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SINDACATI PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO - X CONGRESSO UILP - BELLISSIMA(SEGR.GEN.): "PER CONTRASTARE MONOPOLI INTERNAZIONALI OCCORRE SINDACATO GLOBALE. STIAMO LAVORANDO PER UNA INTERNAZIONALE DEI PENSIONATI. LA CES E' UN CLUB !"

(2014-10-10)

  Un momento complesso per il mondo alla vigilia di profondi cambiamenti cui partecipano anche i pensionati. Anzi, rappresentano una importante presenza  nell'ambito della confederalit? sindacale, come ? stato affermato e sottolineato a pi? riprese nel corso dei lavori del X Congresso della UIL Pensionati, a Romano Bellissima,  riconfermato Segretario Generale della UIL,  Italialavorotv/ Italiannetwork ha chiesto una riflessione sull'attualit?  del momento presente per i pensionati italiani in Italia ed all'estero.

"Che questo paese ha bisogno di cambiamenti forti ? una verit? che nessuno pu? eludere. Il problema ? di essere sinceri, tutti, e vedere quali sono le priorit? che bisogna affrontare nel paese  e che bisogna affrontare per prima" ha affermato il sindacalista della UIL,stigmatizzando "Una cosa che salta subito agli occhi  ? fermare la povert? tra i pensionati e le persone anziane. ? di una gravit? inaudita, l'ha detto l'ISTAT, l'anno detto tanti istituti: cresce la povert? tra i pensionati e le persone anziane e  questo diventa anche un pericolo per l'economia, perch? pi? cresce la povert? e meno i pensionati possono assistere figli e nipoti disoccupati, e quindi aumenta il disagio sociale. Diminuiscono i consumi e questo riduce i posti di lavoro, la produzione e quant'altro, quindi un'economia che si accartoccia e si abbassa sempre di pi?".
Allora, "se si vuole essere seri ad affrontare i problemi di questo paese bisogna cominciare dai punti pi? sensibili, bisogna garantire il potere d'acquisto delle pensioni, che ? una urgenza ed una scelta anche di natura economica, non solo di giustizia sociale, ? anche di natura economica, perch? garantendo il potere d'acquisto delle pensioni si migliora la condizione economica del paese".

Ha accennato spesso alla questione dell'intergeneralit? e del sostegno fra giovani e anziani. Voi portate delle proposte concrete sul piatto della bilancia ?
"Il problema non ? che ci sia contrapposizione tra giovani, afferma Bellissima, perch? non si pu? pensare che una societ? possa andare avanti se i giovani rimangono disoccupati o se i pensionati non hanno sufficiente protezione. Una societ? progredisce se noi riusciamo a creare le condizioni in cui il giovane si realizza, perch? ? il futuro della societ?, ma l'anziano trova la possibilit? di vivere dignitosamente la sua vecchiaia, come dice peraltro il Libro Bianco dell'Unione Europea, che ha sottolineato la necessit? di creare le condizioni non solo per la stabilit? dei sistemi previdenziali, ma anche per la congruit?. Cio?, bisogna assicurare pensioni che garantiscano un tenore di vita equo e dignitoso alle persone anziane.
Ebbene, afferma il Segretario generale della UILP, ? questo l'equilibrio che va cercato: il lavoro per i giovani e le risorse necessarie per garantire i servizi alle persone anziane per garantire un potere d'acquisto dignitoso. Invece  si sta facendo esattamente il contrario: si toglie lavoro ai giovani -  non c'? nessun paese europeo che ha la disoccupazione  giovanile al 44% - perch? ? stata fatta una riforma delle pensioni che ha innalzato l'et? pensionabile a dismisura in un momento di crisi, dove non si creano posti di lavoro. Quindi tutto ? a discapito dei giovani, che non hanno pi? la possibilit? di entrare nel mercato del lavoro. Era, per?,  facile prevedere, e il sindacato l'ha detto che cos? si uccideva la possibilit? di dare lavoro ai giovani. Invece si ? fatto esattamente il contrario !
Per non parlare dell'aumento delle tasse! Tutte cose che hanno affossato l'economia di questo paese. Tant'e' vero che siamo l'unico paese europeo rimasto in recessione" dichiara il sindacalista della UIL ad Italiannetwork.

E' forte lo scontro fra mondo sindacale e mondo politico in Italia. In particolare con l'Esecutivo, ma anche con una buona parte della rappresentanza parlamentare. Ritiene che dall'esigenza di una diversa rappresentativit? politica possa nascere un nuovo partito ?

"Io credo che la situazione politica italiana ? ancora in una fase di transizione. Non ? vero che ? stato raggiunto l'equilibrio delle forze politiche e questo ha un suo dinamismo, ma non c'? dubbio che oggi ci sia troppa mistificazione nella politica.
Il Presidente Renzi che sembrava animato da forte volont? di cambiamento a un certo punto si ? dovuto fermare, i cambiamenti non avvengono, allora deve trovare giustificazioni presso l'opinione pubblica. Cambiamento per? non pu? significare togliamo le tutele a quelli che ce le hanno in modo da imbarbarire la societ?, ma vuol dire migliorare le tutele e estenderle a chi non ce l'ha. Gli sforzi vanno fatti in questa direzione !
Per?, se il sindacato dice questo viene considerato conservatore. E' davvero una situazione anomala, soprattutto laddove c'? anche un sistema informativo che non garantisce l'equit? dell'informazione all'opinione pubblica, e questo ? un disastro per una societ? che vuole crescere.
Quindi - fa presente il Segretario Generale della UIL - prima o poi non c'? dubbio che spunteranno delle forze politiche - come sta avvenendo in altre parti del mondo, d'ispirazione sindacale. In Brasile - aggiunge Bellissima - ? nato un partito politico che ? di ispirazione sindacale. Alcuni sindacati hanno dato vita alla costituzione di un partito politico che ha gi? avuto in queste elezioni una grande affermazione, segno che la domanda di giustizia sociale cresce in tutto il mondo,  perch?  - spiega il sindacalista della UIL - la cosa che sta prevalendo oggi ? il potere della finanza su quello dell'economia reale e questo rende difficile la gestione dell'equit?, delle risorse, dello sviluppo".


Qual'? la sua opinione sulle ultime vicende del dibattito sul TFR ?
"Dimostra l'improvvisazione delle nostre forze politiche, del nostro governo in questo caso. La cosa sembra schizofrenica ! Il tfr ? salario differito, e solo i lavoratori ne hanno la disponibilit?. Ma si ? detto prima: "usiamo il TFR  per sviluppare la previdenza complementare" e stiamo faticando per convincere i lavoratori che invece hanno altre abitudini nei confronti della liquidazione di fine rapporto. Per? siccome il sistema previdenziale sta assottigliando sempre di pi? le pensioni, abbiamo cercato di costruire la previdenza complementare, e uno dei contributi per sviluppare questa previdenza era il TFR. Adesso, per?,  arriva il contrordine: "mettiamolo in busta paga" .
Ebbene, ci sono notevoli difficolt?: Intanto si mette in busta paga a chi lo vuole, poi questo far? retrocedere la previdenza complementare, e poi quale sar? il futuro dei giovani che non avranno una pensione pubblica ma non gli diamo neanche la possibilit? di costruirsi una previdenza complementare ?
E' davvero allucinante come questo paese non guardi al futuro, ma cerchi di sbalordire con provvedimenti estemporanei senza una ponderazione e senza riflettere attentamente sul futuro delle persone".

I Patronati temono per la loro sopravvivenza....ovvero per una continuita' dei servizi ai cittadini. Ci saranno azioni congiunte con i sindacati dei pensionati che sono stati i primi a beneficiare di questi servizi ?

"C'? questo atteggiamento vendicativo del governo verso i sindacati: ed  ? davvero una cosa odiosa, anche meschina. Mi spiego: se ci sono delle scelte sbagliate da parte del sindacato, ebbene si contestino le scelte, ma punire il sindacato sottraendogli i mezzi per garantire dei servizi mi sembra davvero una cosa inaudita.
I patronati in Italia garantiscono servizi che lo Stato non ? in grado di garantire, quindi l'unica possibilit? per lo Stato ? cancellare i servizi e questo probabilmente porter? ad una reazione seria del paese, perch? si accorger? di quanto ? il lavoro che svolgono i patronati e di come contribuiscano alla civilt? di questo paese.
Probabilmente - secondo il Segretario Generale della UILP - le forze politiche non si rendono conto dell'immenso lavoro che fanno i patronati, anche di guida ed indirizzo delle persone. Come far?  lo Stato a sostituirli, ad eliminarli. Vede,  c'? un limite a tutto e se questo limite viene superato si corre il rischio di una pericolosa rottura sociale di cui non si conosce quale possa essere la soluzione".

La crisi della rappresentanza, se n'e' parlato anche nel Vertice europeo dei giorni scorsi a Roma. In questo X Congresso i Segretari Generali dei Sindacati dei Pensionati hanno parlato anche di una crisi della rappresentativit? dei sindacati dei pensionati all'interno delle tre confederazioni sindacali...

"Trovo strano, quasi patetico,afferma Romano Bellissima,  che, a fronte dei problemi che abbiamo, le tre confederazioni si dividano sul particolare. E' inaccettabile ! In questo momento servirebbe un grande sindacato internazionale, un grande sindacato europeo, mondiale. Non si contrasta la globalizzazione con i sindacatini regionali che non hanno alcuna forza per far valere le loro ragioni", sostiene.
"Si contrasta se adeguiamo la nostra struttura organizzativa ai livelli necessari.  Io non fermo pi? la FIAT se protesto in Italia, perch? la FIAT produce in Brasile, in Polonia, in America, ormai sono multinazionali che non possono essere bloccate solo agendo su una regione.
Il sindacato si deve adeguare, serve un sindacato globale, e invece di lavorare per la costruzione di un sindacato globale si lavora per le divisioni, per le piccole differenze,  a me, pensionato,sembra patetico tutto questo e non ci posso fare niente".

Questa sar? una delle vostre richieste al prossimo Congresso della UIL: una maggiore apertura all'internazionalit?...?

"Lo stiamo sostenendo gi? da un p? di tempo e adesso diventa davvero piu' pressante il fatto che la UIL si debba spendere per contribuire a costruire un sindacato forte ai livelli internazionali.
La CES - denuncia Bellissima senza alcuna remora - attualmente ? un club, non ? un sindacato, basta vedere come non riconosca ancora il sindacato europeo dei pensionati, la FERPA. Ma cosa fa questo sindacato:  invece di allargarsi a partecipazioni, alle adesioni, si chiude a riccio come si fa in un club privato. Questa visione del sindacato ? paurosa,  inutile.  Non ha influenza sulle scelte che vengono compiute !.
Il rigetto dell'Europa che abbiamo visto nelle ultime elezioni europee e quindi la nascita dei nazionalismi, ? figlia di questo stato di cose. Ll'Europa dei popoli, sociale, non c'? pi?, perch? non ci sono pi? gli equilibri. L'Europa ? gestita solo da burocrati e non c'? un governo europeo, non una forza politica di espressione popolare".

Possiamo parlare allora di un maggiore impegno della UIL sul fronte internazionale, anche attraverso l'iniziativa dell'ITAL. Si potr? parlare in un prossimo futuro di un Vertice internazionale dei sindacati lanciato dalla UILP ?

"Lo stiamo proponendo da un po' di tempo, e lo stiamo proponendo sia allo SPI che all'FNP. Riteniamo che dovremo lavorare per la costituzione di una internazionale dei pensionati.
Come UIL pensionati: spiega il Segretario generale della UIL, ci siamo mossi in Brasile, in Argentina ed anche in Europa, sollecitando la necessit? di costituire una forza sindacale a livello internazionale, perch? mentre cresce l'et? media in tutti i paesi, non cresce adeguatamente la visione di governo in suo favore. Anzi si continua a considerare gli anziani come un peso sociale. Allora per ribaltare questa visione serve un sindacato che abbia rapporti a livello internazionale.
Ho trovato molti consensi, adesso credo che anche a livello nazionale le nostre intese con lo SPI, con FNP sono molto pi? intense e costruttive e credo che si potr? realizzare qualcosa di pi? importante. Noi vogliamo far evolvere la CES in un vero sindacato. Ci batteremo per questo. Se poi non andr? avanti. faremo anche noi altre scelte".  (10/10/2014-m.f.-ITL/ITNET)

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