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PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - CONSULTA PATRONATO INAS CISL - ROSATO(V.PRES.CAMERA):" FATTI ERRORI CON PATRONATI. NECESSARIA SINERGIA". GELMINI (CAPO GRUPPO FI):"RECUPERARE CAPACITA' DI ASCOLTO. PATTO TRA GENERAZIONI"

(2018-11-07)

Promossa a Roma la Consulta del Patronato Inas Cisl, presenti responsabili degli uffici in Italia e delle sedi all'estero, insieme a numerosi ospiti, esponenti del mondo politico e del Governo, ricercatori e sindacalisti. 
Un appuntamento  all'insegna della "‘Prossimita’. In ascolto della persone’"  per fare il punto della situazione su questa importante realta’ del Patronato, unica nel mondo.

Tra i relatori l’On. Ettore Rosato, Vice Presidente Camera dei Deputati, in quota PD, che ha sottolineato la necessita’ di costruire un'alleanza per il paese che aiuti ad uscire da questa forma di percezione negativa.
"Questa percezione negativa costa anche perché un investitore che vede il futuro nero non investe o investe in un altro paese. Su questo bisogna costruire un'alleanza vera e larga su quali siano le nostre prospettive nei prossimi dieci anni,” ha affermato Rosato.
"Chi governa sbaglia e noi alcuni errori nel rapporto con i patronati li abbiamo fatti. Crediamo infatti che sia stato giusto fare una riforma ma sbagliato tagliare le risorse. E su questo ci sono modalità per tornare a ragionare. Ma se aspettate ancora i soldi del 2014, e’ colpa della politica: significa che la politica non ha una mano sufficientemente forte su alcuni temi ma mi auguro che ci sara’,” ha aggiunto Rosato
"Sono convinto che il nostro Sistema Paese abbia bisogno di una maggiore sinergia tra parti sociali e politica. Se vogliamo ricucire, dobbiamo dare dei segnali dimostrando che si può ragionare insieme. Abbiamo bisogno di fare un'agenda sui temi su cui siamo d’accordo,” ha concluso Rosato.

Sulle soluzioni da trovare insieme si e’ soffermata anche l'On. Mariastella Gelmini, Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati.
“Bisogna recuperare un metodo, la capacità di ascoltare i cittadini e di interpretare i loro bisogni ed e’ necessario avere l'umilta’ di pensare che le soluzioni si trovano insieme,” ha esordito Gelmini sottolineando la stortura di taluni decreti come il Decreto Dignita’ e lo sbaglio di eliminare l'alternanza scuola lavoro.

"Siamo inoltre preoccupati per il reddito di cittadinanza. Aumenta l’inoccupabilita’ e non combatte la precarieta’. Non ci sono passi avanti grazie al decreto voluto da Di Maio. Non siamo preoccupati per le tante bocciature che ha ricevuto questa manovra ma per le ragioni per cui si indebita il nostro Paese. Un conto fare investimenti, puntare sullo sviluppo. Aumentare la spesa corrente e’ invece tutt’altro cosa,” ha affermato Gelmini ribadendo l'opposizione ferma ma costruttiva di FI a questo Governo.

"Mi sembra che il Governo punti alla crescita del consenso a breve termine in vista anche delle elezioni europee e non alla crescita del Paese. Abbiamo davanti sfide complesse e non bastano soluzioni semplici, ci vogliono ricette credibili, politiche attive: non si vive di sussidi. E il Patto tra Generazioni non deve venire meno. Si rischia di indebitare ancora di piu’ il paese, aumentare gli oneri su banche e assicurazioni.

Chiediamo il vostro aiuto per correggere il tiro di una manovra che rischia di essere mortale per il futuro del nostro paese. Io penso che un paese cosi' indebitato un reddito della cittadinanza non se lo possa permettere. Facendo un calcolo semplice ci si rende conto che non ci sono risorse, stiamo sbagliando direzione e noi non vogliamo solo denunciare ma vogliamo provare a modificare, dando un contributo costruttivo, portando quei modelli che dove sono stati applicati hanno funzionato. Il Sud ha bisogno di ricerche, infrastrutture, di imprese che investono e non del reddito di cittadinanza. Insieme dobbiamo correggere il tiro. Sara’ pure la stagione della rabbia pero’ ci vogliono ragionamenti e Forza Italia si pone accanto ai patronati e all’Unione Europea e dalla parte del Paese che vuole crescita e non assistenzialismo. E’ il momento di dire verità scomode perché l'Italia va a sbattere,” ha concluso Gelmini. (07/11/2018-ITL/ITNET)

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