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CULTURA ITALIANA NEL MONDO- ITALIA 2013 - "THE DREAM" OMAGGIO DELL'ARTISTA MEO CARBONE ALL?EMIGRAZIONE ITALIANA NEGLI STATI UNITI D?AMERICA NEL XX SECOLO

(2013-11-06)

  Il Complesso del Vittoriano ospita dal 9 al 24 novembre 2013 la mostra di Meo Carbone, ?The Dream - Omaggio all?emigrazione italiana negli Stati Uniti d?America nel XX secolo?.  ?Mentre mi trovavo a Chicago nel 1995 ? racconta Carbone - vidi una mostra fotografica  sull?emigrazione italiana. Fui profondamente scosso da quelle immagini, dall?intensit? delle loro sofferenze e dallo stupore nei loro occhi nel proiettare i propri sogni nel costruire una nuova vita. Quella energia ispir? questo mio lavoro, voler rappresentare quelle immagini in una nuova ottica, dando vita ad un sogno sulla base delle loro realt? e dei loro sogni?.

  Meo Carbone fa suo il forte realismo e la forte espressivit? delle immagini fotografiche: le manipola, le corrompe, le integra, le divide e le ricompone in pi? soggetti. Nelle trentasette opere esposte, tutte  areografie ma su supporti di diversa natura, gli sfondi sono per lo pi? scuri, ma nei dipinti non mancano gli sprazzi di luce: sono i volti delle persone dipinte. Il sogno si impossessa dei volti e traspare dal di dentro dei volti medesimi, illuminandoli. Il sogno diventa protagonista e riempie di colore le tele. Le figure degli emigranti assumono portamenti epici, come se fossero delle vere e proprie icone del lavoro dei primi del Novecento.

La mostra ?Il sogno ? affrontare qualsiasi difficolt?: come le difficolt? degli emigranti. Ed ? proprio per questo che la mia mostra s?intitola ?The Dream?. Il sogno dell?emigrazione che si fonde nel sogno dell?artista. E le mie opere vogliono comunicare il sogno, stabilire rapporti umani alla ricerca di sintonie che mi facciano  rapire i sogni altrui condividendone gioie e dolori. Questa parte della mia esistenza ? un omaggio al sogno. E? la ricerca di vivere una vita in armonia con quella natura di cui siamo la parte sognante?.

  La mostra ? dedicata al ?sogno? italiano dell?America e l?artista lo analizza partendo dalla realt?, riletta e ricostruita mediante le foto oggi esposte ad Ellis Island, luogo del sogno ma anche del dolore, dove circa cinque milioni di nostri connazionali, tra il 1850 e il 1914, vissero un periodo cruciale della loro esistenza in cerca del loro sogno. Operai, contadini, minatori, ragazzini, donne invadono lo spazio grafico delle tele di Carbone e dei suoi oggetti artistici, come nel caso dell?opera ?Valigia? che da oggetto di uso comune, diventa metafora artistica di una nuova rigenerazione del dolore e del dramma. L?arte rid? visibilit? alle immagini di cronaca (Sacco e Vanzetti). Un?arte che tende al sociale per divenire politica, un?arte di denuncia che Carbone gestisce e completa con una serie di geometrismi luministici che scompongono il passato fotografico con una forza espressiva che sospende e sorprende la cronaca per elevarla appunto al grado di Arte.

Non appena si accede alla sala, lo spettatore si ritrova immerso nel ?viaggio-sogno? dell?artista e si ? accolti da due ?valigie-scultura? aerografate disposte lungo le visuali preferenziali, che hanno il fine di sottolineare il tema della partenza e dell?abbandono della terra d?origine espresso dalle tele presenti nella sala. Due citazioni accompagnano il visitatore verso la seconda sala lasciata libera per dare il giusto respiro alle grandi tele che, disposte lungo le pareti, ricreano l?effetto di un nastro continuo di visi, ombre, giochi di luce, tagli e colori. Da ?visitatori-osservatori? si diventa ?osservati?. Gli occhi scuri delle tele ora ci osservano, cos? come venivano osservati i nostri connazionali una volta arrivati ai porti  di destinazione, alla ricerca del loro ?American Dream?.

Meo Carbone, pittore e scultore, nasce a Minervino Murge (Bari). Nel 1963 frequenta lo studio dello scultore Lorenzo Ferri dove apprende e perfeziona le tecniche artistiche dalla pittura alla scultura. Dal 1971 inizia la sua attivit? artistica realizzando la sua prima mostra a Roma e vincendo a Colonia il premio ? Tevere ?  Reno?.
Nel 1975 ? invitato alla 10? Quadriennale di Roma ?The New Generation?. Partecipa a Baden Baden alla 3? Biennale di Grafica Europea.
Negli Stati Uniti ? affascinato dalla cultura dei Nativi Americani e viene catturato da alcuni simboli delle loro divinit?: realizza le sue prime sculture-totem e a conclusione di questo progetto. Nel 1992, il professor Paolo Portoghesi presenta il libro ?Deities?, omaggio alle divinit? indiane del Nord America, in occasione del 500? anniversario della scoperta dell?America.

La mostra ha luogo in alcune citt? italiane tra cui Pescara, Spoleto e Roma a Palazzo dei Congressi; dal 1994 diventa itinerante negli Stati Uniti partendo da Miami, Orlando, Chicago, Salt Lake City ed infine San Francisco. A Chicago, nel 1995, Carbone incontra Dominic Candeloro dell?Universit? dell?Illinois, storico dell?immigrazione italiana del Nord America, curatore della mostra fotografica ?La Storia degli Italiani a Chicago?. Grazie a questo incontro decide di iniziare una serie di opere dedicate alle famiglie e agli operai italiani, protagonisti della diaspora del popolo italiano negli Stati Uniti d?America. Attualmente, oltre a dedicarsi alla mostra sull?Emigrazione Italiana, l'artista  sta portando avanti un progetto dedicato ai Grandi Capi Indiani, riprendendo nuovamente il discorso artistico sulle divinit? indiane.

La mostra ? stata curata dall?arch. Pascale Carbone, presidente della ?Fondazione The Dream per non dimenticare Onlus? che ha promosso l?intero evento.

La mostra sar? inaugurata l?8 novembre al Complesso del Vittoriano. E' ad ingresso libero: tutti i giorni 9,30 ? 19,30 . (06/11/2013- ITL/ITNET)


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