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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - DECRETO QUALITA' - DE SANTIS(PRES.CEPA/ITAL):"QUALITA': NEL SEGNO RAGIONAMENTO PATRONATI. CONVEGNO: RIFLESSIONE NUOVE ESIGENZE E BISOGNI ITALIANI ALL'ESTERO. DECRETI SAPPIANO COGLIERLI"

(2015-06-12)

  Entro il 30 giugno dovranno essere emanati tutti i decreti previsti dalla Legge di stabilità 2015 concernenti la riforma dei Patronati e la loro attività in Italia ed all'estero. Nel frattempo, il primo dei decreti è stato pubblicato con decreto direttoriale (http://www.lavoro.gov.it/AreaPrevidenza/PrimoPiano/Pages/20150806_Decretodirettoriale.aspx) dal Ministero del lavoro,  che punta a determinare la qualita' degli interventi dei Patronati alla luce di 12 indicatori - relativi ai parametri di base definiti da INAIL e INPS; al personale ; ed alle sedi.

Commentando il provvedimento  il Presidente pro tempore del CEPA (ACLI, INAS CISL, INCA CGIL e ITAL UIL), e Presidente del Patronato ITAL UIL, Gilberto De Santis, ad Italialavorotv/Italiannetwork sottolinea l'importanza del decreto che punta ad individuare la qualita' dell'attività di Patronato.
"Qualità" - afferma il Presidente - significa un miglior servizio alle persone. Inoltre,  con la possibilità di controlli e di verifiche dell'attività dei patronati  il decreto va sostanzialmente incontro alle richieste degli stessi Patronati".

"Adesso stiamo verificando e analizzando cosa significano in concreto una serie di codici e di formule aritmetiche" aggiunge il rappresentante del CEPA. "Va da sè che dobbiamo studiarle bene. Poi esprimeremo il nostro giudizio, così come previsto. Però,  ripeto , è  un ragionamento che abbiamo fatto a più riprese: una ricerca di sempre maggiore  qualità è  soprattutto un baluardo e una garanzia per i cittadini".

Quanto agli altri decreti ?

"Alla nostra attenzione c'è soltanto una bozza relativa alla consistenza organizzativa dei patronati in Italia, chiarisce il  Presidente pro tempore del CEPA, sulla quale  abbiamo espresso un parere. Però sugli altri decreti non sappiamo ancora nulla. Comunque, ritengo  che appena pronti, in via non dico definitiva ma quasi, il Ministero  li sottoporrà alla nostra attenzione perché la norma prevede che siano "sentiti i patronati".

Nei giorni scorsi siete stati auditi dal Comitato per gli italiani all'estero e la promozione del Sistema Paese della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, circa la Convenzione MAECI /Patronati. In quella sede avete lanciato la proposta di un' iniziativa comune con il Comitato, il Ministero ed il nuovo Consiglio Generale degli Italiani all'estero..

"L'incontro è stato molto positivo perché è emersa anche da parte loro la condivisione dell'importanza del lavoro del patronato all'estero, in relazione alla nuova emigrazione, ma anche ai bisogni della vecchia emigrazione, che - non dimentichiamolo - sono cambiati" .
  De Santis aggiunge "Non da ulltimo è importante considerare l'assistenza ai nuovi paesi, come la Macedonia e l'Albania. E, poi, ancora bisognerà riflettere su un altro tipo di assistenza ai nuovi bisogni come quelli delle piccole imprese e delle imprese emergenti, che non hanno punti di riferimento su questo fronte ed alle quali  sicuramente i patronati potrebbero offrire assistenza, naturalmente rivedendo il loro ruolo. D'altra parte, ci siamo sempre rinnovati sulla base delle esigenze sul tappeto.
Voglio, tuttavia, sottolineare  la cosa più importante che è emersa dall'incontro: la condivisione da parte del Comitato della  proposta dei patronati di fare una conferenza entro l'anno tra tutti i soggetti interessati all'attività all'estero per una riflessione che individui le nuove esigenze e i nuovi bisogni dei cittadini italiani all'estero. E spero- condude l'esponente dei Patronati del  CEPA - che i decreti sappiano cogliere queste esigenze". (12/06/2015-ITL/ITNET)

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