e per molti lavoratori, giovani e meno giovani.
Ma è, soprattutto, difficile spiegare oggi ai giovani l'importanza di mantenere la contribuzione, per la pensione di domani -  siapur con tutte le sperequazioni che presentano e che sono anche frutto del passato -  senza potergli dire che c'è un tasso di solidarietà anche per loro. Un sistema pensionistico che rinuncia alla solidarietà interna è un sistema che abdica a se stesso e che apre ad altri scenari."

Da qui, dunque, l'APPELLO della Presidente Piccinini "il tema previdenza, nei suoi aspetti emergenziali e strutturali, deve ritornare ad essere un tema per tutti, affrontato non solo sulle pagine dei giornali ma nelle sedi di confronto con un sano e positivo dialogo sociale, rimettendo a lavoro gli esperti, perchè non basta  cambiare un virgola quando si sa benissimo che quella piccola cosa può avere ripercussioni su tutto il resto e va affrontato nel sistema complessivo."

Ma Piccini ha affrontato anche altri elementi di carattere più contingente:

"come la riduzione programmata delle pensioni future alla luce dello "stress" imposto al sistema contributivo dal '95 in poi, allontanandolo da come era stato definito" sottolineando  "Mi ha molto colpito il fatto che ancora una volta che della revisione dei coefficienti, entrata in vigore nel gennaio del 2016, non sia stata fatta alcuna pubblicizzazione degli elementi che hanno determinato questi cambiamenti e, soprattutto,  sulla base di dati che, a nostro parere, non hanno più alcuna rispondenza con i fatti reali."

Ed, ancora: "Dal 2010 ad oggi c'è stata una riduzione del  13%  sui RENDIMENTI PENSIONISTICI  nel sistema contributivo. E noi non accettiamo e non abbiamo riscontro che quelli che erano stati posti - i parametri sia nella legge del '95, sia nel 2007 - siano parametri rispettati per poter ricalcolare questi coefficienti. Anzi, prosegue -  io affermerei anche - sperando di essere smentita -  che in realtà sia stata definita a tavolino, di qui al 2050,  una riduzione costante del rendimento pensionistico con un innalzamento dell'età per l'accesso alle prestazioni. Il che nulla ha più a che vedere con la realtà dei fatti, non foss'altro che l'Istat ci dice che nel 2015 è stato registrato un abbassamento delle 'aspettative di vita'. In buona sostanza, per Piccinini  il punto è  "contemplare la realtà per quella che è".

Così come - "parlando dei giovani - non possiamo rassegnarci al messaggio che arriva attraverso la BUSTA ARANCIONE .  Sappiamo bene - afferma la rappresentante pro tempore del Coodinamento del CEPA, che era stata ideata per rassicurare. E  non a caso si usa un parametro della stima della ricchezza del Paese che in questo momento spereremmo, mentre invece non lo intravvediamo all'orizzonte"
E dunque " In reatà, quello che avrebbe dovuto essere un messaggio rassicurante sta diventando una trappola per tante persone. Una disillusione vera e propria !  Tant'è che quando il Presidente dell'INPS afferma "molti rischiano di andare in pensione a 75 anni", ebbene, si tratta dell'effetto di quella operazione a tavolino ma è anche l'effetto di una condizione contributiva e lavorativa che nulla ha anche vedere con la costruzione di una pensione decente ! " 

Quanto ai  5 milioni dei VOUCHER del 2015,  "cosa stanno producendo ? Cosa produrranno in termini pensionistici ? Sono da controllare o sono, io dico,  da eliminare ?  Ora, possiamo pure accontentarci di un ridimensionamento ma siamo arrivati ad una degenerazione tale del sistema !" ha stigmatizzato la Presidente del Patronato INCA CGIL.

Ed ancora, "è un affronto il fatto che oltre ad una riduzione degli ammortizzatori sociali ci sia pure il tetto sulla contribuzione figurativa con un danno poco visibile nel presente ma certamente nel futuro."

Dunque è l'invito dei Patronati del CEPA "se pensiamo ad un ACCORDO TRA LE GENERAZIONI ci sono tante cose da fare !."

C'e' anche il problema FLESSIBILITA',  ha ribadito l'esponente dei Patronati del CEPA "nonostante i rischi di come viene rappresentata questa flessibilità. Vorremmo che il capitolo fosse più strutturale e pensiamo ci siano ancora molte cose da fare."

C'è un problema di OMOGENEIZZAZIONE che non è ancora compiuto, a partire dalla contribuzione.

  La  Presidente dell'INCA non fa sconti, auspicando che "qualcuno cominci a dire che se c'è un grande buco nei conti dell'INPS, in larga parte dettato dai conti dell'ex INPDAP, significa che ancora oggi molte amministrazioni pubbliche non pagano i contributi per la retribuzione dei suoi dipendenti. Si, lo Stato datore di lavoro, non altro !."

Poi, rispetto "al modo in cui si calcolano le pensioni rispetto alla vecchia retribuzione"  aggiunge un altro carico da 90 "non vorrei che fra qualche anno uscisse una mozione scandalistica riguardo ai sindacati sapendo, e noi lo sappiamo e l'abbiamo detto,  che c'è una situazione intollerabilità relativamente ad  alcune posizioni pubbliche che - con un mese di lavoro prima del '95 - lo vedranno valorizzato al 23% .
D'altra parte, "ARMONIZZAZIONE" non vuol dire penalizzare Tizio o Caio, ma significa 'piena trasparenza'. Oltretutto, ci sono ancora altre cose da fare, che hanno bisogno di trasparenza. Ebbene, si mettano all'opera un po' di persone che se ne intendono:  il nostro paese ne ha tanti;  il Parlamento ne ha tanti; il Governo ha bisogno che l'orientamento sia chiaro.  Basterebbe, aggiunge Piccinini, una modifica che sia in grado di rispondere ai bisogni."

Quanto all'APE, Piccinini è chiara "non voglio esprimermi su quanto affermato dai giornali, ma posso dire che 'mi auguro davvero di aver capito male ! Se avessi capito bene, da un lato si avrebbe una penalizzazione pesante,  della quale  non si spiega il perché venga legata al reddito. Forse - ha ipotizzato - perchè dietro a quel reddito ci sono regole di miglior favore.  Oppure è  legata al reddito solo perché il reddito è alto. Però - è la riflessione della Presidente dell'INCA -  se ci sono i contributi, questi devono essere valorizzati, ma se c'è già una penalizzazione,  diventa addirittura un prestito rimborsabile prima penalizzato e poi rimborsabile !
Ma mi auguro che siano notizie di giornali mal veicolate.."

Intanto "noi pensiamo sia necessario che il ragionamento sulla flessibilità diventi e sia strutturale, che sia in condizione di non creare penalizzazioni o punizioni, e che non dia vantaggi a soggetti terzi, che si definisca nell'ambito del sistema previdenziale pubblico. 
Di certo "non è la proposta sindacale, perché la proposta sindacale non parla di penalizzazioni. E d'altra parte, la stessa proposta di legge di alcuni parlamentari ,tra i quali Cesare Damiano, pur parlando di "penalizzazioni" riesce a dimostrare che con una entità molto più bassa rispetto a quanto si legge sui giornali, in pochissimo tempo anche l'anticipo verrebbe recuperato abbondantemente e risparmiato nel tempo di gestione"

Allora qual'è l'obiettivo ? domanda Piccinini - Agevolare le persone e creare le condizioni di uscita trasparenti e fattibili anche per creare il ricambio generazionale sui luoghi di lavoro o  far cassa un'altra volta ? Perchè il punto è proprio questo ! "
L'invito: "non facciamo che  questa occasione sia soltanto di vetrina, perché rischiamo davvero un altro effetto boomerang. Prendiamola sul serio tutti, sapendo che ci sono problemi drammatici che vengono vissuti dalle persone....occorre  riportare finalmente un po' di equità nel sistema" è l'obiettivo di sindacati e patronati.(13/05/2016-ITL/ITNET)

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