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ECONOMIA ITALIANA - TURISMO - SEN.GIACOBBE (PD/ESTERO) INTERVENUTO A SOSTEGNO TURISMO DI RITORNO SU RISOLUZIONE SOSTEGNO E PROMOZIONE SERVIZI TURISMO E FILIERE ASSOCIATE - IL TESTO DELLA RISOLUZIONE

(2021-04-15)

Il  Senatore Francesco Giacobbe è intervenuto a sostegno del turismo delle radici sulla proposta di risoluzione approvata dalla Commissione Industria, Commercio e Turismo in Senato.

L'intervento del parlamentare eletto dalla Circoscrizione Estero, che è stato fatto proprio dalla risoluzione,  punta a rimarcare il valore del turismo delle radici e di ritorno mirando alla promozione dei territori attraverso la stampa e media all'estero editi in lingua italiana, affiancando, a questi, la produzione di materiale didattico ed informativo che possa essere utilizzato nei corsi di italiano all'estero per la promozione di iniziative di turismo sociale, scambi culturali fra scuole ed università.

Il turismo delle radici o turismo di ritorno - ha fatto presente il parlamentare - interessa potenzialmente un bacino stimato tra i 60 e 80 milioni di discendenti degli emigrati italiani nel mondo, che risiedono soprattutto nelle Americhe, in
Sud Africa, in Australia e nei Paesi europei. Non si tratta di semplici viaggiatori, questa tipologia di turista è soprattutto un investitore e un "ambasciatore" dei territori che custodisce nella sua storia familiare.

Questo turismo è quindi una parte significativa di un settore strategico dell’economia italiana, quello turistico, al quale l'Italia dovrebbe guardare con particolare interesse ed impegno in un’operazione di sistema che miri a rafforzare l’immagine dell’Italia quale destinazione turistica.
L’obiettivo è intercettare una quota sempre maggiore di flussi turistici dall’estero da orientare verso le piccole e medie città d’arte, e verso itinerari turistici regionali.

Gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE, nei prossimi tre anni, avranno l’ingresso gratuito nella rete dei musei, delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica. La norma richiesta da anni è stata approvata nella legge di Bilancio 2020. Quando gli italiani all’estero ritorneranno in Italia potranno usufruire di questo beneficio, un motivo in più per tornare in Italia e conoscere così il nostro enorme patrimonio storico culturale. Un segnale di rispetto verso gli italiani all’estero e una misura utile su entrambi i versanti, quello dei connazionali che vivono fuori e che potranno conoscere meglio l’arte e la bellezza dell’Italia e quello del nostro Paese che dall’intensificarsi dei flussi ricaverà risorse preziose per la sua ripresa.
Il turismo di ritorno - ha proseguito Giacobbe - è realmente una leva da usare per la ripresa dei flussi  turistici.

Nel documento si sottolinea la grande fame di Italia nel Mondo, la voglia da parte dei nostri giovani di andare a riscoprire i luoghi di origine dei loro genitori o nonni. Dobbiamo aiutarli a raggiungere i borghi e i piccoli centri attraverso lo sviluppo di infrastrutture. Innanzitutto migliorare la viabilità interna e locale che aiuta a raggiungere borghi e piccoli centri che possono sembrare, a volte, isolati.

Una ulteriore attenzione allo sviluppo delle strutture ricettive, promuovendo anche la nascita del cosiddetto albergo diffuso ed ecologico. Per meglio far conoscere i piccoli centri anche dell'entroterra bisognerebbe valorizzare le tipicità di questi luoghi, usi e costumi tipici dei luoghi e manifestazioni culturali proprie di questi posti.

Puntare su una campagna di promozione all'estero dei luoghi seguendo due direzioni, mirare alla promozione dei territori attraverso la stampa e media all'estero editi in lingua italiana, la produzione di materiale specifico per i turisti che hanno voglia di scoprire nuovi luoghi, il coinvolgendo di agenzie di viaggio specifiche che mirino alla promozione dei borghi e piccoli centri dell'Italia. Occorre altresì produrre materiale didattico ed informativo che possa essere utilizzato nei corsi di italiano all'estero e promuovere iniziative di turismo sociale, scambi culturali fra scuole ed università.

Tutto questo è possibile - ha concluso l'esponente del Partito Democratico - se si uniscono le energie e gli investimenti sia degli enti territoriali che nazionali."

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Di seguito il NUOVO SCHEMA DI RISOLUZIONE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'AFFARE ASSEGNATO N. 401

            La 10ª Commissione permanente,
         
            in esito all'istruttoria condotta sull'affare assegnato n. 401 sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio;

            premesso che:

            l'emergenza epidemiologica da COVID-19 ha comportato la limitazione dell'attività se non la chiusura temporanea dell'esercizio di molte filiere dell’industria turistica; per quanto riguarda la maggior parte dei settori della filiera, quale quello delle strutture recettive nonché tutti i segmenti che compongono il settore del turismo organizzato, vale a dire l’incoming, l’outgoing, i viaggi d’affari, l’organizzazione di eventi ed il turismo scolastico, l'impossibilità di viaggiare sia per lavoro che per turismo ha determinato il venir meno della clientela e quindi di conseguenza il quasi sostanziale azzeramento dei servizi e delle vendite;

            recenti studi hanno registrato che tra tutti i settori dei servizi, le agenzie di viaggi e i tour operator hanno subìto l’impatto peggiore della crisi pandemica ed un crollo del fatturato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 93 per cento;

            per l'economia italiana, l’industria turistica ha un peso molto rilevante, superiore alla media dei Paesi OCSE: secondo stime del World Travel and Tourism Council (WTTC) sono direttamente imputabili al turismo interno ed internazionale il 5,5 per cento del PIL ed il 6,5 per cento dell’occupazione;

            considerato che:

            lo sviluppo economico legato all’industria del turismo richiederà un'attenzione particolare nell’ambito delle prossime iniziative legislative e normative ed un coordinamento di tutte le istituzioni coinvolte per la gestione degli investimenti pubblici, oltre alla previsione di ulteriori incentivi e agevolazioni fiscali per i privati che investiranno in infrastrutture, tecnologia e proposte di viaggio che siano compatibili con il principio della sicurezza, in un’ottica di turismo davvero sostenibile;

            la massima flessione del turismo nel nostro Paese è da ricondurre, innanzitutto, al mancato arrivo di turisti internazionali. Fino a quando la situazione di emergenza sanitaria non sarà completamente superata, è realistico asserire che il settore del turismo sarà alimentato da una domanda espressa soprattutto dai cittadini italiani e sarà rivolta ad un turismo prettamente domestico verso le destinazioni nazionali e regionali della nostra penisola; a tale riguardo, al fine di rilanciare tutte le attività della filiera turistica, sarà necessario concentrarsi sulla valorizzazione del turismo responsabile e diffuso che valorizzi e preservi gli elementi di autenticità e identità dei nostri territori, in particolare i centri storici, i borghi e i piccoli comuni di montagna e delle aree interne. Tali zone sono oggi laboratori di innovazione sociale, culturale e di buone prassi e costituiscono il vero futuro del turismo italiano,
         
            un segmento da valorizzare è rappresentato dal turismo delle radici o turismo di ritorno, che interessa potenzialmente un bacino stimato tra i 60 e 80 milioni di discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Nel 2018, l’Agenzia nazionale del turismo (ENIT) ha inserito in questa categoria 10 milioni di viaggiatori, che hanno generato un flusso economico in entrata di circa 4 miliardi di euro, ben il 7,5 per cento in più rispetto all’anno precedente;

            occorre dunque intercettare una quota sempre maggiore di flussi turistici dall’estero da orientare verso le piccole e medie città d’arte, e verso itinerari turistici regionali, tanto più che l'articolo 1, commi 89 e 80, della legge n. 178 del 2020 ha istituito un apposito fondo - con una dotazione di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 - per consentire ai cittadini italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE, l’ingresso gratuito nella rete dei musei, delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica;

            impegna il Governo a:

1.      adottare le opportune misure atte a sviluppare una strategia e un piano di comunicazione unitario ed organico per il rilancio del turismo italiano all’estero con l'obiettivo di riconquistare i mercati perduti e promuovere il "brand Italia", valorizzando non solo i circuiti turistici più attrattivi, ma anche l’Italia cosiddetta "minore", costituita da borghi, piccoli comuni e aree interne e rurali; in particolare, la strategia dovrebbe avere il suo maggior focus sull'opportunità di riscoprire e promuovere tali destinazioni, meno conosciute rispetto alle note citta? d’arte nazionali, ma portatrici di una grande ricchezza culturale, artistica, paesaggistica ed umana, spesso in un contesto di autenticità e di tradizione, che riguarda anche le produzioni agroalimentari, la cucina, l’artigianato, gli eventi culturali. Le politiche turistiche, nazionali e regionali, dovrebbero quindi essere volte a favorire questa tipologia di turismo, sia attraverso l'implementazione delle tante iniziative già in atto, sia attraverso la promozione di nuove forme di turismo in aree interne, montane e rurali, anche al fine contrastare fenomeni di emigrazione e di spopolamento dei medesimi territori e di favorire più equilibrata distribuzione dei flussi turistici;

2.      nella prospettica di sfruttare le potenzialità del turismo di ritorno, come segnalato dalla Commissione anche nel parere reso il 23 marzo 2021 sulla Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18), promuovere una campagna di promozione all'estero dei luoghi e dei territori, attraverso la stampa e i media all'estero editi in lingua italiana, la produzione di materiale specifico per i turisti, il coinvolgimento di agenzie di viaggio, nonché mediante il materiale didattico ed informativo che può essere utilizzato nei corsi di italiano all'estero, le iniziative di turismo sociale e gli scambi culturali fra scuole e università;

3.      dare impulso, coinvolgendo ove necessario tutte le Amministrazioni a livello centrale e regionale per i rispettivi profili di competenza, ad una strategia di medio-lungo periodo per il rilancio dell’offerta turistica nazionale e dell’attrattività dell’Italia come meta turistica, che sia basata sulla promozione delle eccellenze del made in Italy, al fine di massimizzare l’impatto dell’azione promozionale e contribuire a veicolare un’idea d’Italia i cui punti di forza tradizionali si affianchino all’innovazione, alla tecnologia, alla bellezza e qualità del made in Italy e, allo stesso tempo,  sanare le debolezze che hanno caratterizzato sino ad ora le politiche di promozione del turismo, quali l’incapacità di valorizzare i brand italiani, un deficit strutturale sulle connessioni, la mancanza di storytelling che valorizzi l'esperienza complessiva di visitare il territorio italiano;

4.      promuovere iniziative volte alla ristrutturazione del patrimonio turistico immobiliare ed infrastrutturale in un'ottica di implementazione della sostenibilità ambientale e della produzione di energie rinnovabili, in modo da incentivare la riqualificazione di tutta la filiera dell’ospitalità turistica nelle sue componenti di base, a partire da quelle immobiliari, sino ad arrivare alla digitalizzazione delle strutture, così da offrire servizi recettivi competitivi anche a livello internazionale, con particolare attenzione all'esigenza di rendere le strutture e le attrezzature pienamente accessibili e fruibili da parte di  persone con disabilita?; in tale contesto andrà conseguentemente elaborato un piano di formazione sia del personale che degli imprenditori del settore;

5.      promuovere iniziative volte a semplificare ed accelerare le procedure autorizzative per l'avvio delle attività, e la conseguente riduzione degli oneri a carico dei cittadini e delle imprese, al fine di sostenere il rilancio dello sviluppo turistico rurale ed esperienziale, nonché del turismo all'aria aperta che si sviluppa prevalentemente grazie all'istallazione di mezzi mobili di pernottamento di nuova generazione completamente ecosostenibili e che consentirebbe  l’aumento della capacità ricettiva del nostro Paese, sia attraverso l’impiego di nuovi modelli di accoglienza come la tipologia glamping, che rafforzando quelli già esistenti come la tipologia degli agricampeggi;

6.      promuovere iniziative volte a sostenere il rilancio del turismo italiano attraverso la forma esperienziale, esercitata per approfondire la conoscenza dei luoghi e delle peculiari caratteristiche attrattive, in particolare dei piccoli borghi, dei piccoli comuni, delle aree interne e delle aree rurali, prevedendo altresì misure volte al coinvolgimento delle piccole attività artigianali e agricole anche attraverso la produzione e la vendita diretta;

7.      prevedere misure volte a promuovere un’offerta turistica destagionalizzata sul territorio nazionale attraverso il sostegno alla realizzazione di iniziative promozionali da parte dell’ENIT, in periodi dell’anno diversi da quelli in cui è collocata l’offerta principale;

8.      sviluppare un modello di turismo accessibile, inteso come sistema integrato di offerta turistica in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle persone meritevoli di maggiore tutela, fra cui quelle delle persone con disabilità, delle famiglie numerose, degli anziani e dei giovani, attraverso il finanziamento di progetti e programmi che agevolino l'accesso all'esperienza turistica indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed economiche dei soggetti coinvolti;

9.      prevedere misure di incentivazione sia sotto il profilo fiscale che per l'accesso al credito, così da favorire una fondamentale immissione di liquidità destinata alle imprese del settore turistico, specialmente le più colpite della filiera, le attività recettive e di ristorazione, anche attraverso l'istituzione di un fondo ad hoc, quale misura di sostegno strutturale, che persegua anche lo scopo di incoraggiare gli investimenti in forme di turismo innovative, fondamentali per il rilancio e la crescita del comparto a seguito del crollo dei ricavi subiti per effetto dell'epidemia da Covid-19;

10.  sostenere i processi di sviluppo e di investimento delle imprese del settore anche attraverso l'estensione dell'ecobonus alle strutture recettive, la proroga della detrazione per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, l’ulteriore potenziamento e la conferma in via strutturale del credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive e termali;

11.  dare seguito all’attuazione degli atti necessari al completamento della riforma in materia di concessioni demaniali marittime che, compatibile con la disciplina europea in materia, sia rispettosa della peculiarità del comparto turistico italiano, nella sua unicità, tutelando e salvaguardando la continuità delle imprese, il loro valore economico, sociale e di valorizzazione del patrimonio marittimo nazionale e della biodiversità;

12.  dare impulso al riordino della disciplina nazionale riguardante l'esercizio della professione di guida turistica, in particolare con riferimento alle competenze specifiche necessarie all'esercizio professione, per loro natura connesse all'infinita varietà dei contesti storici, artistici, ambientali, enogastronomici, sociali, al fine di colmare il divario che favorisce la discriminazione degli operatori del settore italiani rispetto ai colleghi stranieri, nonché di limitare la precarietà, particolarmente diffusa nel settore;

13.  valutare l'opportunità di sviluppare un ecosistema digitale che integri le metodologie di analisi di tipo tradizionale con le informazioni provenienti dai big data, al fine di prevedere gli impatti futuri sia in termini di flussi che di economia del settore, con l'obiettivo di sviluppare una mappatura nazionale e locale che consenta di analizzare e valutare le caratteristiche distintive, le carenze e le opportunità dei singoli territori, facendo emergere i fattori che ne determinano l’identità e la loro dotazione di servizi, specialmente in termini di beni culturali, ricettività e offerta di servizi di ristorazione, mobilita?;

14.  valutare l'opportunità di istituire un Tavolo permanente del Ministero del turismo con le Regioni e le Provincie autonome per il coordinamento ed il monitoraggio delle fasi del processo di ripartenza e di rilancio del settore, così da condividere le strategie e la messa in pratica delle azioni e delle misure necessarie, anche in ambito europeo ed internazionale, al fine di conseguire obiettivi irrinunciabili nel segno dell’innovazione, dell’integrazione e dell’aumento della competitività e della specializzazione del sistema turistico nazionale;

15.  valutare l'opportunità di istituire un portale unico che semplifichi gli adempimenti burocratici delle strutture ricettive unendo in un’unica interfaccia tutti gli adempimenti esistenti, includendo: la registrazione dell’alloggio ai fini comunali e regionali, idealmente tramite comunicazione semplificata sulla scorta di quanto già accade in alcune Regioni; la comunicazione al Portale Alloggiati del Ministero dell’interno; la dichiarazione dei statistici, oggi gestiti dalle alle Province e destinati all’ISTAT; le comunicazioni dei numeri relativi all’imposta di soggiorno nei comuni;

16.  valutare la possibilità di utilizzare anche strumenti di natura fiscale, tra cui ad esempio la riduzione dell'IVA, per il rilancio del made in Italy, al fine di sostenere la ripresa degli acquisti di prodotti italiani che possano fungere a loro volta da "attrattore turistico" e da veicolo per la promozione del turismo.(15/04/2021-ITL/ITNET)

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