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ITALIANI ALL'ESTERO - COVID-19 /EUROPA - MIN. AMENDOLA (AFFARI EUROPEI) ILLUSTRA ALLA CAMERA: PRINCIPALI INIZIATIVE E MISURE PRESE DALLA UE E POSIZIONE GOVERNO ITALIANO

(2020-04-02)

  Qual'è  la posizione del Governo sulle iniziative adottate e su quelle ancora da intraprendere in Europa.? Lo ha chiesto l'on. Piero De Luca (PD) al Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola nel corso del Question Time del primo aprile alla Camera

"Oltre al contrasto immediato dell’emergenza sanitaria, di cui il Ministro Speranza ha riferito in Parlamento, il 10 marzo scorso i Capi di Stato e di Governo dell’Unione hanno dato mandato di intervenire rapidamente. Da quel
momento, a partire dal 13 marzo, si sono succedute numerose misure e iniziative" di cui il Ministro Amendola ne ha riassunto le principali:

La Commissione ha adottato una comunicazione, il 13 marzo, con la quale viene, tra le altre cose, istituita l’iniziativa di investimento in risposta al Coronavirus, un fondo pari a 37 miliardi di euro di fondi europei.
Il ricorso sarà reso ancora più flessibile, come annunciato oggi dalla Commissione, eliminando, tra l’altro, la quota di cofinanziamento nazionale.
La Commissione ha deciso l’attivazione del Fondo europeo di solidarietà, riallocato 1 miliardo come garanzia del Fondo europeo di investimenti e ha dettato una seconda comunicazione il 19 marzo sugli aiuti di Stato per la compensazione del danno, elevando il limite de minimis a 800 mila euro, e ha adottato un quadro temporaneo che consente di intervenire a garanzia della liquidità delle imprese. Ha proposto all’Ecofin, che ha approvato il 23 marzo, la general escape clause, che sospende il percorso di aggiustamento di bilancio derogando dalle regole del Patto di stabilità e crescita.
La Commissione ha sospeso i termini delle procedure di infrazione fino al 15 giugno del 2020.
Dal canto suo, la BCE ha avviato il programma PEPP il 18 marzo, un programma di acquisto straordinario di titoli per un ammontare che arriva fino a 1.100 miliardi, con modalità nuove, eliminando anche i titoli di acquisto per ogni Paese emettendo.
E, infine, la BEI ha adottato a inizio marzo diverse misure di intervento per alleviare la crisi di liquidità per più di 120 miliardi, e successivamente anche un piano per attivare fino a più di 40 miliardi di finanziamento destinati alle piccole e medie imprese.

Siamo chiari, ha proseguito il Ministro Amendola - dinanzi alla scelta della deroga al Patto di stabilità e alle misure della BCE dobbiamo esprimere un giudizio favorevole, ma sappiamo allo stesso tempo, come dice il
Commissario Gentiloni, che serve un recovery plan, un piano di rinascita europeo capace di ricostruire il tessuto socio-economico. E proprio in questo senso nel Consiglio del 26 marzo il nostro Presidente del Consiglio Conte
ha chiesto uno strumento condiviso a livello europeo per garantire un finanziamento stabile e a lungo termine delle politiche utili a contrastare i danni causati da questa pandemia.
Il Consiglio europeo del 26 ha dato mandato all’Eurogruppo di lavorare su possibili proposte, ulteriori proposte di politica fiscale comune.

Gli strumenti ci sono e sono realizzabili; ne elenco alcuni, brevemente: Una garanzia comune per uno strumento di finanziamento emesso dalle istituzioni dell’UE, Corona bond o recovery bond, che consentano di reperire le risorse necessarie ad obiettivi comuni per i ventisette.

Un intervento in base all’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione come, ad esempio, lo “Sure” annunciato dalla Commissione che è un fondo europeo di sostegno a strumenti nazionali per la lotta alla disoccupazione che dovrebbe essere finanziato con l’emissione di titoli di debito da parte della Commissione fino a 100 miliardi; ulteriori interventi della BEI per mobilitare risorse a favore della liquidità delle imprese, soprattutto le piccole e medie, e la riattivazione del negoziato sul prossimo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 che dovrà essere orientato al rilancio socio-economico, come ho avuto modo di sottolineare nel colloquio che ho avuto con il commissario Hahn lunedì scorso. Insomma alcune grandi e positive modifiche sono state fatte e anche sostenute dal Governo ma sappiamo che una crisi globale di questa intensità può essere solo risolta attraverso strumenti comuni ed europei.
Dopo le scelte positive fin qui attuate è  necessario che l’Unione compia ulteriori passi a qualunque costo." ha concluso il Ministro Amendola . (02/04/2020-ITL/ITNET).

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