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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/FRANCIA/LUSSEMBURGO..."LA BALLATA DI JOHNNY E GILL" DI PARRAVIDINO PRODOTTO DALLO "STABILE DI TORINO" IN TOURNEE A TOLONE, MARSIGLIA E LUSSEMBURGO
(2018-10-12)
Si intitola LA BALLATA DI JOHNNY E GILL" lo spettacolo, testo e regia di Fausto Parravidino per il Teatro STabile di Torino, che andra' in tournée nell'ambito del progetto internazionale - cui partecipa il Teatro stabile di Torino, unico teatro iitaliano- Mitos 21, composto dai più importanti teatri europei (Odéon di Parigi, National Theatre di Londra, Berliner Ensemble di Berlino, Dramaten di Stoccolma, Toneelgroep di Amsterdam, Katona di Budapest, Royal Theatre di Copenhagen)
Lo spettacolo debutterà a Tolone (Le Liberté, scène nationale de Toulon – Salle Albert Camus) dall’8 al 10 novembre 2018; a Marsiglia ( La Criée – Théâtre national de Marseille ) dal 20 al 22 dicembre 2018.
Debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti di Torino il 3 gennaio e rimarrà in scena fino al 20 gennaio 2019; per trasferirsi a Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal 5 al 10 febbraio 2019.
Ultimo appuntamento all'estero al Théâtres de la Ville de Luxembourg dal 28 febbraio al 2 marzo 2019
Sinossi: Johnny vende il pesce e non è pazzo, è un sognatore. C’è una voce che non può fare a meno di seguire e che fa di lui e di Gill una coppia speciale. Gill si fida di Johnny e insieme attraversano il deserto, vengono derubati, imprigionati e torturati. Scappano, attraversano il mare e fanno naufragio. In America, la terra dove si risvegliano dopo il naufragio, mangiano tutti moltissimo. Johnny e Gill vendono pesce fritto e fanno i soldi. Avranno a che fare con dei prepotenti, con grandi sacrifici con la difficoltà prima di avere dei figli, poi di sapersene separare. La vita toglierà loro molto e molto darà loro.
La Ballata di Johnny e Gill - spiega Parravidino - è una commedia con tanta musica, tante lingue, tanti luoghi e tante avventure. È una cproduzione internazionale che nasce dalla ricerca teatrale che hanno fatto Iris Fusetti e Fausto Paravidino sulla storia di Abramo, il patriarca delle tre grandi religioni monoteiste, negli ultimi anni attraverso una serie di laboratori a New York prima e in Europa poi.
Dopo la Torre di Babele e la diaspora linguistica dell’umanità, Dio crea un rapporto speciale con un uomo, un rapporto basato su una fede cieca per noi incomprensibile se non all’interno di una dimensione fiabesca o folle. È da questo materiale che siamo partiti per fare un’ipotesi teatrale di quella storia avventurosa e misteriosa.
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Fausto Paravidino, dal 2018 Dramaturg residente al Teatro Stabile di Torino, è uno degli autori italiani più rappresentati in Europa, dalla Comédie-Française di Parigi al Royal Court Theatre di Londra, dal Dramaten di Stoccolma ai maggiori teatri tedeschi.
Attore e regista, esordisce ventenne con la commedia Trinciapollo. Nello stesso periodo fa parte della giovane compagnia Gloriababbi Teatro, insieme a Filippo Dini. Vince il Premio Pier Vittorio Tondelli e il Premio Ubu per Due fratelli (1998), seguiti da numerosi allestimenti, tra cui La malattia della famiglia M, Orazione elettorale a 5 punte, Il diario di Mariapia. Nel 2005 ha diretto, sceneggiato e interpretato il lungometraggio Texas (2005) con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Valerio Binasco. Nel 2018 ha allestito Il senso della vita di Emma coprodotto da Teatro Stabile di Torino
e Teatro Stabile di Bolzano.
In scena Federico Brugnone, Iris Fusetti, Fatou Malsert, Daniele Natali, Tibor Ockenfels, Fausto Paravidino e Aleph Viola .
Collaboratrice artistica Maria Teresa Berardelli, scene Yves Bernard, luci Pascal Noël, video Opificio Ciclope, costumi Arielle Chanty, maschere Stefano Ciammitti, musica Enrico Melozzi, coreografia Giovanna Velardi.(12/10/2018-ITL/ITNET)
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