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ECONOMIA ITALIANA - SHARING ECONOMY: RIVOLUZIONE TECNOLOGICA DELLE COMUNITA' DI UTENTI ONLINE PER LA CRESCITA

(2014-09-11)

Le comunit? di utenti che condividono beni o servizi attraverso piattaforme digitali fanno crescere l'economia, contribuiscono a creare nuove possibilit? di lavoro e remunerazione, permettono anche l'emersione e la tracciabilit? di attivit? altrimenti invisibili allo Stato. Ogni giorno, milioni di persone abbracciano questa rivoluzione, decidendo di condividere esperienze, beni e servizi quali abitazioni, auto, barche, spazi e piccoli servizi, di fatto rivoluzionando i tradizionali modelli di business. Considerata la portata mondiale di questo fenomeno, l'Integruppo Innovazione promuove il convegno "Sharing economy: rivoluzione tecnologica delle comunit? di utenti online per la crescita", che si tiene oggi, gioved? 11 settembre, a partire dalle 14 presso la Sala Aldo Moro.

Aprendo i lavori, il professor Carlo Alberto Carnevale Maff?, docente di Strategia e Politica aziendale presso SDA Bocconi, spiegher? che "la sharing economy porta con s? una nuova organizzazione della domanda e dell'offerta, in cui le persone contano molto di pi?. In questa nuova economia non vale il modello tradizionale che vede la distinzione tra produttori e consumatori, ma si va definendo un modello 'peer' in cui soggetti di pari dignit? si scambiano beni e servizi sulla base di reciproche promesse, che diventano penalit? nel caso in cui non vengano mantenute. In questo scenario, il mercato incontra il potere dei social network per soddisfare le nuove esigenze delle persone, aprendo la strada anche a nuove opportunit? di lavoro e forme diverse di imprenditorialit?".

Sul valore delle comunit? di utenti si confronteranno i rappresentanti di alcune start-up italiane e internazionali.

Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber Italy, sottolinea come la sharing economy "sia uno dei grandi fenomeni del nostro tempo, frutto del cambiamento culturale che vede le persone meno interessate al possesso dei beni e pi? aperte alla condivisione e allo scambio. Pensando alla mobilit? urbana, il ride sharing rappresenta l'opportunit? di trasformare un bene sottoutilizzato - quale ? oggi l'auto privata - in un servizio per tutta la comunit?, grazie alla possibilit? di connettere pi? passeggeri lungo il tragitto e rendere la vettura accessibile a pi? persone in momenti diversi, a prezzi differenti".

"L'home sharing apporta numerosi benefici sia alle singole persone, sia alla societa', che non sono soltanto finanziari, ma anche personali e sociali per tutti coloro che accolgono nelle loro case altre persone", aggiunge Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb Italia. "Con 87.000 spazi disponibili e un milione di viaggiatori che hanno soggiornato in questi spazi in Italia, la nostra community sta crescendo sempre piu' velocemente. Siamo felici di partecipare a questo incontro che rappresenta un passo importante per il dialogo cone le istituzioni sul tema dell'ospitalita' e della sharing economy".

Marco Porcaro, CEO di Cortilia, si sofferma sul fatto che "anche il settore agroalimentare sta vivendo una forte accelerazione dei cambiamenti nei modelli di produzione e distribuzione. Questa ? un'opportunit? per gli agricoltori che, grazie all'innovazione, riescono a rispondere a una reale domanda del mercato, creando valore in modo semplice ed efficiente. Ad esempio con Cortilia, servizio di spesa online a filiera corta, stiamo coniugando l'esigenza di gusto, freschezza e sostenibilit? dei consumatori con il patrimonio di prodotti del nostro territorio".

La possibilit? di valorizzare attraverso una piattaforma tecnologica l'esperienza del gusto ? alla base anche del successo di Gnammo che, come ricorda Gian Luca Ranno, CEO e co-fondatore, "non ? altro che il pi? vecchio social network del mondo: la tavola".

Matteo Sarzana racconta l'esperienza di Zooppa, di cui ? recentemente diventato general manager: "Zooppa ? la community di content creation crowdsourced che mette in contatto i migliori creativi del mondo con i pi? importanti brand".

Claudio Bedino, CEO e fondatore di Starteed, infine spiega come la sharing economy stia accelerando lo sviluppo di progetti innovativi nei pi? svariati settori: "Starteed sviluppa strumenti di crowdfunding e co-creazione aiutando progetti ed imprese attraverso la partecipazione collettiva e la raccolta fondi online".

L'esperienza delle start-up e la consapevolezza delle grandi potenzialit? dell'innovazione digitale, che pu? generare cinque posti di lavoro per ogni nuova posizione che viene creata, introdurranno la seconda tavola rotonda, dedicata al ruolo che istituzioni e regolatori, nazionali e locali, possono avere quali abilitatori delle potenzialit? dell'economia della condivisione.

A nome dell'Intergruppo Innovazione, la deputata Veronica Tentori, concludendo il convegno  "come intergruppo innovazione abbiamo voluto organizzare questo momento sul tema della sharing economy per ascoltare e conoscere queste nuove forme di impresa basate su un modello di sviluppo che ha al centro l'idea di comunit? di persone e utenti che condividono beni e servizi anche grazie al supporto della rete e delle innovazioni digitali e tecnologiche. Sono convinta che si debba cogliere la nascita di queste nuove forme di impresa e di economia come un'opportunit?, ragionando sulle possibilit? che l'innovazione ci fornisce. E' giusto porsi nuove sfide di fronte ai cambiamenti: la politica ha il dovere di conoscerli, intercettarli, comprendere opportunit? e problemi, fare sintesi ed eventualmente intervenire anche a livello legislativo, permettendo alle nuove realt? di convivere con le tradizionali in una logica di integrazione. Se questo pu? aiutarci ad uscire dalla crisi economica e creare nuovi posti di lavoro, perch? non provarci?". (11/09/2014- ITL/ITNET)

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