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SINDACATI PENSIONATI ITALIANI NEL MONDO - FERPA - IL NO COMMISSIONE EUROPEA SU PROPOSTA PETIZIONE POPOLARE EUROPEA SUL DIRITTO CURE DI LUNGA DURATA (NON AUTOSUFFICIENZA)

(2013-11-08)

  Una notizia inaspettata quella del rigetto da parte della Commissione Europea della proposta di Iniziativa popolare "Per il diritto alle cure di lunga durata e di qualit? accessibile a tutti i cittadini nell'Unione Europea e per le persone con ridotta autonomia", presentata dalla Federazione dei Sindacati dei Pensionati e degli Anziani - FERPA - alla luce dell'incremento esponenziale della popolazione anziana in Europa e della necessit? di una regolamentazione omogenea delle legislazioni nazionali in materia Vedi:

Tanto pi? inaspettata a fronte delle stesse dichiarazioni del Commissario UE L?szl? Andor responsabile dell'occupazione, degli affari sociali e dell'inclusione, rilasciate al convegno promosso a Bruxelles dal Gruppo dei Socialisti e Democratici e dalla FERPA, la Federazione dei sindacati Europei dei Pensionati ed anziani, in occasione della presentazione dell'Iniziativa popolare "Per il diritto alle cure di lunga durata e di qualit? accessibile a tutti i cittadini nell'Unione Europea e per le persone con ridotta autonomia"  (vedi: /www.youtube.com/watch?v=_u4cr3QFN0c)

  " Dipendere dalla famiglia per l'assistenza a lungo termine, come succede oggi, senza ripensare a modelli assistenzialistici  diviene sempre meno realistico. La popolazione in et? attiva e anche il numero di assistenti si ridurr? infatti  nei prossimi decenni e contemporaneamente le persone con pi? di 80 anni a rischio di sviluppare necessit? di assistenza a lungo termine triplicheranno  nei prossimi due decenni.  Questo  lo scenario del prossimo futuro tratteggiato dal Commissario UE L?szl? Andor (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=13524)

Di conseguenza,  affermava il 1 giugno scorso "Occorre rafforzare la base finanziaria dei servizi di lungo termine. ?suffragati da una strategia di investimenti sociali, delle politiche attive per garantire l'indipendenza degli anziani anche quando sviluppano disabilit?. ?

Eppure, si legge nella motivazione del rifiuto della Commissione alla registrazione che trattasi di una proposta che "cade chiaramente al di fuori della portata dei poteri della Commissione in base alla quale essa pu? presentare una proposta di atto giuridico dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati .
Questa conclusione si basa su un'analisi approfondita delle disposizioni del trattato  suggerito e di tutte le altre basi giuridiche possibili fornite dai trattati .
L'atto giuridico dell'Unione che costituisce l'oggetto di iniziativa dei cittadini proposta implica che si deve qualificare i servizi di assistenza sanitaria a lungo termine nell'interesse economico generale ( SIEG ) e mira , tra l'altro a obbligare gli Stati membri a fornire tali servizi."

Inoltre circa la base giuridica a cui fa riferimento l'iniziativa, ovvero gli articoli 153 e 14 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) , la Commissione afferma " in primo luogo l'articolo 153 TFUE deve essere chiaramente ottolineato  che questa disposizione di legge non pu? costituire una valida base giuridica per un atto giuridico come quello che si sta considerando . Infatti , sul fronte della sicurezza sociale , l'articolo 153 riguarda solo l'adozione di requisiti minimi per i lavoratori . Ci? non riguarda, "nontravailleurs sanitari" , l' iniziativa dei cittadini proposti che non sono coperti da tali requisiti."

Per quanto riguarda, poi,  l'articolo 14 del TFUE , questo non costituisce  un fondamento giuridico valido per un atto giuridico oggetto di questa proposta d'iniziativa dei cittadini.  Infatti , da un lato , il legislatore dell'Unione non ha competenza nell'imporre l'obbligo per gli Stati membri di fornire SIEG (assistenza sanitaria nell'interesse economico generale) ma solo di definire i principi e le condizioni che gli Stati membri devono seguire nel caso in cui essi decidessero( in modo indipendente , come confermato dall'articolo 14 del TFUE ) di fornire assistenza nell'interesse economico generale .

Inoltre, dopo un attento esame , non vediamo alcuna altra disposizione nei trattati che potrebbe fornire una base giuridica per l' adozione di un atto giuridico dell'Unione il cui scopo principale sarebbe quello che la proposta d'iniziativa popolare specifica.

In conclusione , la Commissione ritiene che non vi ? alcuna base giuridica nei trattati che potrebbe sostenere una proposta di legge volta a chiedere agli stati membri della UE di garantire che tutti gli Stati diano al cittadino un servizio di protezione sociale per la non autosufficienza e l'assistenza di  lungo termine".

Per la FERPA, dunque, ora esistono due strade per non veder vanificato l'impegno di questi anni perch? sia riconosciuto queto diritto all'assistenza nell'Unione Europea: presentare un ricorso di annullamento dinanzi al Tribunale in conformit? dell'articolo 263 TFUE  oppure una denuncia al Mediatore europeo , a norma dell'articolo 228 del TFUE ."(08/11/2013-ITL/ITNET)

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