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LAVORO - OCCUPAZIONE - POLETTI (MIN.LAVORO ) IN DUE MESI 79.000 CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO"

(2015-03-26)

  La strategia sul lavoro del Governo Renzi per rimettere in moto il mercato del lavoro funziona ?

  Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014. Il 38,4% in più dello stesso mese nel  2014 nel febbraio di quest'anno. E nel solo mese di gennaio c'è stato un incremento del 32,5% su base annua, il che vuol dire piu' 45.000 contratti a tempo indeterminato. Lo  ha affermato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti  intervenuto all'incontro con la Commissaria UE per l'occupazione Thyssen  alla Regione Lazio dove si è recato per  parlare di Garanzia Giovani (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=29203)

Ad anticiparlo il 16 marzo era stata la Fondazione dei consulenti del lavoro che aveva parlato di  275 mila persone assunte a tempo indeterminato grazie agli sgravi contributivi alle aziende previste nella legge di stabilità.  E nell'80 per cento delle assuzioni - riferivano i consulenti del lavoro - si è trattato della stabilizzazione di un lavoro precario.  Mentre il Presidente dell'INPS Tito Boeri aveva anticipato che nei primi 20 giorni di febbraio 76mila aziende hanno richiesto di "accedere alla decontribuzione per assunzione a tempo indeterminato"    Eppure, le norme del Job Act non erano ancora diventate operative anche se gli sgravi fiscali erano effettivi.

Quanto a  Garanzia Giovani : sono 476 mila e ogni settimana c'è un incremento medio che va da 10 a 12 mila. Oltre 50.000 i giovani che hanno ricevuto proposte di lavoro. Ha fatto presente il Ministro Poletti, dichiarando che alla fine dell'anno si calcola diventeranno i giovani che avranno fatto ricorso a Garanzia Giovani.

Ma non pochi sembrano non concordare con il Ministro, accolto davanti alla sede della Regione Lazio da un gruppo di giovani che sui cartelli stigmatizzavano l'iniziativa come "business della disoccupazione"

Alla fine della scorsa settimana il Censis aveva segnato nel suo rapporto che la pubblica amministrazione non è pronta al grande salto, mentre le imprese - quelle attive - nonostante gli anni della crisi in cui sono riuscite anche a dare talvolta il meglio di sè - sono pronte ad assumere per accedere alla ripresa economica .

A fine 2014 hanno  registrato un saldo attivo di 32.000 imprese aggiuntive, con un'onda più intensa nelle regioni centrali (quasi 13.000 imprese in più nell'anno) e nelle province di Roma (+10.398 imprese) e Milano (+7.648 imprese). Basse locazioni commerciali, nuove tecnologie e modalità organizzative rinnovate abbassano le soglie di ingresso per gli operatori in molti settori economici.

Gli effetti positivi si vedono soprattutto nella ristorazione (quasi 11.000 imprese registrate in più nel 2014) e nel commercio (+7.500 imprese), oltre che nei servizi alle imprese (+9.300). Decollano anche le start up innovative, tra commercio online, servizi mobile e app: sono oggi più di 3.500.
(26/03/2015-ITL/ITNET) 

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