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LAVORO - MALATTIA - OSSERVATORIO INPS POLO UNICO TUTELA MALATTIA: NEL DICEMBRE 2022: SONO STATI 15,2 MILIONI DI CUI 3,2 MIL SETTORE PUBBLICO E 12 MILIONI SETTORE PRIVATO. SCENDE IN ANNI SUCCESSIVI.

(2024-02-21)

Il Polo unico di tutela della malattia dell'INPS ha lo scopo di monitorare  il fenomeno dell’astensione dal lavoro
per malattia dei lavoratori dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico.
Vengono presi a riferimento i certificati medici inviati dal medico e le visite mediche di controllo domiciliari effettuate dall’Istituto. Il fenomeno è osservabile sia in termini assoluti che relativi, con particolare riferimento a:

• l’incidenza dei certificati medici rispetto al numero dei lavoratori potenzialmente interessati da un evento di malattia;
• l’incidenza delle visite mediche di controllo rispetto al numero di certificati medici pervenuti.

Nel mese di dicembre 2022, il numero complessivo dei lavoratori dipendenti interessati al controllo d’ufficio dello stato di malattia da parte dell’Inps è stato di circa 15,2 milioni di lavoratori, di cui 3,2 nel settore pubblico (polo unico) e 12 nel settore privato (assicurati). L’Inps inoltre può effettuare controlli, su richiesta del datore di lavoro, anche per lavoratori privati non assicurati (3,7 milioni) e per lavoratori pubblici non appartenenti al Polo unico (circa 49 mila unità). " Da sottolineare che all'epoca l'incidenza del Covid era ancora alta.

Per quanto riguarda la certificazione di malattia: nel secondo semestre dell’anno 2023 sono arrivati complessiva-mente 14,3 milioni di certificati, di cui il 78,0% dal settore privato.

La riduzione del numero dei certificati rispetto allo stesso periodo del 2022 è molto consistente (-14,0%), ma l’articolazione per settore dei certificati presentati nei due trimestri risulta diversa tra i due anni.

Premesso che negli anni precedenti la pandemia, tra il terzo e il quarto trimestre si è sempre verificato un aumento dei certificati di malattia di circa il 50%, dovuto alla stagionalità dell’evento, anche in questi ultimi due anni si osser-va lo stesso andamento tra i due periodi, ma di maggiore entità nel 2023 (+82,6%) rispetto alla variazione congiun-turale riscontrabile nel 2022 (+47,9%).

Per quanto riguarda l’andamento tendenziale, si osserva nel terzo trimestre 2023  una riduzione dei certificati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del 24,6%, essi sono infatti passati da 6,7 a 5,1 milioni, mentre con riferimento al  L’Osservatorio sulle certificazioni di malattia si riferisce a tutti i tipi di certificato per astensione dal lavoro rilasciati ai lavoratori quindi a partire dal 2020 anche per le nuove patologie introdotte per la pandemia, che
oltre alle malattie ordinarie e alle infezioni da COVID 19 vere e proprie, comprendono anche i certificati emessi per quarantena e le astensioni dal lavoro disposte per i lavoratori fragili.

Settore Privato Settore Pubblico

IV trimestre 2023, si registra comunque una riduzione rispetto al valore del 2022, ma di entità molto più contenuta, pari al -6,9%.
Nel grafico che segue sono rappresentate le numerosità dei certificati per anno e trimestre di presentazione, distinte per settore di attività del lavoratore.

Analizzando i dati più nel dettaglio, con riferimento al terzo trimestre, la diminuzione dei certificati nel 2023 rispetto all’analogo valore del 2022, complessivamente pari a -24,6%, è leggermente più accentuata  al centro (-26,9%) e per le donne (-25,7%) ed è molto più contenuta per i lavoratori sotto i 30 anni (-16,0%).

Nel quarto trimestre invece, come già accennato, la riduzione dei certificati rispetto all’analogo valore del 2022 risulta molto più contenuta (-6,9%): il numero dei certificati passa infatti da 9,9 milioni a 9,2 milioni. Tale riduzione è più accentuata al nord (-8,4%) rispetto al sud (-3,6%); essa risulta abbastanza uniforme per genere (-6,6% per le femmine e -7,1% per i maschi) e molto più contenuta per i lavoratori e le lavoratrici più giovani (-2,7%). (21/02/2024-ITL/ITNET)

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