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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - DI MARTINO (ITAL UIL VENEZUELA):"E' UNA COMUNITA' CHE MERITA. CHE HA DATO MOLTISSIMO ALL'ITALIA. OCCORRE COMPRENDERE COME ESSERE SEMPRE PRESENTI "

(2014-04-15)

  L'impegno dei patronati ? sempre pi? ampio nei Paesi del Sud America ed anche in Venezuela il Patronato non fa mancare il proprio sostegno alla comunit?. E dell'importanza di tale presenza Italialavorotv/Italiannetwork ne ha palato con UGO di Martino, responsabile ITAL UIL in Venezuela.

"In questo momento il Venezuela sta attraversando un momento difficile, un momento politico che speriamo pi? presto  si normalizzi. E dunque la presenza del patronato in Venezuela ? importante anche perch? la comunit? ha necessit? di assistenza, anche  perch? i patronati  sopperiscono a quello che viene oggi a mancare da parte dell'Italia.

Quanto alle attivit? dell'ITAL in questo specifico momento, Di Martino sottolinea come, "oltre all'assistenza che ? normale in un paese che attraversa un momento difficile, vi ? una continuit? per quanto riguarda la materia pensionistica" Di Martino poi fa presente come l'ITAL UILsia presente  come patronato ma anche attraverso la UIM - l'Unione italiani nel mondo. "La comunit? italiana ? contenta di trovare una risposta da parte di persone preparate ed  in condizione di sostenerla  sia per quanto riguarda sia le pensioni in Venezuela che per quanto riguarda l'Italia".

Esiste un forte rapporto tra patronato e sindacati locali ?
"Il rapporto in passato ? stato molto pi? profondo, stigmatizza l'esponente dell'ITAL, ma  in questo momento ? anche pi? difficile a causa dell'attuale situazione che attraversa il paese. Ed esiste anche con  le istituzioni, che sono normalmente aperte, anche se i paesi sudamericani sono un pochino tutti sui generis e bisogna adattarsi alle usanze di questo Paese".

Quanto alle caratteristiche della comunit? "in Venezuela ? anziana per et?, anche se comunque non mancano i giovani. Stiamo arrivando alla terza generazione. E' una comunit? molto attiva, legata all'Italia, tant'? che oltre ad avere il passaporto venezuelano ha il passaporto italiano. Di Martino fa inoltre, presente come si tratti di una comunit? benestante, anche se non manca l'esigenza di assistenza,  ed ? interessata al turismo o altre iniziative legate all'Italia. Una comunit? che possiede appartamenti, terreni, attivit? commerciali. Dunque, una ricchezza anche per l'Italia e non assolutamente un  peso".

Dunque, nonostante il difficile clima politico  sono sempre intense le relazioni commerciali fra Italia e Venezuela e la comunit? ne ? volano?
"Secondo me si perch? la comunit? italiana in Venezuela ? una comunit? valida che lavora e che produce, attraverso  qualsiasi lavoro, dal pi? umile al pi? alto. E' presente e partecipa attivamente ! Anche se le relazioni con l'Italia non sono sempre facili. Lo stesso accordo di sicurezza sociale ? ormai superato, fa presente Di Martino ed ecco perch? diventa sempre pi? necessaria l'attivit? del Patronato e certo chiudere i Consolati non facilita la vita della comunit?", lamenta l'esponente della comunit? in Venezuela.

Ma qual' ? la situazione dei Consolati in Venezuela?
Ne abbiamo due: quello di Caracas e quello di Maracaibo, e quest'ultimo lo volevano sopprimere . "Io mi sono battuto perch? non avvenisse in quanto Maracaibo ? importante come Stato. E'  la zona dove esiste il petrolio.  Siamo riusciti a tenerlo in piedi ma due consolati in effetti non sono sufficienti. Secondo me i patronati possono dare effettivamente un  serio  sostegno avendo le strutture. Purtroppo non hanno il supporto".

A questo riguardo come interpreta lo stop sull''accordo tra Patronati e Ministero Affari Esteri?
"io credo che il ministero degli esteri dovrebbe capire quali sono i problemi e quali potrebbero  essere il ritorni con il sostegno dei patronati. Personalmente direi che i Consolati hanno spese eccessive per il personale e l'affitto, mentre si potrebbero ridurre i servizi dati attraverso le ambasciate e delegare i patronati naturalmente con i  dovuti controlli. E credo che questo sia un nuovo modo di pensare, un modo di fare, una ricchezza per l'Italia". 

Lei ? anche un esponente del CGIE. Di recente  ? stata fatta una proposta per il rinnovo dei Comites e CGIE. Qual'? stata la risposta del Ministero ?
"noi speriamo che entro il 2014 si voti e che si rinnovino i quadri del CGIE, il Consiglio ? ormai  stanco, pertanto bisogna rinnovarlo quanto prima. Il voto per via telematica va anche bene, bisogna trovare altre alternative, e entro la fine del 2014 spero si possa votare e dare una risposta alle esisense della comunit?".

Domanda ...avete saputo niente dal governo... accetta la proposta del volontariato (sedi, scrutatori ..."
"Speriamo che il governo accetti questo tipo di volontariato, la volont? esiste".

Per quanto riguarda i giovani, il legame con l'Italia... "non ? soltanto un rapporto culturale, ma potrebbe essere anche un rapporto concreto, io in questo momento dico che sono renziano, se si riesce anche in Italia a fare le riforme ,  questo potrebbe essere un bell'approccio per i giovani italiani in Venezuela perch? la giovent? ? importante e se usata bene ? una ricchezza sia per l'Italia che per l'Europa" .

Quale rapporto tra l'ITAL UIL ed i giovani ?
"I giovani si rivolgono al patronato, lo vedono come un ente che pu? essere loro utile, il problema ? per? l'informazione. Se l'informazione arriva  il rapporto si crea. Almeno per quanto riguarda il Venezuela perche i giovani sono attivi, sono tutti ragazzi preparati che hanno studiato, e credono sia nel paese dove sono nati che nell'Italia".

Ha un auspicio da indirizzare al Governo...
"La  la comunit? italiana merita di essere attenzionata, l'ho detto anche pi? di una volta: ? una comunit? che merita, che ha dato moltissimo all'Italia, e bisogna capire il momento difficile che attraversa il Venezuela  e come poter essere presenti il pi? possibile" conclude il responsabile dell'ITAL UIL in Venezuela . (15/04/2014-ITL/ITNET).

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - DI MARTINO (ITAL UIL VENEZUELA):"E' UNA COMUNITA' CHE MERITA. CHE HA DATO MOLTISSIMO ALL'ITALIA. OCCORRE COMPRENDERE COME ESSERE SEMPRE PRESENTI "

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