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ITALIANI ALL'ESTERO - COMITES FRANCIA - IANDOLO (MARSIGLIA) E PIUZZI(TOLOSA) "UTILI A NUOVA EMIGRAZIONE PERCHE' VICINI A ISTITUZIONI E IMPRESE LOCALI. NO CHIUSURA COMITES E CONSOLATO. PRESIDENTI COMITES AL CGIE

(2014-07-18)

  Si rinnova il dibattito sui Comites in vista delle prossime elezioni - di cui ? stata anticipata la notizia. Anche se l'attesa di un annuncio ufficiale della data sarebbe gradita da parte degli stessi membri dei Comitati dell'emigrazione italiana la cui presenza, a motivo di ben tre rinvii, ? stata assicurata per ben 10 lunghi anni.

" I comites hanno combattuto tante battaglie  per la rappresentanza  della collettivit? e la loro difesa" ricorda  la Presidente del Comtes di Tolosa Fattorini Piuzzi nel corso di un'intervista con Italialavorotv/Italiannetwork .
"Ne ricordo una principalmente, prosegue l'esponente del Comites, quella del voto all'estero per far contare in Italia la presenza della collettivit? italiana all'estero. Si dice spesso che la collettivit? italiana all'estero rappresenta una seconda Italia, l'altra Italia, quindi mantenere questa collettivit?  attiva, presente ed efficace per me ? un valore di primaria importanza. Pensare di ridurla vuol dire ridurre anche la volont? di contare su questa collettivit?. Per me sarebbe veramente un peccato e non vorrei che ci fosse in taluno questa volont?, riducendone presenta e  valore che la collettivit? italiana pu? portare all'Italia stessa"

Una permanenza non facile - fa presente Gerardo Iandolo, Presidente del Comites di Marsiglia - perch?  la vita dei Comites continua ad essere molto difficile se, ancor oggi, nonostante sia stata data conferma della volonta' del Governo di mantenere questi organismi di rappresentanza, all'atto pratico invece si inpongono tagli del 65% sui contributi loro destinati. E - aggiunge Iandolo "visto che noi lavoriamo per puro volontariato, non possiamo organizzare granch?  con i fondi del Comites." Eppure, i Comtes - prima istituzione elettiva creata con legge ministeriale - sono istituti dallo Stato ed eletti dalla comunit? in cui noi crediamo,proprio  perch? crediamo nella nostra comunit? all'estero." E d'altra parte, fa presente il presidente del comitato degli italiani all'estero in questo momento si rendono anche utili alla nuova emigrazione di giovani che non trovando in Francia presso le istituzioni italiane, si dirige verso i nostri uffici per avere quell'aiuto di cui necessitano e che noi cerchiamo di dare  con tutti i mezzi a disposizione".

Ieri l'emigrazione dei cosiddetti "cervelli in fuga" - che, in parole chiare e semplici - snobbavano gli organismi di rappresentanza delle piu' antiche comunit? italiane all'estero, oggi - complice la crisi - si rivolgono anche loro a questi stessi organismi ?
"Si sono avvicinati anche loro perch? l'Italia, non da pi? la possibilit? di trovare un lavoro a tutti i diplomati, universitari ricercatori, laureati e sono costretti ad andarsene dall'Italia" risponde la Presidente del Comites di Tolosa (zona ad alta densit? di aziende dell'aerospazio (vedi: http://www.italiannetwork.it/video.aspx?id=1829).
Vorrei, per? ricordare una frase del Presidente Napolitano di alcuni  giorni fa "Se i giovani se ne vanno dall'Italia, se l'Italia non ? pi? in grado di dare un lavoro ai giovani,  l'Italia ? finita". L'Italia ? ormai un paese in regressione e quindi quei giovani che prima snobbavano questi organismi come pi?  propensi ad essere vicini alla vecchia emigrazione, oggi si rendono conto che  questi organismi possono dare un respiro, una luce anche a loro. Possono aiutarli nell'avvicinarsi alle istituzioni francesi, nel dare loro consigli sulle opportunit? di avvicinarsi agli  imprenditori italiani che sono sul posto"

  "Il comites di Marsiglia riceve molti giovani" sottolinea il Presidente Iandolo. Abbiamo anche laureati  che cercano un qualsiasi lavoro e questo ? deprimente, perch? nella nostra Costituzione l'articolo 1 dice che l'Italia ? una Repubblica fondata sul lavoro. Eppure, questi giovani che vengono da noi e che noi cerchiamo con tutti i mezzi di aiutare, deve essere sostenuta anche dai nostri rappresentanti nelle istituzioni i quali dimenticano, invece, che sono stati eletti proprio a beneficio degli italiani all'estero".

Ma Iandolo tiene anche a ricordare che le necessit? della nuova emigrazione non devono far dimenticare la vecchia emigrazione, quella pi? fragile. "Noi dobbiamo lavorare sia per la nuova emigrazione sia per la vecchia che  continua ad avere la nazionalit? italiana. Sono  italiani di cuore e di fatto, e vanno rispettati".

Spesso pero' i Comites sono stati considerati da taluni luoghi di polemiche,  dibattiti s? ma soprattutto di grandi scontri politici....
"Al comites di Marsiglia fin dall'inizio abbiamo bandito la politica, perch? i comites sono votati ed eletti da tutti i cittadini, e non vogliamo sapere chi sia di sinistra o di destra, di centro o altro. Abbiamo scelto, quindi,  di bandire la politica e di occuparci indistintamente dei nostri italiani, di qualsiasi ceto, ideologia, religione." fa presente Iandolo, che dichiara di aver puntato soprattutto "all'unitariet? dei componenti" e "anche allo stato attuale  siamo uniti nel lavoro per il quale gli italiani ci hanno votato, quindi continuiamo nella stessa direzione".

Piuzzi non nega per? che  "i comites sono organismi politici e racchiudono all'interno dell'organizzazione diversi esponenti. E'  normale, questa ? la democrazia. Dunque si tratta di  organismi anche politici, ? vero per? che il loro ruolo e il loro impatto ? non solo politico ma ? anche sociale, ed io mi rallegro del fatto che, avendo eletto dei parlamentari in rappresentanza dei comites, questi nostri rappresentanti abbiano capito una cosa molto importante: che pur  essendo di destra o di sinistra i problemi degli emigrati all'estero sono gli stessi e hanno capito molto bene che risolverli separatamente non ne valeva la pena".  In buona sostanza, anche per la presidente del Comites di Tolosa "Bisogna essere uniti perch? si ha un maggior impatto nel  risolvere i problemi che noi portiamo a conoscenza. Quindi se ? vero che l'organismo politico esiste, darei molta pi? importanza al fatto che l'unione fa la forza. Questa ? la finalit? che vorrei  far pesare:  l'importanza della verit? per difendere i diritti della nostra collettivit? italiana all'estero.

Imprescindibile una domanda sulla riforma di Comites e CGIE...

Per Piuzzi, circa la ventilata diminuzione del numero dei consiglieri del CGIE "non so se cambier? qualcosa in materia di difesa degli italiani all'estero, giacch? il CGIE dovrebbe difendere i diritti degli italiani all'estero - e diciamo che li difende, per quanto riguarda la nuova legge sui comites. Ma proprio a proposito dei Comites aggiunge "vorrei attirare l'attenzione su un punto preciso che dice che laddove non c'? pi? un consolato non ci sar? pi? nemmeno la presenza di un comites, questo vuol dire che avremo un minor numero di Comites afferenti ad un territorio molto ampio che porr? anche problemi di spostamenti nel caso delle riunioni. Ebbene l'esponente del Comites di Tolosa contesta questa soluzione. "Io non sono molto d'accordo, ma vedremo come la legge sar? elaborata e vedremo anche quale sar? la sorte di questi comites".

Iandolo in parte concorda con la collega "ed in effetti vedrei bene un po' pi? di potere e rappresentativit? ai presidenti comites, come componenti del CGIE. In questi ultimi anni - afferma l'esponente della comunit? di Marsiglia -  il CGIE si ? dimostrato non efficace nel confronto con  la nostra rappresentanza in Parlamento. Se c'?  una legge che va in questa direzione, visto che il Comites ? la prima istituzione  eletta a suffragio universale ? anche giusto che i presidenti dei Comites, accompagnati anche da un segretario o altro, possano prendere il posto dell'attuale CGIE, recarsi direttamente a Roma quando vi fosse la necessit?". In buona sostanza per Iandolo " una modifica della legge va fatta perch? fino ad ora la volont? dei presidenti dei Comites in questo senso ? stata espressione della volont? dei singoli."
Ma in ogni caso , secondo Iandolo vi ? la necessit? di dare "un po' pi? di potere ai Comites e toglierlo agli organismi che costano un po' cari,  riversando quei fondi sui Comites per dargli un po' pi? di rappresentativit?.".(18/07/2014-ITL/ITNET)



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