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ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - CITTADINANZA - PICCININI (IMMIGRAZIONE INCA CGIL): " LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI !"
(2019-10-16)
"La legge è uguale per tutti"...eppure, non si direbbe. A segnalare gli esempi di "mala cittadinanza" è Claudio Piccinini, responsabile politiche Immigrazione del Patronato INCA CGIL, riportando alcune evidenti contraddizioni pubblicate da Claudia Martinescu su Facebook.
"Signora 72-enne, arrivata in Italia da oltre 20 anni, con meno di 20 anni di contributi, chiede l'assegno sociale e le viene rifiutato. Motivo? Ha una carta di soggiorno cartacea in quanto nonna di cittadini italiani e non un permesso di lungo soggiornante UE.
Signore 70-enne, italiano, tornato dopo una lunga permanenza in Venezuela, con una pensione venezuela di 81 €, non può chiedere né l'assegno sociale, né la pensione di cittadinanza. Motivo? Non ha una residenza di 10 anni.
Signora 74-enne, in Italia da oltre 40 anni, pensionata, non può essere riconosciuta legalmente come cittadina italiana. Motivo? La sua pensione non raggiunge il reddito minimo per poterla chiedere.
Signore 50-enne, in Italia dal '89, rimasto tanti anni fa senza permesso di soggiorno per mancanza di un lavoro regolare, non vede e non abbraccia sua figlia e la sua famiglia dal '92. Motivo? Non è mai riuscito a regolarizzarsi.
Ragazza 18-enne, nata in Italia da genitori stranieri, non viene riconosciuta come cittadina italiana così come la legge prevede. Motivo? La sua residenza è stata cancellata più volte, sia per censimento, sia per altri motivi, nonostante lei non si è mai allontanata dall'Italia e ha finito tutti i cicli di studio.
Ora ditemi - conclude Piccinini - perché le leggi sull'immigrazione, sulla cittadinanza, vi stanno bene così come sono oggi." (16/10/2019-ITL/ITNET)
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