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ITALIANI ALL'ESTERO - EUROPA - EUROPARL. CHIEDE: STOP A "PASSAPORTI D'ORO" E PROGRAMMI "RESIDENZA PER INVESTIMENTI" 19 PAESI UE

(2020-10-22)

  La cittadinanza dell'UE non può essere scambiata come merce, secondo la maggioranza degli oratori che vogliono porre fine alle modalità di accesso attraverso i cosiddetti  "passaporti d'oro" attualmente in vigore in alcuni Stati membri.

In un dibattito in plenaria con il commissario per la giustizia Didier Reynders, i deputati hanno sottolineato i rischi intrinseci che questi programmi comportano, vale a dire riciclaggio di denaro, evasione fiscale e corruzione. Ed hanno insistito sul fatto che l'Europa non deve avere "un'entrata rapida per i criminali".

I deputati hanno sottolineato che la concessione della cittadinanza dell'UE a cittadini di paesi terzi senza adeguati controlli e trasparenza ha conseguenze negative in altri Stati membri, erodendo la fiducia reciproca e minando i valori comuni.

Diversi oratori hanno fatto riferimento al recente scandalo a Cipro, dove funzionari di alto rango - compreso il presidente del parlamento nazionale - sono stati segretamente registrati mentre offrivano di assistere un fittizio esecutivo cinese con precedenti penali nell'ottenere un passaporto cipriota attraverso la cittadinanza nazionale per investimento " schema. Riconoscono inoltre la decisione della Commissione di avviare procedure di infrazione contro Cipro e Malta , sebbene alcuni si siano lamentati del fatto che sia stato impiegato troppo tempo per agire.

Alcuni eurodeputati hanno notato che la quota delle entrate derivanti da questi programmi è significativa per paesi come Cipro, mentre molti hanno sostenuto che i valori ed i diritti dell'UE non dovrebbero essere in vendita.

Cipro, Malta e Bulgaria sono i tre paesi dell'UE dove è possibile ottenere la cittadinanza in cambio di un investimento, i cosiddetti “passaporti d'oro”. Allo stato attuale sono ben 19 paesi dell'UE che gestiscono programmi di "residenza per investimento", noti come "visti d'oro".

Nel gennaio 2019, la Commissione europea ha istituito un gruppo di esperti con rappresentanti di tutti gli Stati membri dell'UE per sviluppare standard e linee guida comuni in questo settore. Dopo quattro incontri l'anno scorso, il gruppo non si è riunito nel 2020 finora. (22/10/2020-ITL/ITNET)

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