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ITALIANI ALL'ESTERO - L'EUROPA PUNTA ALL'ALLARGAMENTO PER RAFFORZAMENTO POLITICO , DIRITTI UMANI ED INVESTIMENTI ECONOMICI. L'INTEGRAZIONE REGIONALE.

(2020-02-10)

Dibattito odierno - in sessione plenaria - al Parlamento europeo sul miglioramento del processo di allargamento della UE. In particolare sul processo di adattamento con il Commissario Várhelyi. Un approccio rinnovato che dovrebbe dare nuovo slancio al processo di allargamento dell'UE. Un processo basato sul merito, era stato sottolineato la scorsa settimana in Commissione Esteri.
. Ciò rinvigorirà il processo di adesione e lo renderà più efficace, migliorando la credibilità e la fiducia di entrambe le parti.
In particolare sono quattro i punti principali
Credibilità: I paesi candidati devono mantenere le riforme promesse e l'UE deve realizzarle quando lo fanno.
Un governo politico più forte: deve coinvolgere i candidati ai massimi livelli attraverso vertici e riunioni ministeriali regolari e gli Stati membri saranno coinvolti più fortemente e avranno migliori opportunità di monitorare e rivedere il processo.
Un processo più dinamico: i capitoli di cluster consentiranno discussioni politiche più approfondite su aree tematiche e identificheranno opportunità per un rapido allineamento e integrazione nelle politiche dell'UE.
Il cluster sui fondamentali (stato di diritto, criteri economici e riforma della pubblica amministrazione) assumerà un ruolo centrale e dovranno essere compiuti progressi sufficienti prima di poter aprire altri cluster.

Prevedibilità per entrambe le parti: definire più chiaramente le condizioni per i paesi candidati. Fornire loro chiari incentivi se le riforme chiave sono attuate con successo - una maggiore integrazione del paese con l'Unione europea.

Incentivi chiari: sostenere uno sviluppo economico solido e accelerato e benefici tangibili per i cittadini al fine di fornire l'ambiente che consenta le riforme sostanziali necessarie, ad esempio maggiori opportunità di investimento, lavoro per un'integrazione accelerata e "introduzione graduale" alle singole politiche dell'UE, l'UE mercati e programmi dell'UE, garantendo condizioni di parità e rafforzando l'integrazione regionale.

Misure più decisive che sanzionano qualsiasi stagnazione grave o prolungata o addirittura arretramenti: dal rallentamento dei negoziati, all'adeguamento dei finanziamenti e alla revoca dei benefici di una più stretta integrazione.
E' da segnalare che "La revisione arriva in un contesto venato da delusione per la mancata apertura dei colloqui di adesione con la Macedonia settentrionale e l'Albania nello scorso ottobre"

La metodologia rivista si basa sugli stessi criteri consolidati per l'adesione all'UE. Questi sono stati definiti già nel 1993 al Consiglio europeo di Copenaghen: necessità di disporre di istituzioni stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani, il rispetto e la protezione delle minoranze; un'economia di mercato funzionante e la capacità di far fronte alla concorrenza e alle forze di mercato nell'UE; la capacità di assumere e attuare efficacemente gli obblighi derivanti dall'adesione.

Statu quo: Montenegro, Serbia e Turchia hanno già avviato i negoziati di adesione. L'Albania e la Macedonia del Nord hanno lo status di paesi candidati, mentre la Bosnia Erzegovina e il Kosovo sono potenziali paesi candidati.(10/02/2020-ITL/ITNET)

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