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ITALIANI ALL'ESTERO - CARTA IDENTITA' ELETTRONICA - SCHIAVONE (SEGR.CGIE): "ATTO DOVUTO ! TRASCORSI 4 ANNI DA QUANDO CGIE HA SOLLECITATO EMISSIONE !"

(2019-07-18)

“Arriva la Carta d’identità elettronica? Un atto dovuto!” Lo scrive il Segretario
Generale del CGIE Michele Schiavone , che afferma:
Finalmente il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha firmato il
decreto che approva il documento contenente le modalità di
emissione della Carta di identità elettronica (CIE) per i cittadini
italiani residenti all’estero attraverso la rete dei consolati.

Da alcune settimane si susseguono interrogazioni parlamentari e notizie
insistenti sull’erogazione della carta d’identità elettronica anche
all’estero. Ora assistiamo all’immediata rivendicazione di partiti e singoli
parlamentari sulla primogenitura e sul merito della realizzazione.
Invece siamo in ritardo. Sono trascorsi già quattro anni da quando il
Consiglio generale degli italiani all’estero ha iniziato ad occuparsi
dell’emissione della Carta d’identità elettronica, sollecitando la direzione
generale degli italiani all’estero a provvedere all’erogazione di questo
come di altri documenti facilitandone la fruibilità.

Ci sono paesi in Europa con un’alta percentuale di cittadini italiani che
mettono in discussione la validità della carta d’identità cartacea. La sua
sostituzione con quella elettronica era urgente.

Dopo promesse e rinvii sembra che il 20 settembre prossimo dovrebbe
partire la fase di sperimentazione in tre sedi consolari: Atene, Nizza e
Vienna. Che sia la volta buona! E’ un atto dovuto.

Si auspica il successo della sperimentazione, anche se in questo contesto
si tratta di un piccolo passo avanti, perché l’allineamento dei servizi
consolari italiani agli standard europei occidentali non dovrebbe essere
visto come un miracolo, bensì come un semplice adeguamento delle
procedure già previste per i comuni italiani.

L’emissione delle carte d’identità, come in futuro quelle del codice fiscale
in formato badge e di altri documenti, dovrebbe avvenire direttamente
da parte dei Consolati, come è prassi acquisita per i passaporti.

Sono anni che la rete consolare italiana è sottodimensionata e
all’orizzonte, salvo palliativi e aggiustamenti d’emergenza temporanei,
non si vedono soluzioni strutturali e durature.

Perciò insistiamo sulla necessità di ridefinire obiettivi e priorità. Mentre,
per fortuna, l’amministrazione pubblica in Italia fa uso di strumenti e
tecnologie avanzati, che permettono ai cittadini di interagire con gli Enti,
all’estero queste pratiche sono ancora scarse.

Con la digitalizzazione dei servizi consolari i cittadini italiani all’estero
potranno interagire direttamente da casa con le rappresentanze consolari
e acquisire documenti evitando di intasare gli uffici.

Confidiamo sull’estensione dei servizi offerti dal programma FAST.IT,
disponibile in tutte le pagine web dedicate dei consolati, per dare un
senso compiuto all’ufficio elettronico di prossimità.

La recente novità dell’applicazione gratuita per smartphone
“mAPPamondo”, sviluppata dalla Farnesina, coglie i vantaggi della
tecnologia e permette a tutti i cittadini in possesso di telefoni mobili di
acquisire informazioni generali sui servizi consolari e sull’ubicazione delle
nostre istituzioni nei diversi paesi." conclude il Segretario Generale del CGIE
Michele Schiavone. (18/07/2019-ITL/ITNET)

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