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CULTURA ITALIANA NEL MONDO...E NON SOLO - CENTENARIO DELLA BAUHAUS ALLA FONDAZIONE CIRULLI

(2019-01-24)

  "Forse l'Italia è destinata a chiarire su quali dati della vita moderna dobbiamo fondarci per recperare il perduto senso  della bellezza e promuovere nell'era industrializzata una nuova unita' culturale". Una frase di Walter Gropius del 1959 apre la mostra " Omaggio Bauhaus 1919-2019" della  Fondazione Cirulli a San Lazzaro di Savena (Bologna).

Una mostra per celebrare il centenario di un movimento Omaggio Bauhaus 1919-2019" che  offre uno sguardo profondamente innovativo non solo nel campo dell'architettura e del design ma su vari piani esplorati da razionalismo e dal funzionalismo.

Iil nome completo di questa scuola di architettura, arte e design, fu  Staatlitches Bauhaus, una scuola  della Germania che operò a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933. Ideato da Walter Gropius, il termine Bauhaus richiamava la parola medievale Bauhütte, indicante la loggia dei muratori.

Erede delle avanguardie anteguerra, fu una scuola, ma rappresentò anche il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura legati al razionalismo e al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto movimento moderno. I suoi insegnanti, appartenenti a diverse nazionalità, furono figure di primo piano della cultura europea e l'esperienza didattica della scuola influirà profondamente sull'insegnamento artistico e tecnico fino ad oggi. La scuola interruppe le sue attività con l'avvento del nazismo. Il Bauhaus è stato un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura. Attualmente l'azienda tedesca Tecta produce riproduzioni di arredamento progettato in Bauhaus con l'aiuto di documenti ufficiali.

Dalla Fondazione Cirulli che tradizionalmente è impegnata nella valorizzazione dell'arte italiana del XX secolo dunque un omaggio significativo verso il clima di grande fermento culturale che ha caratterizzato  l'Europa nei primi decenni del secolo scorso grazie a questo movimento.
Omaggio Bauhaus 1919-2019 è, dunque,  dedicato alla grande avanguardia tedesca  per  offrire qualche suggestione della grande scuola tedesca e delle sue influenze nel panorama artistico europeo.

Così il piccolo olio di van Doesburg rimanda alle sperimentazioni della scuola olandese De Stijl e il progetto grafico di László Moholy-Nagy risente dell’influsso del costruttivismo russo, movimenti che hanno largamente contribuito alla crescita del Bauhaus.

Oppure la “Ballerina meccanica” di Korompay richiama i manichini meccanici di Oskar Schlemmer e le fotografie di Schawinsky propongono inquadrature eccentriche che ricordano gli scatti del giapponese Iwao Yamawaki conosciuto da Schawinsky alla scuola di Dessau.

Mentre nel collage del cecoslovacco Lodr si evince il contributo fondamentale di Walter Gropius all’architettura moderna nell’uso di materiali tecnologici come l’acciaio il vetro e il cemento che rispondono ai nuovi requisiti di leggerezza, trasparenza e razionalità. La mostra che si inaugura domani  25 gennaio rimarrà aperta fino al  19 maggio 2019.(24/01/2019-ITL/ITNET)

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