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FEDERALISMO - ILVENETO CHIEDE MAGGIORE AUTONOMIA SU 14 MATERIE-PERCORSO VERSO IL FEDERALISMO DIFFEENZIATO

(2007-12-19)

    Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a larghissima maggioranza (con 53 voti a favore su 55 presenti), un documento che da' mandato al Presidente della Regione Giancarlo Galan a negoziare con lo Stato forme e condizioni di particolare autonomia per il Veneto, sulla base del terzo comma dell'articolo 116 della Costituzione.

  Il ?percorso veneto?  - fa presente il Cinsedo - Centro studi sulle egioni - verso una maggiore autonomia si affianca quindi a quello gi? avviato dalla Lombardia. Il documento, che indica le materie nelle quali la Regione Veneto chiede autonomia, fa sintesi della proposta iniziale della Giunta, che elencava 12 materie (istruzione, tutela della salute, beni culturali, ricerca scientifica e tecnologica, potere estero regionale, giustizia di pace, tutela dell'ecosistema, ordinamento della comunicazione, previdenza complementare e integrativa, protezione civile, infrastrutture e istituti di credito a carattere regionale), e della proposta di legge statale del centrosinistra che proponeva, in aggiunta, maggiore autonomia anche per il governo del territorio.  Oltre a queste materie il Consiglio ha inserito, su proposta del Presidente Galan, anche la richiesta di maggiori competenze legislative sui lavori pubblici.

?Se il federalismo fiscale e tutte quelle altre ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia indicate dall'articolo 116 al terzo comma, ci verranno riconosciute e attribuite, noi potremo disporre della possibilit? concreta di esercitare il governo del Veneto in un modo che non potr? che essere saggio nelle sue vedute, continuo e sapiente nei suoi progetti, abile, uniforme e fermo nell'esecuzione degli stessi'', ha detto il presidente della Regione, Giancarlo Galan, in consiglio regionale.

?L'essenza dell'articolo 116, comma terzo, non e' l'attribuzione di maggiori risorse alle Regioni che facciano richiesta di piu' ampie forme di autonomia, quanto la possibilita' di organizzare in modo diverso e piu' efficiente certe funzioni pubbliche utilizzando sostanzialmente le medesime risorse impiegate in precedenza dallo Stato, salva la possibilita' di prelevare ulteriori risorse dai cittadini della Regione - ha spiegtato Galan -. I vantaggi che si possono trarre da questo processo sono notevoli e non sono confinati alle sole Regioni che hanno attivato le ulteriori funzioni''. Diventa possibile, per esempio - e' stato spiegato - ricondurre ad unita' la normativa statale e regionale che regola i settori a competenza concorrente, riducendo la complessita' del sistema e gli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese, accelerare i tempi di concessione delle autorizzazioni e, piu' in generale, di svolgimento delle pratiche amministrative e di realizzazione delle opere pubbliche, limitare la conflittualita' fra Stato e Regione nelle materie di legislazione concorrente riducendo il ricorso alla Corte Costituzionale e accrescendo il grado di certezza delle norme, liberare l'iniziativa delle Regioni ora inibita dalla mancanza dei principi fondamentali, la cui emanazione spetta allo Stato, sperimentare nuove forme di intervento che facciano, per esempio, piu' ampio ricorso alla sussidiarieta' orizzontale.

  Con il provvedimento approvato dal Consiglio regionale il Veneto da' dunque mandato al suo Presidente, Giancarlo Galan a negoziare con Roma ulteriori competenze legislative e amministrative in 14 materie:

ISTRUZIONE.
- Il Veneto chiede una maggiore autonomia regionale in tema di istruzione scolastica e universitaria sia in ordine alle norme generali (et? minima di accesso, tempi di attuazione del diritto/dovere di istruzione, percorsi integrati di istruzione/formazione, piani di studio), sia in ordine alla programmazione della rete scolastica, dell'offerta formativa integrata e contributi alle scuole paritarie. Il Veneto chiede anche competenze legislative e amministrative sul personale della scuola e sulle risorse gestite dallo Stato.

TUTELA DELLA SALUTE.
La Regione chiede maggiori risorse e specifica autonomia programmatoria e gestionale del sistema sociosanitario per avviare ''importanti e decisivi interventi di manutenzione evolutiva e di riorientamento della governance del sistema'' in particolare per rafforzare il decentramento della sanit? nel territorio.

TUTELA E VALORIZZAZIONE BENI CULTURALI.
Il Veneto chiede di acquisire potest? legislativa concorrente in materia di tutela dei beni culturali e maggiori funzioni amministrative nella tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale locale. A questo proposito il Veneto vorrebbe in particolare la possibilit? di istituire una propria soprintendenza regionale dei beni librari e archivistici, di definire i profili professionali nell'ambito bibliotecario e archivistico e, infine, la tutela e valorizzazione dei beni del patrimonio storico della prima guerra mondiale.

RICERCA E INNOVAZIONE.
La Regione Veneto chiede maggiore autonomia nel campo della ricerca industriale e sperimentale per sostenere meglio lo sviluppo socio-economico del proprio territorio.

POLITICA ESTERA.
Il Veneto chiede di superare le attuali limitazioni nella stipula di accordi e intese internazionali previsti dalla convenzione di Madrid del 1980 al fine di poter dar vita speditamente ad organismi con personalita' giuridica come l'Euroregione (che aggrega regioni appartenenti a piu' Stati), di poter gestire interventi per le aree di confine e di sostenere con maggior chiarezza programmi e iniziative di cooperazione decentrata.

GIUDICI DI PACE.
L'obiettivo della Regione e' avere competenze rafforzate nell'organizzazione dei giudici di pace, come le due regioni a statuto speciale del Trentino e della Valle d'Aosta, limitatamente alla selezione, nomina, formazione dei giudici, dislocazione degli uffici e degli organici, gestione del personale amministrativo.

TUTELA DELL'AMBIENTE.
La Regione chiede competenze legislative e amministrative rafforzate sul controllo degli inquinamenti ambientali, tutela delle risorse naturali, disciplina della valutazione di impatto ambientale (Via) e della valutazione ambientale strategica (Vas) ''anche con riferimento ai procedimenti relativi ad impianti strategici situati nel territorio
veneto'', disciplina dell'informazione ambientale, elettromagnetismo, industrie a rischio di incidente rilevante, salvaguardia degli equilibri ecologici nel governo del territorio.

COMUNICAZIONE.
La Regione intende intervenire nella programmazione e disciplina dei contenuti delle trasmissioni radiotelevisive in ambito regionale attraverso la stipula di appositi contratti di servizio con la rete regionale Rai e propone di affidare al Corecom funzioni piu' incisive nel sistema regionale della comunicazione.

PREVIDENZA INTEGRATIVA.
Il Veneto chiede di negoziare con lo Stato incentivi per i fondi pensione negoziali, la possibilit? di creare fondi pensione a carattere regionale e interventi di sostegno e garanzia sul fronte previdenziale , rivolti in particolare alla realta' delle piccole e medie imprese.

PROTEZIONE CIVILE.
Il Veneto chiede la regionalizzazione delle strutture operative dei vigili del fuoco, dei forestali, delle capitanerie di Porto e della Croce Rossa italiana e l'attribuzione al Presidente della Regione del potere di ordinanza per fronteggiare eventi calamitosi. INFRASTRUTTURE. Il Veneto rivendica il trasferimento alla Regione dei binari, stazioni e infrastrutture ferroviarie per migliorare la qualita' dei servizi su ferro ai cittadini, la cogestione con lo Stato di aeroporti e porti nazionali, la gestione delle rete stradali nazionali in territorio veneto, il coinvolgimento nella programmazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture anche di interesse sopranazionale e nazionale che ricadono nel proprio
territorio.

BANCHE REGIONALI.
La Regione chiede nuove competenze su istituzione, fusione, modifiche statutarie e articolazione regionale delle banche regionali (casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale) nel rispetto dei principi fondamentali dello Stato e degli obblighi comunitari.

GOVERNO DEL TERRITORIO.
Il Veneto chiede piu' competenze legislative e amministrative in materia edilizia, sulle tipologie, sul regime giuridico e la disciplina tecnica degli interventi, sull'attivita' di vigilanza nelle zone sismiche, sull'edilizia residenziale pubblica con particolare riguardo ai criteri per l'accesso al mercato delle locazioni. La Regione chiede inoltre piu' competenze in materia di espropri di beni immobili per l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilit?

LAVORI PUBBLICI.
La Regione rivendica maggiori spazi di autonomia legislativa e amministrativa sulle opere pubbliche di interesse regionale che risultino sottratte, in ragione della rilevanza economica dell'intervento ma pur sempre di importo inferiore alla soglia comunitaria, all'applicazione delle direttive comunitarie in materia di appalti. Il Veneto chiede quindi maggiori competenze nella disciplina delle attivita' di progettazione, delle procedure di affidamento degli appalti di lavori e dei servizi tecnici connessi, nei criteri di selezione delle offerte, nella disciplina delle forme di pubblicita' di bandi e avvisi, degli istituti del subappalto, delle varianti in corso d'opera e del collaudo e, infine, della tutela e sicurezza del lavoro.(19/12/2007-ITL/ITNET)

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