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ITALIANI ALL'ESTERO - BREXIT - CESE A BELFAST PER ASCOLTARE PREOCCUPAZIONI ABITANTI SU CREAZIONE FRONTIERA FISICA IN IRLANDA. METZLER "NUOVO ACCORDO PER GARANTIRE SOCIETA' CIVILE UK E UE."

(2019-02-20)

  Il Comitato economico e sociale europeo (CESE), la casa della società civile organizzata dell'UE, rappresentata dal suo gruppo Diversità Europa, si è riunito il 15 febbraio 2019 presso la Queen's University a Belfast per fare il punto sul processo della Brexit e valutare le sue conseguenze per il processo di pace in Irlanda del Nord.

"Siamo qui per ascoltare le vostre preoccupazioni, i vostri timori e le vostre speranze. Siamo qui per tendere la mano alla società civile da entrambe i lati della frontiera. Siamo al vostro fianco, qualsiasi cosa succeda nelle prossime dieci settimane. La società civile non conosce confini e dovremmo già pensare a come continuare a lavorare insieme nei mesi e negli anni a venire". Queste le parole di Arno Metzler, presidente del gruppo Diversità Europa, a proposito dei timori legati al recesso del Regno Unito dall'UE.

"Sebbene non tutti concordino riguardo all'impatto che la Brexit avrà sull'isola di Irlanda, è indubbio che tutti noi, gli altri 27 Stati membri dell'UE, la società civile europea e le istituzioni europee, faremo tutto quanto in nostro potere per garantire che lo spirito di cooperazione sancito dall'accordo del Venerdì Santo continui a guidare i vostri pensieri e la vostra vita quotidiana", ha aggiunto Metzler.

I rappresentanti europei delle imprese, dei sindacati, degli agricoltori, dei gruppi di consumatori e di altri soggetti hanno ascoltato politici locali, accademici e organizzazioni di volontariato descrivere in che modo il recesso del Regno Unito dall'UE inciderebbe sulla loro vita dal punto di vista professionale, politico e personale, a meno di due mesi dal termine previsto dall'articolo 50 per il divorzio tra il paese e l'UE e in assenza, al momento, di una soluzione concordata.

Con l'attuale situazione di stallo creata dalla proposta "backstop", la missione conoscitiva dei membri del CESE aveva il fine di comprendere meglio le sfide che si profilano per il confine tra Regno Unito e Repubblica d'Irlanda e di saperne di più sull'impatto sociale, economico e politico che il recesso del Regno Unito avrà sull'Irlanda del Nord.

I membri del CESE Jane Morrice e Michael Smyth, nordirlandesi, hanno affermato che una Brexit senza accordo rappresenterebbe una follia, sottolineando l'importanza di agire subito per evitare il caos. L'irlandese Séamus Boland, vicepresidente del gruppo Diversità Europa, ha ricordato come la pace in Irlanda del Nord sia fragile e ha esortato l'UE e i governi britannico e irlandese a impedire a tutti i costi la creazione di una frontiera fisica in Irlanda.

Tra gli oratori ospiti figuravano Brian Cowen, ex Taoiseach (primo ministro) della Repubblica d'Irlanda, Sir Jeffrey Donaldson, deputato del Partito democratico unionista (DUP), e i membri dell'Assemblea legislativa nordirlandese Caoimhe Archibald, dello Sinn Féin, e Mike Nesbitt, del Partito unionista dell'Ulster (UUP).

"Riferiremo a Bruxelles", ha concluso Metzler. "Molti nell'UE si sono mostrati riluttanti ad accettare la realtà della Brexit. A meno di 40 giorni dalla scadenza, l'UE deve affrontare il fatto che il Regno Unito sta per staccarsi e che è urgente mettere a punto e attuare un nuovo accordo per garantire che la società civile del Regno Unito e quella dell'UE rimangano in stretto contatto". (20/02/2019-ITL/ITNET)

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