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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - REGNO UNITO - ALL'ESTORICK COLLECTION LA "VITA FUTURISTA" DI TULLIO CRALI
(2019-12-16)
Per Tullio Crali (1910-2000) il Futurismo non era solo una scuola pittorica, ma un atteggiamento verso la vita stessa. Riflettendo l'entusiasmo del movimento per il mondo moderno, il suo potente immaginario abbracciava la tecnologia e la macchina come principali fonti di ispirazione creativa. Le sue opere, focalizzate sul “l'immenso dramma visivo e sensoriale del volo”, sono più strettamente associata con il genere di 'aeropittura', che ha dominato la ricerca futurista durante gli anni tra le due guerre.
Una nuova mostra, a Londra, di opere di questa figura del modernismo italiano, esplora (15 Gennaio - 11 aprile il 2020) la sua carriera, allestendo più di 60 pezzi della collezione di famiglia dell'artista, dal 1920 al 1980, e quindi raramente ammirata. L'allestimento rappresenta la prima uscita nel Regno Unito del Futurismo di Tullio Crali (dal 15 gennaio fino al 11 Aprile 2020) all' Estorick Collection, il museo di arte moderna italiana a Londra.
Crali cresciuto nella città dalmata di Zara, annessa all'Italia in seguito alla prima guerra mondiale, si trasferì con la famiglia a Gorizia nel 1922 e fu lì, a soli 15 anni di età, che leggendo un articolo di giornale sul Futurismo, si convertl' al movimento, sperimentando nell'immediato la sua estetica. Nel 1925 ha creato il suo primo disegno futurista. Un lavoro incluso nella mostra londinese. A metà degli anni 1930, Crali era diventato uno dei protagonisti del Futurismo, sperimentando moda, teatro, architettura e design grafico, ma venne considerato addirittura "eccelso" per l'aeropittura, che considerò una sfida entusiasmante, giacchè sfidava le nozioni convenzionali del realismo attraverso le sue prospettive dinamiche e l'efficace combinazione di elementi figurativi e astratti.
Nel corso del 1940, Crali fu uno dei futuristi che partecipo' alle inziative promozionali della propaganda mussoliniana guerra, accompagnando i piloti in missioni di combattimento e ricognizione.A livello personale, tuttavia, era profondamente cinico riguardo alla politica, essendo divenuto vittima di estremismo ideologico egli stesso da parte dei nazisti. Du destinato alla deportazione in Germania, ma riusci' a sfuggire grazie ad un amico influente, solo per essere imprigionato in condizioni spaventose per 45 giorni dalle milizie di Tito, prima di essere liberato dalle truppe americane.
Subito dopo la guerra si trasferì in Piemonte dove dipinse opere ispirate dalla natura, pur continuando a rispettare l'estetica futurista. 'Il principio futurista del 'dinamismo universale' cerca di prendere forma.“.
Per tutto il periodo post-bellico Crali sarebbe stato il più fedele sostenitore del Futurismo. Fu il leader del movimento Futurista Tommaso Marinetti ad affidargli il compito di difendere il significato storico del Futurismo e la sua continua rilevanza. Tuttavia, nel 1950, deluso dall' apatia di molti dei suoi ex colleghi, Crali accettò di insegnare arte presso una prestigiosa scuola italiana a Parigi, rimanendovi per quasi un decennio. Durante la sua permanenza in Francia, le visite di Crali a frastagliata costa della Bretagna avrebbero ispirato la sua teoria dei Sassintesi: una fusione delle parole sassi italiana (pietre) e sintesi (sintesi). Comprendente formazioni geologiche modellate dal vento e acqua, totalmente astratte o di carattere figurativo .
Negli anni 1960, insegnò presso la Scuola d'Arte Italiana al Cairo, rimanendo in sintonia con le sperimentazioni dell'arte contemporanea.( 16/12/2019- ITL/ITNET)
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